Le cooperative per un welfare di comunità

18 giugno: Gardini «Cooperative dicono no a liberismo selvaggio del welfare. Fare bene e presto per dare welfare vicino a esigenze cittadini»

 

“Abbiamo bisogno di una buona sanità pubblica che continua a curare la parte ospedaliera di alto livello, dirottando pezzi di assistenza territoriale sull’autorganizzazzione dei cittadini”.  Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative intervenendo all’assemblea di FederazioneSanitá Confcooperative.

 

«Siamo fortemente impegnati per dare un welfare innovativo e di qualità al Paese – continua Gardini – superando tutte le difficoltá. I piani di rientro hanno dilatato ulteriormente i tempi di pagamento nei confronti delle imprese e non hanno tenuto conto di inefficienze e lotta agli sprechi. Ci sono situazioni in cui quando il sistema non regge più piccoli aggiustamenti non servono e sono peggiorativi».

 

«Diciamo no al liberismo sfrenato del welfare affidato solo ai privati nel nostro Paese. Il nostro modello – aggiunge il presidente di Confcooperative – vuole essere un welfare di comunità che non crea disparità e che sia vicino a esigenze del cittadino. La cooperazione sociale e sanitaria di Confcooperative la ritiene sua perché siamo interpreti della mutualità».

 

 «Fare bene, fare subito e fare insieme é questo l’impegno che oggi Confcooperative si assume. Rendere i cittadini protagonisti di un nuovo sviluppo e un nuovo benessere come protagonisti di una società più giusta e più equa per tutti: questo é il nostro obiettivo – conclude Gardini – che non riguarda solo la cooperazione sociosanitaria, ma tutti i settori cooperativi per costruire un welfare».

 

ufficio stampa http://www.confcooperative.it

  

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