30 maggio: Si è insediato alla Farnesina il Comitato Italiano per l’Anno Internazionale delle Cooperative

Le cooperative sono fondamentali per lo sviluppo dell’economia. Nascono insieme all’industria. Anche in Italia, già dalla metà dell’800, sono impegnate nei settori del credito, del lavoro e del consumo. La cooperativa è una forma d’impresa che concilia economia ed equità sociale. Dà lavoro a 1,2 milioni di persone, con un’importante integrazione all’occupazione di donne e persone straniere svolgendo un ruolo fondamentale nella valorizzazione della persona». Così, ilministro degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, in un estratto del suo messaggio, letto dal Capo di Gabinetto, saluta l’insediamento del Comitato Italiano per l’Anno Internazionale delle Cooperative tenuto al Salone delle Conferenze Internazionali della Farnesina alla presenza dell’Ambasciatore Maurizio Melani

Carlo Mitra, vicepresidente vicario Confcooperative «In un quadriennio di crisi internazionale le cooperative tra la remunerazione e il lavoro hanno scelto la difesa dell’occupazione. In Italia le cooperative hanno fatto segnare un + 8% di occupazione, e in questo contesto le 20.500 imprese aderenti a Confcooperativehanno fatto meglio della media nazionale, facendo segnare un + 13,4%. Un trend economico che conferma una filosofica di valori che riassumiamo in “un utile in meno un occupato in più”. Una scelta che è un rischio per le cooperative dal momento che gli utili sono il mezzo principale per patrimonializzarsi, si impongono interrogativi sugli investimenti futuri. Ecco perché continuo a dire che una classe dirigente davvero interessata alla crescita, dovrebbe scommettere spontaneamente sulle cooperative. Le Nazioni Unite lo hanno fatto proclamando il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative». Il vicepresidente Mitra era accompagnato dal segretario generale Vincenzo Mannino. Della delegazione, faceva parte, tra gli altri, Gianna Perra dell’ufficio relazioni Internazionali di Confcooperative.

Giuliano Poletti,presidente diLegacoop, intervenendo, per l’Alleanza delle Cooperative Italiane a nome diLuigi Marino, presidente diConfcooperativee di RosarioAltieri, presidente dell’Agciha evidenziato che«Le cooperative nel mondo danno lavoro a oltre 100 milioni di persone, hanno 1 miliardo di soci. Le prime 300 cooperative del mondo danno vita alla nona economia del mondo. In Europa sono 160mila le imprese, 123milioni di soci e 5,6 milioni di persone occupate. Il movimento cooperativo italiano è il principale movimento cooperativo tra i paesi europei con 1,2 milioni di persone occupate, 12 milioni di soci e 127 miliardi di euro di fatturato. Sono aziende diverse dalle altre e si propongono come infrastruttura di una società in cui il cittadino, la persona è protagonista». 

All’incontro erano presenti rappresentanti delle parti sociali. Il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari,intervenendo ha dichiarato «Le cooperative e la cooperazione di credito continuano a dare ottima prova di sè anche in momenti difficili. Nonostante anche regole penalizzanti da parte dell’Europa. La formula cooperativa ha garantito negli ultimi dieci anni la migliore qualità in termini di sviluppo e di occupazione. Un esempio virtuoso che andrebbe mutuato anche in altri settori.

Per ilMinistero delloSviluppo Economicoè intervenutoGiuseppe Tripoliche ha dichiarato «La cooperazione non è un retaggio del passato. Rappresenta una forma straordinariamente moderna e attuale sia per i problemi economici che ci troviamo ad affrontare sia per le forme di welfare più moderne. Coesione, mutualità e rapporto con il territorio sono le specificità principali che hanno consentito alla cooperazione di svolgere una funzione ampiamente anticiclica. Hanno sofferto, ma hanno tenuto e creato occupazione aggiuntiva in alcuni settori. Le cooperative rappresentano uno straordinario strumento di avvio dei giovani al lavoro.

