E’ terminato il Forum della Cooperazione Internazionale svoltosi a Milano nei giorni 1 e 2 Ottobre. L’ambizione del Forum è stata quella di far incontrare tutti gli individui e gruppi che vogliono e pensano che la cooperazione allo sviluppo sia una parte dell’identità del nostro Paese e che debba essere elemento centrale del rilancio del profilo internazionale dell’Italia.
Nel Documento di Economia e Finanza, il Governo ha riconosciuto che “un riallineamento graduale della cooperazione allo sviluppo permetterà di rilanciare il profilo internazionale dell’Italia, la presenza in aree strategiche, le eccellenze e i vantaggi comparati, qualificandosi come un investimento con ritorni in termini di credibilità”.
Molto applaudite dalla platea le sentite testimonianze di due cooperanti di eccezione:
Marguerite Barankitse Maison Shalom del Burundi, e l’Italiana Rossella Urru CISP. Due cooperanti donne che hanno voluto scandire l’importanza e la necessità di realizzare progetti di cooperazione Internazionale in un contesto geopolitico come il nostro, dove i conflitti militari non solo tolgono il diritto alla vita di donne, uomini e bambini come noi, ma li privano della dignità umana.
Come ha ricordato la Urru nel suo intervento, “la cooperazione, significa in primo luogo la scelta di non voltarsi dall’altra parte, di andare contro le ingiustizie, di tutelare diritti altrimenti negati. La scelta della cooperazione, perché di scelta di vita si tratta, è una scelta che va rinnovata ed alimentata giorno dopo giorno, va sempre messa in discussione, pone degli interrogativi ai quali bisogna saper trovare delle risposte per poter proseguire”, ed ha concluso aggiungendo che: “la cooperazione, non deve essere lasciata sola davanti a sfide, emergenze o problemi che sono universali ma che dialoghi con la politica da pari a pari, si nutra della propria società civile e la alimenti a sua volta. Decidere finalmente e coraggiosamente, come individui o gruppi ma anche come Stato, se la dignità umana è un diritto di tutti, se le leggi sono uguali per tutti gli Stati e per tutti gli individui, se rispettare la diversità delle persone e dei popoli come ricchezza vera e non come diversità estetica o apparente”.
Al termine della seconda giornata di lavori, facendo convergere le varie voci e proposte raccolte nel processo preparatorio e nel dibattito stimolato nel corso del Forum, è stato presentato il “Patto nazionale per la nuova cooperazione allo sviluppo“, un manifesto d’intenti che rilegittimi la centralità della politica pubblica di cooperazione e tracci alcune direttive per una ripresa quantitativa e qualitativa della Cooperazione italiana. Parte integrante del Patto saranno i documenti tematici di approfondimento prodotti dai Gruppi.
I documenti tematici di approfondimento dei X gruppi di lavoro riunitisi da Maggio a Settembre 2012, sono scaricabili dal sito: www.forumcooperazione.it