30 maggio: Si è insediato alla Farnesina il Comitato Italiano per l’Anno Internazionale delle Cooperative

Le cooperative sono fondamentali per lo sviluppo dell’economia. Nascono insieme all’industria. Anche in Italia, già dalla metà dell’800, sono impegnate nei settori del credito, del lavoro e del consumo. La cooperativa è una forma d’impresa che concilia economia ed equità sociale. Dà lavoro a 1,2 milioni di persone, con un’importante integrazione all’occupazione di donne e persone straniere svolgendo un ruolo fondamentale nella valorizzazione della persona». Così, ilministro degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, in un estratto del suo messaggio, letto dal Capo di Gabinetto, saluta l’insediamento del Comitato Italiano per l’Anno Internazionale delle Cooperative tenuto al Salone delle Conferenze Internazionali della Farnesina alla presenza dell’Ambasciatore Maurizio Melani

Carlo Mitra, vicepresidente vicario Confcooperative «In un quadriennio di crisi internazionale le cooperative tra la remunerazione e il lavoro hanno scelto la difesa dell’occupazione. In Italia le cooperative hanno fatto segnare un + 8% di occupazione, e in questo contesto le 20.500 imprese aderenti a Confcooperativehanno fatto meglio della media nazionale, facendo segnare un + 13,4%. Un trend economico che conferma una filosofica di valori che riassumiamo in “un utile in meno un occupato in più”. Una scelta che è un rischio per le cooperative dal momento che gli utili sono il mezzo principale per patrimonializzarsi, si impongono interrogativi sugli investimenti futuri. Ecco perché continuo a dire che una classe dirigente davvero interessata alla crescita, dovrebbe scommettere spontaneamente sulle cooperative. Le Nazioni Unite lo hanno fatto proclamando il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative». Il vicepresidente Mitra era accompagnato dal segretario generale Vincenzo Mannino. Della delegazione, faceva parte, tra gli altri, Gianna Perra dell’ufficio relazioni Internazionali di Confcooperative.

Giuliano Poletti,presidente diLegacoop, intervenendo, per l’Alleanza delle Cooperative Italiane a nome diLuigi Marino, presidente diConfcooperativee di RosarioAltieri, presidente dell’Agciha evidenziato che«Le cooperative nel mondo danno lavoro a oltre 100 milioni di persone, hanno 1 miliardo di soci. Le prime 300 cooperative del mondo danno vita alla nona economia del mondo. In Europa sono 160mila le imprese, 123milioni di soci e 5,6 milioni di persone occupate. Il movimento cooperativo italiano è il principale movimento cooperativo tra i paesi europei con 1,2 milioni di persone occupate, 12 milioni di soci e 127 miliardi di euro di fatturato. Sono aziende diverse dalle altre e si propongono come infrastruttura di una società in cui il cittadino, la persona è protagonista». 

All’incontro erano presenti rappresentanti delle parti sociali. Il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari,intervenendo ha dichiarato «Le cooperative e la cooperazione di credito continuano a dare ottima prova di sè anche in momenti difficili. Nonostante anche regole penalizzanti da parte dell’Europa. La formula cooperativa ha garantito negli ultimi dieci anni la migliore qualità in termini di sviluppo e di occupazione. Un esempio virtuoso che andrebbe mutuato anche in altri settori.

Per ilMinistero delloSviluppo Economicoè intervenutoGiuseppe Tripoliche ha dichiarato «La cooperazione non è un retaggio del passato. Rappresenta una forma straordinariamente moderna e attuale sia per i problemi economici che ci troviamo ad affrontare sia per le forme di welfare più moderne. Coesione, mutualità e rapporto con il territorio sono le specificità principali che hanno consentito alla cooperazione di svolgere una funzione ampiamente anticiclica. Hanno sofferto, ma hanno tenuto e creato occupazione aggiuntiva in alcuni settori. Le cooperative rappresentano uno straordinario strumento di avvio dei giovani al lavoro.

Per il Ministero del Lavoroè intervenutoRaffaele Tangorrache ha dichiarato «Le cooperative si occupano di servizi fondamentali: assistenza agli anziani, assistenza domiciliare, servizi sociali e sociosanitari, oltre all’inserimento lavorativo di persone disabili. Sono 300.000 le persone occupate nel sociale. Oltre 3milioni sono assistiti dalle cooperative che in pochi anni sono diventati un pilastro fondamentale del sistema di welfare. Le cooperative sociali hanno continuato a garantire servizi alla parte più debole del nostro paese».

 Per la Uil è intervenuto Paolo Carcassi «Siamo consapevoli dell’importanza del movimento cooperativo. La cooperazione ha svolto e svolge un ruolo di grande responsabilità nel sociale. Un ruolo cruciale in tanti settori. La cooperazione ha cercato nei rapporti con i propri soci di trovare una strada autonoma nella difesa dell’occupazione. E’ possibile dar vita a una serie di politiche che alimentino le potenzialità della cooperazione a cui vanno date gambe per continuare a crescere e ad affermare il suo sviluppo. Negli ultimi tempi, invece, qualcuno ha lavorato per segare le gambe alla cooperazione. Occorre, inoltre, valorizzare la buona occupazione»

Ufficio stampa – confcooperative

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