Per il Ministero del Lavoroè intervenutoRaffaele Tangorrache ha dichiarato «Le cooperative si occupano di servizi fondamentali: assistenza agli anziani, assistenza domiciliare, servizi sociali e sociosanitari, oltre all’inserimento lavorativo di persone disabili. Sono 300.000 le persone occupate nel sociale. Oltre 3milioni sono assistiti dalle cooperative che in pochi anni sono diventati un pilastro fondamentale del sistema di welfare. Le cooperative sociali hanno continuato a garantire servizi alla parte più debole del nostro paese».

 Per la Uil è intervenuto Paolo Carcassi «Siamo consapevoli dell’importanza del movimento cooperativo. La cooperazione ha svolto e svolge un ruolo di grande responsabilità nel sociale. Un ruolo cruciale in tanti settori. La cooperazione ha cercato nei rapporti con i propri soci di trovare una strada autonoma nella difesa dell’occupazione. E’ possibile dar vita a una serie di politiche che alimentino le potenzialità della cooperazione a cui vanno date gambe per continuare a crescere e ad affermare il suo sviluppo. Negli ultimi tempi, invece, qualcuno ha lavorato per segare le gambe alla cooperazione. Occorre, inoltre, valorizzare la buona occupazione»

Ufficio stampa – confcooperative

Cooperatives: sustainable development with social equity

May 28 to June 1st 2012

ICA-Americas as the major organization in cooperative integration for the Americas, with the support of the ICA organization members in Panama: Consejo Nacional de Cooperativas – CONALCOOP and the Instituto Panameño Autónomo Cooperativo – IPACOOP, have the pleasure to invite you to the II Cooperative Summit of the Americas entitled “Sustainable Development with Social Equity in the Cooperative Model”.

The II Cooperative Summit aims to strengthen the convergence processes, unity and cooperative articulation so as to reach agreements and resolutions to be included in a Final Declaration of member organizations. This document is intended to help establish a more solid and equitable sustainable development that will serve as a reference framework for the implementation of concrete actions.

The I Cooperative Summit 2009 held in Mexico, was proof of the potential and the willingness of the cooperative movement in the Americas, to take actions in establishing a more solid social development and sustainable system. There is a great interest to achieve the guidelines stated in the Guadalajara Declaration in order to face the present challenges in the context of global crisis.

Cooperatives have clearly demonstrated that they are key actors to redefine the sustainable development models prioritizing social equity. The cooperative formula is seen as a solution that is not only durable but contemporary, resilient and relevant, and therefore significant in establishing a more solid economic development through their ethic economy, defense of the collective interest and the democratization of the entrepreneurial sector. The International Year of Cooperatives 2012 is a good time for a redefinition of our function as a regional body towards a more engaging and integrating approach. That’s why this event will be more than a meeting point for cooperative members as their major topics are being previously analyzed in the different countries and sectors taking into account their needs and concerns..

During the Summit the analysis and discussion will be focused on four thematic areas:The cooperative identity and business management(cooperative identity as a distinctive factor regarding traditional capital enterprises; the cooperative brand as added value to cooperative business management; internationalization of cooperatives while maintaining their identity; corporate business management in cooperative enterprises),Development Paradigms and Social Equity(current development paradigms and global crisis; new paradigm: development with social equity; role of cooperatives within the new development paradigm),Social and Environmental Responsibility(environmental responsibility making the cooperative difference; cooperative social responsibility and cooperative social audit; environmental eco-efficiency as an added value to cooperative business management; environmental and social ethics in the cooperative brand), and Advocacy and Public Policies(relationship of cooperatives with the State and cooperative autonomy; cooperatives and public policies; cooperative participation in social dialogue to influence public policies).

