Al via la riforma della cooperazione allo sviluppo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 24 gennaio, un testo di riforma della legge 49/87 sulla cooperazione allo sviluppo: “Una riforma attesa e importante, che dà il senso della priorità che vogliamo di nuovo dare al capitolo della cooperazione alla Sviluppo”, ha sottolineato il Presidente del Consiglio Enrico Letta annunciando il ddl di riforma che ora passerà alle Camere per la fase finale dell’iter.

 

Il Vice Ministro degli Esteri Lapo Pistelli ha espresso la propria soddisfazione per l’approvazione, in Cdm, della riforma delle Legge 49: “Più che una riforma, è una scrittura di una nuova legge per la cooperazione allo sviluppo, che tiene conto dell’ampia riflessione avviata con la scorsa legislatura e dei contributi emersi dal Forum di Milano nell’ottobre 2012.

 

La novità più rilevante è rappresentata dalla nascita dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, sulla linea di altri Paesi europei, ma altri e altrettanto importanti sono gli elementi introdotti dalla riforma. Vediamoli brevemente:

 

  • La coerenza delle politiche e il coordinamento delle stesse sarà garantito attraverso il Comitato Interministeriale per la cooperazione allo sviluppo (CICS), una regia costituita dai dicasteri che hanno competenze in materie che sono oggetto di attività di cooperazione allo sviluppo.

 

  • la cooperazione è definita come “parte integrante della politica estera”: toccherà al Ministero degli Esteri, nella figura del Vice Ministro delegato, il compito di tirare le fila di questo esercizio unitario e coerente. Anche le risorse, oggi distribuite sui capitoli di diversi Ministeri, saranno facilmente leggibili attraverso un apposito Allegato al Bilancio.

 

  • La riforma disegna un rapporto di partecipazione del Parlamento, che esercita le funzioni di indirizzo e controllo sul documento triennale di programmazione, e della Conferenza Nazionale (oggi “Tavolo interistituzionale”, un organo di discussione e di consultazione

 

  • Infine, tra i nuovi soggetti della cooperazione allo sviluppo italiana sono risonosciute al pari di ong e di altri soggetti tradizionali, con nostra grande soddisfazione, “le cooperatrive e le imprese sociali” (vedi il testo approvato) 

 

Su queste novità le ONG, in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare per la cooperazione allo sviluppo, organizzano per martedì 28 gennaio un seminario di approfondimento presso la Camera dei Deuptati

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