Riforma della 49

La scorsa legislatura si era chiusa con l’approvazione  di un testo unico della riforma della legge 49/87 sulla cooperazione allo sviluppo licenziata dalla Commissione Esteri del Senato.Con il nuovo governo la cooperazione è tornata alla Farnesina sotto la guida di Emma Bonino che ha assegnato la delega al Vice Ministro Lapo Pistelli del PD. E proprio il PD in campagna elettorale si è impegnato ad arrivare alla riforma della 49 nei primi 100 giorni di governo.

 

 

“Il lavoro che abbiamo fatto in questi ultimi mesi è arrivato a delineare un quadro di riforma possibile e ampiamente condiviso: Vice ministro, fondo unico, Agenzia, coordinamento inter-istituzionale e con gli attori della cooperazione: Ong e terzo settore, profit e non profit, istituzioni locali ecc, a partire dalla valorizzazione del tavolo inter-istituzionale attualmente esistente. Queste proposte contenute nel testo di riforma sono il frutto di un lavoro di confronto e consultazione prezioso che non dobbiamo lasciar cadere, portandolo a compimento fin dall’inizio della prossima legislatura. Ci impegniamo a farlo nei primi 100 giorni di governo”.

 

Dall’insediamento delle camere sono già stati presentati tre progetti di legge sulla cooperazione. Nella sua prima audizione il Ministro Bonino ha ribadito come la cooperazione sia e debba essere “parte integrante della politica estera dell’Italia”, come già previsto dall’articolo 1 della 49, ma ha sostenuto la necessità di arrivare ad una necessaria messa appunto degli strumenti di cooperazione.

 

La Bonino ha riconosciuto il lavoro svolto dalla Commissione Esteri del Senato al termine della scorsa legislatura ma non ha dato indicazioni circa gli assetti del sistema di cooperazione che immagina, né se il Governo intenda presentare un proprio testo di riforma. 

La speranza è che almeno oggi esista alla Farnesina la volontà politica per coordinarsi adeguatamente con il Parlamento su questa delicata e attesa riforma e per chiarire gli ambiti di competenza. 

 

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