Anna Manca, Presidente di Coopermondo alla sessione di apertura dell’Italia Africa Business Week

Anna Manca, Presidente di Coopermondo durante il suo intervento

Anna Manca, Presidente di Coopermondo durante il suo intervento

Anna Manca , Presidente di Coopermondo e Mehret Tewolde Weldemicaeil, CEO IABW

Al via l’ottava edizione della ItaliAfrica Business week che ha visto la partecipazione di Confcooperative e Coopermondo in quanto testimoni e attori dell’importanza delle partnership con i Paesi africani e della necessità di continuare a ricercare metodi e fondi per la formazione professionale dei giovani del continente.
Una formazione che deve servire sia per dare opportunità di lavoro a livello locale e regionale, sia per la creazione di imprese.
Per questo Anna Manca, presidente di Coopermondo e vice presidente nazionale di Confcooperative, nel ringraziare per l’occasione di confronto con esponenti di alcuni governi africani, ha insistito sulla rilevanza dell’educazione come leva per contrastare le disuguaglianze che sono sociali, economiche, di genere, di geografia e molto altro.
“Non c’è sviluppo senza istruzione e formazione, fasi preliminari per l’accesso ad un lavoro dignitoso e stabile. L’importanza di istruzione ed educazione viene confermata sia nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite – obiettivo 4 – sia nel quinto principio cooperativo a cui noi ci ispiriamo, riconoscendo il loro impatto duraturo e significativo per lo sviluppo sostenibile delle comunità”.
Ricorda che le Nazioni Unite hanno dichiarato proprio il 2025 Anno Internazionale delle Cooperative attribuendo al movimento globale delle imprese cooperative un riconoscimento sulle comunità di ogni parte del mondo.
“E Confcooperative, con una compagine lavorativa per oltre il 60% composta da donne e per il 10 % da persone immigrate, dimostra che questo modello imprenditoriale è uno strumento di crescita e di inclusione: altro importante tassello per combattere le disuguaglianze”.
Parlando ancora di formazione, la presidente Manca ha ricordato che “anche in Italia c’è un mismatch tra domanda e offerta di lavoro e che anche da noi servono professionalità ben definite, nell’agroalimentare, nel socio-assistenziale, nel facility management. Al vocational training occorre affiancare una formazione manageriale per promuovere condizioni favorevoli alla creazione di lavoro. Nell’esperienza di cooperazione allo sviluppo fatta con Coopermondo, Ong fondata da Confcooperative nel 2007, la formazione ha un ruolo determinante e non solo quella di tipo professionale ma anche e soprattutto finalizzata all’auto imprenditorialità in particolare cooperativa”.
La giornata ha visto la presenza di altre associazioni di categoria, di organismi internazionali come OIM, OCSE e GPE, di imprese già impegnate nelle partnership pubblico/private per favorire sviluppo imprenditoriale e creazione di opportunità di lavoro nei Paesi africani, seguendo l’asse del Piano Mattei che celebra proprio in questi giorni il suo primo anno di vita.