Bilancio positivo per il progetto di sviluppo della filiera cooperativa in Togo da Brio in collaborazione con Agrintesa, Coopermondo, AICS e Alce Nero: aumentati i produttori, la notorietà del prodotto nella GDO italiana , le certificazioni bio e Fairtrade ottenute.
A quattro anni dal suo avvio, il progetto Ananas Dolcetto volge al termine con un bilancio pienamente positivo: gli obiettivi possono dirsi centrati (nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia) e i semi gettati nella comunità togolese protagonista del progetto di cooperazione internazionale non solo sono germogliati ma continuano a crescere sempre più rigogliosi. Il “Progetto Dolcetto”, promosso da Coopermondo, con il contributo di AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo assegnato nell’ambito del Bando Profit 2018, con Brio, realtà specializzata nella commercializzazione di ortofrutta biologica, come capofila e Agrintesa come partner industriale e agronomico, nasceva con un obiettivo chiaro: sostenere, attraverso il modello dell’agricoltura cooperativa, lo sviluppo della comunità di Tsévie in Togo, Paese dove il 32,3% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e la coltivazione della terra occupa il 75% della popolazione attiva. Un progetto di ampio respiro, dunque, volto ad aiutare migliaia di piccoli agricoltori a esportare un prodotto di valore come l’ananas a prezzi remunerativi, garantendo ai produttori una fonte di reddito certa e continuativa e promuovendo un modello, quello cooperativo, che favorisse lo sviluppo sociale ed economico di tutta l’area.
Oggi l’obiettivo è stato raggiunto: “Siamo arrivati in Togo nel 2018 con un progetto etico ben chiaro in mente – commentano il presidente di Brio, Gianni Amidei, e quello di Agrintesa, Aristide Castellari -: offrire alle comunità locali gli strumenti per crescere e per presentarsi sui mercati in modo più efficace. In questi quattro anni, oltre a tanti risultati concreti e tangibili, abbiamo trasmesso un valore ai nostri partner in Togo: un valore fatto di know-how agronomico e tecnologico, di sviluppo della qualità e di affiancamento commerciale, anche nell’apertura di nuovi canali per un prodotto unico che abbiamo promosso in Italia. Volevamo affiancare le comunità locali in un percorso di valorizzazione di una vera eccellenza: oggi Ananas Dolcetto nasce dal lavoro di imprenditori agricoli certificati bio e Fairtrade riuniti secondo quello stesso modello cooperativo che anima Agrintesa e Brio. Certo, la pandemia non ha reso le cose più semplici ma possiamo dire, con una punta di orgoglio, che l’Ananas Dolcetto commercializzato con il marchio Alce Nero ha rappresentato una presenza importante a scaffale, è stato apprezzato dai consumatori e ha raccolto premi e riconoscimenti importanti”.