This event will also include other diverse academic activities, such as Meetings and Forum as a way to enrich the discussing of key challenges and solutions that will promote the cooperative development, performance and a sustainable model on the political stage. The Final Declaration will serve as a reference framework for the implementation of actions oriented to strengthen the cooperative sector of the continent. We are confident that the cooperative model by itself and the implementation of this statement will contribute to face the challenges of the current situation.

 press release www.icaamericas.coop

Al via il progetto di Coopermondo e Federcasse in Togo: “Credito a medio – lungo termine, una novità per l’agricoltura locale”

Il 23 aprile 2012 costituisce una data importante per il programmaSistemi e strumenti di finanziamento dell’agricoltura in Togo, promosso da Coopermondo in collaborazione con Federcasse: in questa data, infatti, sono stati firmati nei locali dell’APIM (Associazione Professionale delle Istituzioni di Microfinanza), i contratti che hanno dato il via al partenariato creato per contribuire al raggiungimento della sicurezza e sovranità alimentare di questo piccolo paese dell’Africa Occidentale (56.790 km2, 6,5 milioni di abitanti).

Il programma nasce come risposta alle difficoltà rilevate dai partner togolesi, ovvero la FECECAV

(Faîtière des Entités de Caisses d’Epargne et de Crédit des Associations Villageoises) e l’URCLEC (Union Rénovée des Caisses Locales d’Epargne et Crédit) – entrambe sono istituzioni finanziarie a carattere cooperativo e, insieme, intervengono in  quattro delle cinque regioni amministrative del Paese – di trovare risposte ai bisogni di finanziamento all’agricoltura locale.

Le sei BCC Italiane che hanno aderito a questo ambizioso programma (BCC del Garda – banca capofila-, BCC di Roma, BCC di Treviglio, BCC del Veneziano, Banca CRAS di Sovicille ed Emilbanca) erogheranno, per i prossimi tre anni, crediti alle due Istituzioni di Microfinanza (IMF) togolesi a condizioni agevolate per favorire investimenti nel settore agricolo, con particolare riferimento alle colture di base destinate alla nutrizione umana e animale (cereali, leguminose, tuberi, ortaggi e frutta), all’allevamento e alla pesca marittima e continentale.

Il 70% di questa somma, che privilegerà il rafforzamento di cooperative e associazioni di base locali, sarà pertanto orientato verso il credito a medio e lungo termine, prodotto finanziario che, come si è avuto modo di verificare a più riprese, rappresenta una novità assoluta nel Paese.

Le notevoli potenzialità economiche del Togo, verificate sul campo dai rappresentanti di Coopermondo insieme alla CTOP (Coordinamento nazionale delle organizzazioni contadine),  tramite visite a cooperative ed ad altri gruppi organizzati hanno fatto nascere un programma ambizioso, un impegno a cui guardano con interesse anche le Agenzie internazionali presenti sul campo.

In considerazione di tutti questi fattori, il programma, integrato, sistemico e di lungo periodo, si svilupperà verificando anche azioni di sostegno (diretto o in partnership) alle organizzazioni agricole del paese, orientate a sviluppare un approccio di filiera che valorizzi maggiormente le produzioni locali tramite la creazione di imprese – prevalentemente a carattere cooperativo – di trasformazione agroalimentare, conservazione, commercializzazione  e di servizi alle aziende agricole.

Per ulteriori informazioni info@coopermondo.it

« Greening, lavorare su prime aperture Commissione Europea per raggiungere soluzione condivisa”

In occasione dell’odierna sessione del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea in corso a Bruxelles, il Presidente di Cogeca Paolo Bruni ha incontrato l’On. Mette Gjerskov, Ministro danese dell’agricoltura e presidente di turno dell’UE.

Al centro dell’incontro, la riforma della Politica Agricola comune, ed in particolare le misure proposte dalla Commissione per l’inverdimento, il cosiddetto greening.

“Abbiamo ribadito alla presidenza danese – ha dichiarato Bruni – la posizione del Copa-Cogeca: condividiamo gli obiettivi di fondo, ma non nascondiamo le nostre perplessità sugli strumenti; in particolare temiamo che le proposte della Commissione possano avere ricadute negative sulla produzione alimentare, in un momento ove essa dovrebbe invece assecondare le crescenti richieste di cibo per i prossimi anni”.

