MAGI Balkans, una storia di cooperazione internazionale all’insegna del diritto alla salute

Dall’11 al 13 maggio Coopermondo ha fatto la sua prima missione esploratrice in Albania su invito della cooperativa di Bolzano MAGI Euregio che nel Paese ha internazionalizzato la propria attività all’insegna della solidarietà e del diritto alla salute, aprendo un centro di ricerca sulle malattie genetiche rare. Una tre giorni ricca di soddisfazioni per la cooperativa di FederazioneSanità-Confcooperative che si è conclusa con una riunione istituzionale presso l’Ufficio della Cooperazione Italiana allo Sviluppo – UTL di Tirana.

 

 

La versione albanese di MAGI Euregio si chiama MAGI Balkans e svolge attività di laboratorio, diagnostica e ricerca sulle patologie delle malattie genetiche rare: “E’ l’unico centro di questo tipo in Albania e siamo molto contenti di poter dare una risposta e un servizio di qualità ai cittadini albanesi” ha dichiarato soddisfatto il Presidente di MAGI Euregio, Matteo Bertelli.   

 

“Per noi è importante che chi arriva al Centro con molti dubbi sulle proprie condizioni di salute possa uscire consapevole della propria patologia“, ha continuato Bertelli, spiegando che la mission di MAGI Balkans, condivisa con i propri soci, “è dare ai pazienti un nome alla malattie genetiche che li colpiscono e che dalla medicina vengono spesso confuse con eccesso di stress o con malessere psicofisico.” Il Centro, che funge anche da laboratorio per le analisi del sangue e da centro di fisioterapia, è animato da molti volontari, soprattutto giovani studenti e ricercatori italiani e albanesi.  

 

“E’ molto bello vedere l’energia vitale che anima la MAGI Balkans, un centro di vera cooperazione, all’insegna del diritto alla salute e al benessere della persona” ha dichiarato Danilo Salerno, Direttore di Coopermondo. “L’attività della MAGI è conosciuta e molto ben considerata anche dall’Ufficio locale della cooperazione italiana allo sviluppo”, ha proseguito, “e le possibilità di strutturare l’attività e la presenza del nostro movimento cooperativo nell’area attraverso i fondi italiani ed europei sono davvero interessanti, non solo nel settore della Salute e della cooperazione sociale, ma anche in quello agricolo, prioritario per il Paese e per la UE”.  

 

Le impressioni di questa visita sono raccolte in una storia vera, che vale la pena raccontare, raccolta dai volontari della MAGI Balkans nei propri diari clinici (il nome della protagonista è fittizio):  

 

 

“Mathilde ha 21 anni, è originaria di Ulëz, ma studia a Tirana dove si è trasferita perchè sogna di diventare infermiera.

Da due anni però soffre di crisi cardiache. I medici le dicono che è stressata, le diagnosticano una depressione e, in nome di problemi psichici, le prescrivono degli psicofarmaci. Ma Mathilde sa di non essere depressa e si sente discriminata come persona, come donna, come lavoratrice.

Da qualche mese Mathilde si è rivolta a Magi Balkans, un centro medico frutto dell’impegno di una cooperativa italiana che ha deciso di allargare qui la sua attività di ricerca sulle malattie genetiche rare perché mossa dalla consapevolezza che povertà significa anche mancanza di opportunità e di diritti. Come il diritto alla salute. Al Centro Magi Balkans, dopo alcune visite, Mathilde ha scoperto che le sue crisi cardiache dipendono da una malattia genetica, la Sindrome di Raynaud.

Oggi la malattia di Matilde ha un nome contro cui combattere consapevolmente. È fortunata. Mathilde ha conquistato il suo diritto alla salute. Da domani potrà parlerne con i suoi amici e la sua comunità. 

Vivere bene è cooperare”. 

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