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Coopermondo con l’Unione Europea in Colombia per costruire la pace

La pace, unica speranza per lo sviluppo economico e sociale – PUEDES è il progetto, nell’ambito del Fondo fiduciario dell’Unione europea (UE), che Coopermondo e il CISP hanno firmato mercoledì 13 dicembre. L’azione si focalizza sul dipartimento di Putumayo e ha un budget di 3,3 milioni di euro.
La proposta genererà empowerment delle comunità e rafforzerà la governance locale per lo sviluppo locale sostenibile. Rafforzerà gli aspetti legati all’organizzazione produttiva orientata alla domanda del mercato, identificando e coinvolgendo direttamente i mercati e le aziende nazionali e internazionali interessate alla produzione dei cinque comuni beneficiari. Questo cerca di favorire l’esportazione di prodotti locali nei mercati europei.
Inoltre, il progetto include attività con giovani e donne, in particolare con un approccio inclusivo nei processi decisionali sulla prioritizzazione degli investimenti per le comunità focalizzate su questo progetto.
L’iniziativa si compone di 2,7 milioni di euro provenienti dall’Unione europea oltre alle controparti nazionali e del governo italiano che contribuiscono per circa 675.000 euro. PUEDES lavorerà principalmente nei comuni di Puerto Asis , Puerto Caicedo, Orito, Valle del Guamez, Puerto Leguizamo.
“Questo progetto mira a beneficiare 5.000 produttori locali, vittime del conflitto, sfollati ed ex combattenti e promuoverà la realizzazione di piccole infrastrutture comunitarie prioritarie per le comunità. Le azioni saranno completate con la creazione di un Centro di Formazione Artistica in ogni comune”, ha spiegato la Chargé d’Affaires della delegazione dell’UE in Colombia, Rachel Brazier.
Questa è una delle iniziative del Fondo Fiduciario in cui uno Stato Membro, nella fattispecie l’Italia, è coinvolto attivamente. Così il progetto sarà realizzato dalla ONG italiana CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli) presente da oltre 30 anni in Colombia e Coopermondo, associazione italiana appartenente a Confcooperative, la Confederazione Nazionale delle Cooperative Italiane.
La Ambasciatrice d’Italia in Colombia, Caterina Bertolini, ha detto che “il contributo italiano al Fondo Fiduciario rappresenta uno degli elementi di una strategia di sviluppo rurale di più ampio respiro che l’Italia intende sviluppare nei prossimi anni in Colombia, sostenendo tecnicamente e finanziariamente l’attuazione degli accordi di pace soprattutto nel suo punto numero uno”. Allo stesso tempo ha evidenziato le grandi potenzialità del paese in termini di agenda agricola e che l’Italia, con la sua ricchezza ed eccellenze, guarda con grande interesse.
Al momento della firma è stato presente il Alto Consigliere per il Post-conflitto, Rafael Pardo; l’Ambasciatrice d’Italia, Caterina Bertolini; l‘Incaricato d’Affari della delegazione UE in Colombia, Rachel Brazier; il Responsabile del CISP in Colombia, Álvaro Santos; l’Amministratore del Fondo Fiduciario Europeo per la Colombia, Francisco Garcia e la Direttrice del Fondo per la pace in Colombia, Gloria Ospina.

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Colombia, firmata la pace tra governo e Farc

Mentre l’Europa si svegliava triste per la decisione dei cittadini britannici di abbandonare l’UE (Brexit), dall’altra parte dell’oceano, in Colombia, si festeggia una giornata storica. Dopo oltre 3 anni di trattative, alternate da fasi alterne di tensione e guerriglie e momenti di grandi entusiasmi e speranze, il Governo colombiano e le Farc (forze rivoluzionarie colombiane nate negli anni Sessanta del secolo scorso) hanno raggiunto un accordo di pace definitivo.
Le trattative di pace sono state condotte all’Avana e i due rappresentati hanno deciso di “proscrivere” l’utilizzo delle armi nell’esercizio della politica in Colombia. L’obiettivo principale dell’accordo è dare primato ai “valori della democrazia, del libero scambio di idee e dibattito civilizzati nel quale non c’è spazio per l’intolleranza e la persecuzione per ragioni politiche”.
Le parti si sono impegnate a diversi compromessi, tra cui l’impegno da parte delle FARC a consegnare tutte le armi entro 180 giorni dalla firma dell’Accordo Finale.
Il processo sarà supervisionato dalle Nazioni Unite con garanzie tanto per il governo come per le Farc. E alla stessa ONU saranno consegnate la totalità delle armi per destinarle alla costruzione di tre monumenti.
“E’ un momento storico che Coopermondo è felice di celebrare con tutti i partner pubblici e privati colombiani con cui ha l’onore di lavorare da oltre 5 anni”, dichiara il Direttore Danilo Salerno.
Scarica il il testo completo dell’accordo (in spagnolo).