“Chiediamo in secondo luogo – ha sottolineato Bruni – che tali misure non comportino inaccettabili aggravi burocratici: esse dovranno innanzitutto essere semplici da amministrare e facili da controllare»

« Riteniamo inoltre, ha proseguito Bruni, che gli agricoltori che già applicano misure che vanno oltre le prescrizioni obbligatorie dell’UE in materia ambientale dovrebbero automaticamente poter fruire del pagamento di inverdimento : a tal proposito guardiamo con attenzione alle prime aperture da parte della Commissione contenute nel documento di lavoro che sarà presentato domani al Consiglio e che pare andare nella direzione auspicata »

“Abbiamo infine ribadito al ministro Gjerskov – ha concluso Bruni – l’esigenza di considerare le colture arboree e i frutteti come automaticamente computabili nella superficie da includere nell’ambito del Greening, riscontrando la consapevolezza di dover definire in modo chiaro tale aspetto”.

Al termine dell’incontro, Bruni ha così commentato l’iniziativa di un nutrito gruppo di Stati membri – il cosiddetto gruppo di Stoccolma – volta a sostituire il greening con misure agroambientali nel secondo pilastro tramite un apposito trasferimento del 10% dei pagamenti diretti: si tratta di una iniziativa dirompente nei contenuti ma che ha il merito di alimentare una discussione fino ad oggi piuttosto sterile. Auspichiamo che possa contribuire, insieme a una crescente consapevolezza della Commissione della necessità di entrare maggiormente nel merito delle problematiche del greening, al raggiungimento di una soluzione condivisa nell’interesse dell’agricoltura europea: su questo delicato tema, dobbiamo infatti evitare le contrapposizioni e ricercare un ampio consenso, come ha giustamente sottolineato il ministro delle politiche agricole Mario Catania”.

ufficio stampa (Cogeca)

Luigi Marino confermato alla Presidenza

10 maggio: Luigi Marino riconfermato alla presidenza. Conferme anche per la squadra dei vicepresidenti: Mitra, Ottolini, Mancini, Gerbaudo e Schelfi.

Luigi Marino e’ stato rieletto presidente di Confcooperative per il prossimo mandato, dalla XXXVIII Assemblea Nazionale di Confcooperative. Il voto e’ avvenuto all’unanimita’ da parte degli 800 delegati intervenuti in rappresentanza delle 20.500 cooperative aderenti.

Il presidente Marino, assente ai lavori per motivi di salute, e’ intervenuto in collegamento telefonico e ha esordito “Ho sempre ironizzato su queste modalità di intervento a cui sono obbligato visto il fastidioso contrattempo”.

E’ stata confermata la squadra dei vicepresidenti con Carlo Mitra, Maurizio Ottolini, Gaetano Mancini, Giovenale Gerbaudo e Diego Schelfi.

I lavori hanno evidenziato, che pur soffrendo i morsi della crisi, le cooperative negli ultimi quattro anni hanno accresciuto l’occupazione de l’8%. Le imprese di Confcooperative sono riuscite a fare anche meglio mettendo a segno un +13,4%, dando vita a 64.000 nuovi posti di lavoro per un totale di 544.400 persone, di cui il 62,7% è donna e il 22% è straniero.

Ricordiamo i numeri complessivi di Confcooperative: 20.500 cooperative, 3.166.000 soci, 544.400 persone occupate e 61,3 miliardi di euro di fatturato aggregato (Dati di Elabora, centro Studi Confcooperative).

 Ufficio stampa – Confcooperative

Cooperazione internazionale e educazione per una cittadinanza mondiale

Per il sesto anno consecutivo le 30 associazioni che aderiscono al Consorzio delle Ong Piemontesi promuovono l’iniziativa“PIEMONTE chiama MONDO 2012: un intero mese dedicato alla cooperazione internazionale.

In collaborazione con enti locali, associazioni, parchi, università e molti altri enti piemontesi impegnati in progetti di cooperazione internazionale e di educazione per una cittadinanza mondiale, l’iniziativa“PIEMONTE chiama MONDO 2012”, prevede 36 eventi pubblici sul territorio piemontese per parlare di temi legati alla cooperazione e alla solidarietà internazionale, degli squilibri tra Nord e Sud del mondo e dei diritti umani.

