AGRICOOP Colombia, dalla fiducia all’economia cooperativa

Si è conclusa la fase pilota del progetto della ONG italiana nel Cauca. 60 beneficiari diretti di 35 organizzazioni contadine e più di 6 mila beneficiari indiretti. Ora comincia la seconda fase del progetto: collegare il Piano di Sviluppo Dipartimentale alla creazione di una cooperativa di servizi di secondo livello nei cinque settori individuati (acquacoltura, caffè, panel, quinoa, frutta).
 
Dopo un anno di formazione e assistenza tecnica in cui è stato illustrato il funzionamento del modello cooperativo italiano, il progetto Agricoop ha portato alla creazione di una nuova rete di attori produttivi e di fiducia nel Cauca. Oggi, a Popayan, sessanta piccoli produttori, di cui 36 donne, rappresentanti di 35 organizzazioni di agricoltori attivi in cinque settori (panela, caffè, quinoa, frutta e acquacoltura) hanno ricevuto gli attestati di partecipazione al progetto Agricoop Colombia, di cui sono stati beneficiari quest’anno.
“Agricoop Colombia, l’esperienza cooperativa italiana per l’inclusione sociale, lo sviluppo economico e la costruzione della pace tra i produttori locali di Cauca” è un progetto pilota di cooperazione internazionale finanziato dall’Istituto Italo – Latino Americano e realizzato da Coopermondo, la ONG di Confcooperative, in collaborazione con Confecoop Colombia (l’ente di rappresentanza del movimento cooperativo in Colombia). Il progetto è stato realizzato tra il maggio 2015 e il febbraio 2016 e ha creato le basi per la ricerca di soluzioni comuni ai problemi dei singoli produttori della zona di Cauca e di Silvia e ha indirettamente beneficiato fino a 6.000 persone nell’area.
La fiducia è una parola chiave in economia: senza fiducia tra gli agenti economici nessuna realtà economica può operare. Pertanto, per sviluppare un tessuto sociale unito, dinamico ed economicamente attivo e sostenibile, il primo passo deve essere quello di garantire che vi sia la coesione sociale nel territorio.
Questa nuova rete di produttori, che hanno avuto modo di conoscersi meglio e di alimentare una fiducia reciproca, inizieranno insieme un cammino, per ogni settore produttivo, per la costruzione o il rafforzamento di cooperative agricole o di acquacoltura. La prossima fase del progetto prevede la creazione di un centro di servizi di secondo livello (Consorzio di cooperative) in grado di trasformare i prodotti in beni finali con più valore aggiunto, riducendo i costi dei produttori, lasciando da parte degli intermediari e generando una diversificazione nell’offerta dei prodotti. Tutte queste cooperative creeranno un lavoro dignitoso per i giovani – che rappresentano la maggioranza della popolazione – i quali riceveranno assistenza tecnica e formazione sia in Italia sia in Colombia.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto dal nostro project manager, Fernando Bragado, e dai partner locali: gli operatori e i volontari di Organizaciones Solidarias, SENA, Fundación Promover, Fundación Mutual Semilla, Adel Casa del Agua, Asociación Macizo Colombiano e il grande contributo del Dipartimento dell’interno del Cauca”, ha detto il direttore di Coopermondo, Danilo Salerno. “Ora la cosa più importante è non sprecare questa energia che si è creata tra i partecipanti e continuare a creare qualcosa di concreto”.