Riforma della cooperazione al via in Senato

 

E’ stato depositato presso la 3° Commissione (Affari esteri, emigrazione) del Senato il Ddl di riforma della cooperazione allo sviluppo italiana. Il testo di iniziativa governativa, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 24 gennaio, inizia ora il proprio iter parlamentare. 

 

Il relatore Tonini nella seduta del 6 marzo 2014 ha sottolineato che la riforma è attesa sia dai soggetti della società civile sia dallo stesso Governo e ha affermato, guardando al nuovo testo in trattazione, che la cooperazione non rappresenta più un intervento di mera beneficenza come in passato, ma costituisce un elemento essenziale nella politica estera nazionale: l’elemento che salta immediatamente all’occhio e che sposta l’attenzione sui temi del partenariato con i PVS e della ownership è la denominazione contenuta nel frontespizio: non la si concepisce più solo come “cooperazione allo sviluppo” (anche se internamente ritorna pre brevità e consuetudine) , ma si introduce il termine di “cooperazione internazionale per lo sviluppo“, lasciando intravedere quel tratto distintivo moderno, a lungo dibattuto nei Tavoli di lavoro e consultazione negli ultimi due anni, costituito dalla coerenza delle politiche e dalla proiezione dell’intero sistema-Paese sugli scenari internazionali. 

 

L’articolato è preceduto da una dettagliata relazione tecnica e da due altrettanto precise Analisi: quella Normativa e quella dell’Impatto sulla regolamentazione. 

  

Grazie al ruolo di rappresentanza svolto negli ultimi mesi da parte della nostra Organizzazione, all’art. 24, co. 2, lett. e) del testo vengono riconosciute, tra i soggetti della nuova cooperazione, “le imprese cooperative e sociali”. 

 

Leggi il testo del Ddl 

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