Il contesto

La Repubblica di Guatemala è uno stato dell’America Centrale che si affaccia sia sull’Oceano Pacifico sia sull’Atlantico.

Gran parte del paese è attraversata da una serie di rilievi montuosi e vallate, e ospita uno dei più importanti insiemi di vulcani attivi dell’America centrale. Ha una grande varietà di ambienti naturali, dalle savane aride alle foreste tropicali.

Con una popolazione di circa 17 milioni di abitanti è il paese più popoloso della regione geografica. Ha una composizione etnica estremamente variegata, con più della metà della popolazione costituita da meticci, e la percentuale rimanente composta in larga parte da popolazioni di origine Maya.

Si tratta di una Repubblica Presidenziale, con capitale Città del Guatemala, e con un’estensione territoriale di 100.000 chilometri. La lingua ufficiale è lo spagnolo, ma tra la popolazione indigena c’è una larga diffusione di idiomi maya. La religione maggiormente praticata è quella cattolica.

L’economia si basa principalmente sull’agricoltura; negli ultimi decenni i settori secondario e terziario hanno registrato una notevole crescita.

Parte dell’Impero coloniale spagnolo per più di tre secoli, dopo l’ottenimento dell’indipendenza il Guatemala ha conosciuto pochi e brevi periodi di pace e stabilità a fronte di un susseguirsi di governi militari prima e colpi di stato poi, il più sanguinoso dei quali, nel 1954, diede il via ad una devastante guerra civile che provocò centinaia di migliaia di morti e sparizioni. Il processo di pacificazione iniziato nel 1986 si è concluso dieci anni dopo con la firma dell’Acuerdo de Paz Firme y Duradera.

Le sfide

  • Disuguaglianza di genere (tra le più alte in America Latina)
  • Discriminazione ai danni delle popolazioni indigene
  • Condizioni di vita inadeguate: povertà, malnutrizione cronica e mortalità materna e infantile

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