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Projet PONTI: première phase de l’accompagnement à la création d’entreprise

Dans le cadre du projet “PONTI : Inclusion sociale et économique, jeunes et femmes, innovation et diaspora”, du 28 janvier au 12 février, la première mission de Coopermondo en 2019 s’est tenue au Sénégal, dans les régions de Dakar et Thiès pour démarrer le processus d’évaluation des projets commerciaux qui vont bénéficier de l’accompagnement au démarrage. Le troisième appel à projets était ouvert aux jeunes de moins de 30 ans et aux migrants de retour des régions de Dakar et de Thiès.
Grâce à la coordination conjointe entre ARCS, CIPSI, AMS et NPJW, le Coordinateur de projet de l’ONG Coopermondo Alessio Vici, a rencontré 21 promoteurs d’affaires, grâce à des rencontres individuelles visant à comprendre les besoins pour affronter les défis entrepreneuriaux à travers l’engagement conjoint des 5 bureaux d’information distribués sur le territoire et l’action spécifique des partenaires qui accompagneront les promoteurs dans leur démarche pour saisir les opportunités existantes sur le territoire.
La mission a ensuite été affichée sur Kaffrine où, avec la contribution de la CIM, des sessions de formation ont été organisées en utilisant la méthodologie Start.coop promue par l’OIT (Organisation Internationale du Travail) pour accompagner les participants dans la structuration et la création de leurs Business Plans.  Par la suite, des séances de consultation et de réflexion ont été organisées sur les stratégies collectives et territoriales de commercialisation des GIE (Groupement d’intérêt économique) engagés dans la transformation et la distribution des produits céréaliers.
Le processus entamé à travers le projet PONTI et le travail conjoint de ses différents partenaires au cours des prochains mois nous amènera à nous engager à finaliser et à capitaliser les résultats pour contribuer à assurer de meilleures conditions de vie aux communautés les plus vulnérables, ouvrant – dans des contextes avec un taux de migration élevé – de nouvelles opportunités pour ceux qui veulent investir et investir par la formation et l’assistance technique et faciliter l’accès au crédit.

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Lezioni di imprenditoria cooperativa a Tambacounda

Il Senegal è uno dei Paesi da cui parte un gran numero di migranti che sbarcano in Italia (circa l’8% del totale). Il Progetto PONTI, co-finanziato dal Ministero dell’Interno, si pone come obiettivo quello di dare un’informazione corretta e trasparente ai giovani senegalesi circa le dinamiche della migrazione e offrire un supporto a coloro che vorrebbero iniziare attività imprenditoriali nel proprio paese.
Per questo Coopermondo, attraverso l’azione diretta di Don Bosco 2000, associata a Confcooperative Sicilia, ha svolto la prima attività sul campo, a Tambacounda.  Dopo aver programmato il viaggio, nelle prime settimane di ottobre, una numerosa squadra di cinque formatori  (Agostino Sella, Roberta La Cara, Francesco Lotta, Domenica Sapienza e Debora Granata) e due mediatori culturali (ex beneficiari SPRAR formati in mediazione culturale e che ora collaborano attivamente con l’associazione) si è recata in Senegal.
La prima fase, è consistita nella individuazione e selezione dei corsisti, avvenuta grazie al contributo dei mediatori culturali. Sono stati selezionati 33 giovani abitanti di Tambacounda e dei villaggi del circondario, di cui 1/3 donne. L’età media dei ragazzi è stata 21 anni ed erano tutti scolarizzati.
La formazione ha riguardato le seguenti macro-aree:

  •  La cooperazione/progettazione
  • Il lavoro di gruppo e la rete territoriale
  • La legge Ohada
  • Gestione di impresa e business plan
  • Comunicazione
  • Pari Opportunità

 
Lezioni frontali ed esercitazioni di gruppo si sono alternate a dinamiche psicologico-esperenziali di gruppi, con l’obiettivo di fare brainstorming ed elaborare proposte progettuali individuali. Ciascuna proposta è stata oggetto di studio e approfondimento attraverso gli strumenti tecnici della progettazione, con la finalità di realizzare start up di impresa, previste a partire dal prossimo gennaio.
“Siamo molto soddisfatti di questa prima missione. Sono molto buoni i risultati raggiunti e il livello di acquisizione dei contenuti proposti e ottima la qualità della partecipazione da parte dei corsisti. Abbiamo rispettato il cronogramma che ci eravamo prefissati e i ragazzi hanno mostrato forte spinta a continuare la formazione anche a gennaio”, ha commentato Roberta La Cara, di Don Bosco 2000.
Inoltre, una fase esplorativa ha consentito di iniziare un’analisi del contesto e dei fabbisogni locali. Questi sono stati in parte rilevati ed è stato sentito il parere della rete formale e informale sul territorio.
La conclusione del corso ha previsto un momento di condivisione e convivialità e un momento di restituzione sulle aspettative nutrite e le prospettive future. Nell’attesa del secondo ciclo di formazione che avrà luogo a dicembre, ci si è riproposti di lavorare a distanza all’approfondimento di una scheda progetto, propedeutica alla fase successiva di ricerca e reperimento fondi per la realizzazione delle attività imprenditoriali.