Italia, Colombia ed Ecuador per una cooperazione tra cooperative

 Economia solidale, cooperativismo e credito cooperativo. Oltre 400 persone hanno partecipato all’evento “Finanza cooperativa per lo sviluppo rurale” organizzato da Coopermondo – Confcooperative a Popayan, capoluogo di una delle regioni più minacciate dal conflitto armato in Colombia. L’evento fa parte del progetto pilota “AGRICOOP Colombia”, portato avanti da Coopermondo – Confcooperative, con il finanziamento dell’Istituto Italo – Latino Americano (IILA), in partnership con Confecoop Colombia (la Confederazione di cooperative colombiana) e con il sostegno di alcuni enti regionali e nazionali (Organizaciones Solidarias, SENA, Fundacion Promover, Fundacion Mutual Semilla, Adel Casa del Agua, Asociacion Macizo Colombiano).

 

Il Governatore del Dipartimento del Cauca, Temístocles Ortega Narváez, ha pubblicamente riconosciuto “l’importanza che questo progetto ha nello sviluppo attuale e futuro del territorio” in quanto “queste azioni congiunte con la cooperazione internazionale (Coopermondo e IILA) fanno crescere lo sviluppo agricolo del dipartimento. Il governo”, ha aggiunto, “è onorato di appoggiare iniziative di questo tipo per il consolidamento del settore agricolo del Cauca”.

 

E ne sono state contente le oltre 60 cooperative beneficiarie del progetto AGRICOOP, tra mutue, cooperative di credito e produttori nei cinque settori di interesse (panela, ortaggi, quinoa, caffè e acquacoltura) che erano presenti con i propri stand durante la manifestazione. Le organizzazioni hanno potuto mettere in mostra i loro prodotti, creando reti e relazioni e dimostrando che è possibile mettere insieme solidarietà e sviluppo in un’ottica di efficienza economica e di inclusione sociale. 

 

“Attualmente in Italia le cooperative occupano più di 1,2 milioni di persone e contribuiscono all’economia del paese con 140 miliardi di euro di fatturato, circa l’8% del prodotto interno lordo” ha spiegato la Vicepresidente di Coopermondo – Confcooperative Claudia Fiaschi. Si tratta di esperienze significative nel panorama nazionale ma che preentano ancora ampi margini di crescita. Questo scenario comune, tracciato dalla Vicepresidente Fiaschi tra i movimenti cooperativi italiano e colombiano, ha portato a una proposta di progetto condivisa su cui lavorare per il 2016, anche come prosecuzione del progetto in corso.

 

Ha suscitato grande interesse tra i partecipanti l’esperienza di Federcasse in Ecuador, testimoniata da Chiara Piva (Federcasse) e Giuseppe Tonello (Codesarrollo). “Non ci spaventano i settori più vulnerabili, anzi crediamo che proprio offrendo opportunità di investimento e di fiducia ai piccoli produttori rurali si potranno produrre benessere sociale e prodotti di qualità”, ha dichiarato Piva. Undici anni fa, Federcasse ha lanciato un progetto di  cooperazione internazionale, “Microfinanza campesina”, che mette in rete oltre 220 BCC italiane e la banca ecuatoriana Codesarrollo. Il presidente di Codesarrollo, Giuseppe Tonello, ha ricordato i risultati del progetto (oltre 45 milioni di dollari di crediti a più di 12mila donne ecuatoriane) mostrando che il credito cooperativo è in grado di generare una spirale di crescita inclusiva ed efficace sui territori perché “valorizza il risparmio, oltre che l’accesso al credito, riconoscendo l’importanza che la ricchezza e le risorse (finanziarie, ma non solo) si impegnino nel territorio di chi le produce e non si disperdano nel consumismo”.

 

Il progetto AGRICOOP, che si ispira alla filosofia di Tonello “Amarsi di più, essere felici e vivere in pace attraverso lo sviluppo dell’economia solidale per costruire una terra del buen vivir”, promuove un modello di sviluppo cooperativo, che si basa su principi di equità e mette la persona al centro. “Vogliamo costruire insieme un modello di sviluppo sostenibile che generi una crescita più inclusiva”, ha dichiarato Danilo Salerno, direttore di Coopermondo. “Il sesto principio della cooperazione, la cooperazione tra cooperative, che stiamo mettendo in atto attraverso la condivisione delle conoscenze e dei processi produttivi permetterà la crescita di tutti, trovando soluzioni e risposte collettive ai problemi individuali delle singole organizzazioni”.

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