Coopermondo incontra le cooperative bresciane: network tra profit e no profit per uno sviluppo sostenibile

Ventuno cooperative, che lavorano tanto sul territorio bresciano quanto in diverse regioni del mondo, hanno incontrato Coopermondo, la ONG di Confcooperative, per valutare opportunità e sinergie da sviluppare insieme. Il matching, organizzato dal Coop Up di Confcooperative Brescia presso Spazio Piano, ha avuto riscosso grande interesse e ha generato contatti per future collaborazioni.
La cooperazione allo sviluppo è un settore relativamente recente, che ha conosciuto negli ultimi anni cambiamenti molto significativi. Due in particolare: da una parte la definizione di obiettivi più complessi e strutturati che denotano una visione più matura del fenomeno “sviluppo” nelle sue sfaccettature, dall’altra la crescente presenza di attori attivi nello sviluppo, tra cui il settore privato.  A conferma di ciò i nuovi obiettivi delineati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (povertà zero, uguaglianza di genere, lavoro dignitoso, riduzione delle disuguaglianze, agire per il clima…). Ma soprattutto intensificare le partnership e le collaborazioni plurilaterali in un’ottica di condivisione di conoscenze, competenze e risorse.
Il movimento cooperativo, per sua natura ispirato dai valori di solidarietà e di impegno verso la collettività nell’ottica di promuovere uno sviluppo sostenibile e di migliorare la qualità della vita, gioca un ruolo importante in questo processo. Molti soggetti sono infatti in campo, con grande generosità ma spesso in sordina, proiettando la propria competenza al di là dei confini nazionali.
Il matching “Cooperative Bresciane nel mondo”, promosso da Confcooperative Brescia lo scorso 7 novembre, nasce appunto dalla volontà di fornire alle proprie associate attive su questi fronti un’occasione di confronto diretto, volto a renderne l’azione più efficace e coordinata.
La lista dei partecipanti all’incontro in Spazio Piano Coop Up è già di per sé indice di ricchezza: ONG, ovviamente cooperative, ma anche aziende profit, la cui presenza è segno di interesse ad ampliare il più possibile il proprio margine d’azione. Il giro di presentazione è stato aperto dalla ONG di Confcooperative, Coopermondo, che da oltre 10 anni valorizza a livello internazionale il carattere sociale e mutualistico delle cooperative italiane tramite una duplice azione di advocacy e implementazione di progetti sul campo. Ventuno le cooperative e imprese presenti, attinenti ai diversi settori e con interventi diversi in quanto ad attività intraprese e paesi coinvolti: valorizzazione del made in Italy nei paesi asiatici, formazione artistica in Brasile, energia e ambiente in Perù, inserimento lavorativo in Europa orientale, sanità in Tanzania, finanza agevolata in Togo per citarne solo alcuni.
Insomma condivisione delle esperienze, mappatura dei progetti, conoscenza reciproca, creazione di possibili connessioni, analisi del fenomeno ma non solo. Come affermato già durante l’apertura del matching, l’incontro è stato un’occasione di rappresentare adeguatamente il polimorfismo degli sforzi compiuti, e di rilancio di un messaggio di fiducia nel modello cooperativo e del cambiamento sostenibile di cui questo può farsi carico anche su scala internazionale. Un ulteriore conferma di come il networking e le relazioni siano sempre alla base dello sviluppo di nuove potenzialità e sinergie, e del profondo impegno di Confcooperative nella cooperazione allo sviluppo.