La cooperazione internazionale spalanca le porte alle imprese cooperative

”Le cooperative sono le imprese che più di tutte possono accompagnare nella crescita i Paesi in via di sviluppo”. Lo ha detto il Viceministro degli Esteri Lapo Pistelli intervenendo al primo dei 5 incontri promossi dall’Alleanza delle Cooperative italiane, in collaborazione con la Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo (Dgcs) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), sul ruolo delle cooperative per la crescita e lo sviluppo sostenibile. 

 

Il nuovo scenario internazionale, più attento al ruolo che il settore privato puà giocare nella cooperazione allo sviluppo, “spalanca le porte” alle imprese cooperative, ha riconosciuto Pistelli. Il valore aggiunto che il modello di impresa cooperativa può offrire ai processi di crescita economica e sviluppo sostenibile nei Paesi in via di sviluppo è stato ampiamente riconosciuto da tutti i relatori nazionali e internazionali presenti all’evento. E Coopermondo è fiero di essersi fatto il portavoce di questa realtà fin dalla sua nascita. 

Il Direttore Generale della DGCS-MAECI, Gianpaolo Cantini, ha dichiarato che la nuova legge 125 sulla Cooperazione internazionale – in particolare negli articoli 23 e 26 – riconosce il ruolo svolto dalle imprese sociali, dimostrando di essere una legge ”fortemente innovativa”. Ma come sottolineava il vice ministro Pistelli “le cooperative devono assumere maggiore consapevolezza degli strumenti disponibili per fare ancora di più in paesi in via di sviluppo, essendo lo specchio della società”.

 

E’ per questo che emeriti economisti come Linda Laura Sabbadini dell’ISTAT, Carlo Borzaga presidente di Euricse e Giovanna Melandri presidente di Human Foundation hanno sottolineato l’importanza di creare nuovi indicatori e continuare ad elaborare dati che possano far conoscere l’apporto del mondo cooperativo nella crescita economica e nello sviluppo sostenibile.  

 

Il presidente dell’Alleanza delle Cooperative, Mauro Lusetti, ha ricordato il ”grande impegno” del mondo cooperativo in contesti di crisi in tutto il mondo, con oltre 130 progetti di cooperazione allo sviluppo realizzati dal 2008 ad oggi, per un importo complessivo di oltre 59 milioni di euro. “Da tempo le cooperative sono impegnate per ridurre le disparità nei territori in cui operano”, ha ricordato il co-presidente dell’Alleanza Maurizio Gardini, “. L’esperienza cooperativa, nei paesi in via di sviluppo, non é quella di rapina e land grabbing effettuata dai cinesi in Africa. Le cooperative sono al fianco delle popolazioni per aiutarle nel loro cammino verso uno sviluppo sociale ed economico”.

 

Tuttavia, la necessità di comunicare di più e meglio il modello, i risultati, le best practice del mondo cooperativo alle istituzioni è stata riconosciuta da tutti i relatori. Per riprendere le parole del direttore generale Cantini: “occorre far conoscere meglio l’apporto del sistema cooperativo italiano, i cui numeri sono veramente rilevanti. Il ciclo di eventi organizzati nell’ambito del semestre di presidenza faciliterà questo processo”. 

 

Noi ce lo auguriamo e vi diamo appuntamento al 30 settembre a Trento con l’evento “Ong e Imprese, un dialogo possibile per gli obiettivi post 2015”. 

 

Per partecipare è necessario iscriversi qui

 

Di Camilla Carabini

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