Coopermondo in Togo: i giovani al centro della nuova fase d’intervento

Al termine della prima fase del progetto, «Sistemi e strumenti di finanziamento dell’agricoltura in Togo», finanziato dal pool di BCC per il Togo (BCC del Garda, BCC di Roma, Emiliana, Banca Cras – Sovicille, Cassa Rurale di Treviglio, Banca del Veneziano), l’équipe di COOPERMONDO ha effettuato una missione di valutazione nel paese dell’Africa occidentale per misurare l’impatto socio-economico ottenuto grazie agli interventi svolti.
Durante i quattro primi anni del progetto, Coopermondo ha sperimentato un nuovo approccio alla cooperazione internazionale proponendo nuovi meccanismi di finanziamento per l’agricoltura, su tutta la filiera produttiva (produzione, trasformazione e commercializzazione). Il pool delle BCC per il Togo ha erogato finanziamenti a breve, medio e lungo termine a due Istituzioni di Micro-Finanza (IMF) locali (Urclec e FECECAV) per un valore complessivo di oltre 1,8 milioni di euro. Concessi ad un tasso agevolato, i finanziamenti mirano a facilitare l’accesso al credito a produttori, trasformatori e commercianti di prodotti agricoli, garantendo la sicurezza e sovranità alimentare a oltre 6.500 beneficiari e sviluppando l’agribusiness nelle zone rurali togolesi. Durante i quattro primi anni del progetto, le attività sono state svolte attraverso l’assistenza tecnica e il supporto organizzativo portato ai partner della componente finanziaria (URCLEC e FECECAV) e al partner della componente agricola, la CTOP (Coordinanmento Togolese delle Organizzazioni Contadine).
La seconda fase del progetto è iniziata anche con il coinvolgimento di BRIO S.p.A., azienda che opera nella produzione e la commercializzazione di prodotti biologici. La direzione commerciale di BRIO ha accompagnato i tecnici di Coopermondo in quattro  Marketing meeting effettuati in diverse regioni del territorio. Scopo di tali incontri è stato valutare le possibilità di un processo di commercializzazione/esportazione di ananas, soia e zenzero biologico prodotto dai piccoli imprenditori beneficiari dei crediti del pool delle BCC per il Togo. Secondo il Direttore Commerciale di BRIO, Tommasino Fusato, “i prodotti biologici togolesi sono di ottima qualità e sarebbero preziosi per il mercato italiano ed europeo”.
Oltre agli incontri di marketing realizzati con partner e beneficiari, si è tenuto a Lomé, il 22 aprile 2016, un seminario  dal titolo: “Agricoltura, sviluppo rurale e imprenditoria giovanile: modelli d’intervento e strumenti di finanziamento. Opportunità per l’imprenditoria Cooperativa in Togo”. Organizzato in collaborazione con l’IFAD, ha visto la partecipazione di un rappresentante del Ministero per lo Sviluppo alla base del Togo, un rappresentante del FAIEJ, il fondo del Miistero per le iniziative imprenditoriali giovanili, il coordinatore del Progetto Nazionale per la Promozione dell’Imprenditoria Rurale (PNPIR – finanziato dall’IFAD) e la direttrice del CASIMEC, l’organo di controllo delle IMF locali. E’ stato un momento pubblico in cui sono stati mostrati i di pubblicazione dei risultati della prima fase del progetto e un’opportunità per porre le basi di una strategia operativa per la seconda fase dell’intervento di Coopermondo in Togo.
In questa nuovo periodo, Coopermondo svilupperà una strategia che punta alle opportunità d’impresa per i giovani attraverso un approccio multi-stakeholder. I vari Diversi partner, attori sia pubblici sia privati, hanno espresso la loro adesione alla strategia di Coopermondo riguardo ad e sono favorevoli a mettere in campo un approccio sinergico per lo sviluppo dell’imprenditoria cooperativa giovanile (?) in Togo. Un primo traguardo di questo quadro di collaborazione sarà concretizzato durante il mese di giugno con la firma di un accordo di cooperazione che Coopermondo firmerà con il Ministero per lo Sviluppo alla base sulla formazione e lo sviluppo dell’impresa cooperativa giovanile in Togo.
Per continuare ad avere un impatto incisivo anche in questa seconda fase del progetto è necessario che i gli attori del settore pubblico, del settore privato, della società civile e gli stessi attori locali lavorino insieme in modo coordinato, nell’interesse comune, massimizzando le risorse disponibili per la creazione di ricchezze e la promozione di cambiamenti positivi nella vita sociale ed economica delle popolazioni togolese.
I giovani togolesi, dinamici, disponibili e volonterosi, sono pronti a mettersi in gioco per cogliere questa opportunità che consentirà loro di promuovere, nel loro paese, uno sviluppo sostenibile, garantendo sovranità e sicurezza alimentare nelle zone rurali e sviluppando meccanismi di agribusiness innovativi.