Segnaliamo che al Salone del libro c’è lo stand nazionale di Federcultura al padiglione 2 stand M67.

Lunedì 14 Maggio, si terrà alle ore 13 e 15 presso lo stand,  un piccolo evento con due cooperative dello spettacolo dedicato all’anno internazionale delle cooperative.

E’ un reading letterario sull’idea di cooperazione attraverso una carrellata di autori: da Marco Aurelio a Calvino.

Per maggiori informazioni sugli eventi in programma visita il sito: http://www.ongpiemonte.it

BALZO FATTURATO; Mitra,ora crescita; Passera, Performance Forti

ROMA, 9 MAG – Anche negli anni più duri della crisi, le cooperative non smentiscono la loro, costituzionalmente prevista, funzione sociale: dal 2008 al 2011 le coop hanno incrementato l’occupazione di oltre l’8%. Meglio ancora hanno fatto le 20.500 imprese aderenti a Confcooperative, con un balzo di occupati del 13,4%, passando da 480mila a 544mila unità.

ROMA

 E cresce anche l’export: +26,3%, a 4,8 miliardi nel 2012 rispetto ai 3,8 miliardi del 2007. Numeri che, snocciolati dal vicepresidente Carlo Mitra in apertura della 38/a assemblea annuale della Confederazione, non sono sfuggiti al ministro dello Sviluppo Corrado Passera: “Se tutta Italia facesse le vostre performance non ci sarebbe stato bisogno del governo d’emergenza” ha detto nel suo intervento. Assente per malattia il presidente Luigi Marino (presidente anche dell’Alleanza delle cooperative di cui Confcooperative fa parte insieme a Legacoop e Agci), il vicepresidente in tema di riforma del lavoro, ha invitato a “chiudere velocemente la partita” e a valorizzare l’apprendistato, mentre sull’articolo 18 (bando a “paure apocalittiche o speranze messianiche”) ha chiesto “un equilibrio più nitido ed evoluto”.“Sono miopi quelle imprese che si illudono di trarne vantaggio dalla precarietà” ha detto Mitra. “Sottoscrivo 25 volte queste parole” gli ha fatto eco il ministro del Lavoro Elsa Fornero; “l’impatto sul lavoro è pesante – ha ammesso Fornero – ma non c’é ragione per fare le barricate contro la riforma, concordo sul fatto che va approvata in fretta”. Adesso tuttavia “va liberato il potenziale di crescita del paese attraverso riforme strutturali, basta con l’andazzo del “paga Pantalone”, ha incalzato Confcooperative. “L’Italia ha addossato alla spesa pubblica le conseguenze delle riforme omesse e “paga Pantalone” è stata per lunghi anni non solo una battuta ma una politica. Lo svezzamento dalla spesa pubblica é tuttora lento e riluttante” ha detto Mitra.Non poteva mancare un accenno al dramma dei mancati paganti: le imprese stanno ancora aspettando 100 miliardi dalla P.a: “Non ci sono parole per stigmatizzare l’insostenibilità morale ed economica di questa situazione” ha detto Mitra. Ma se in casa Confcooperative il lavoro c’é e il fatturato 2012 segna +4,1% (61,3 miliardi), è perché la linea seguita è sempre quella di “un utile in meno un occupato in più. Tra occupazione e redditività le cooperative hanno scelto il lavoro”. Le cooperative tuttavia non sono invulnerabili, sentono pesantemente i segni della crisi, ma l’evasione fiscale non abita qui: appeno lo 0,22% è il peso delle coop sul mancato gettito. Eppure in tema di agevolazioni fiscali si è agito male e troppo: “Un disco rotto associa ancora questo tema alle cooperative . Sulle coop gli interventi sono avvenuti senza logica, senza giustificazione giuridica, senza confronto”.Tutti i temi e le proposte nella relazione avranno grande attenzione, ha assicurato il ministro Passera che ne ha sottolineato la forte valenza sociale. (di Paola Barbetti) (ANSA).

Cardinal Bertone: “Confcooperative chiamata ad apportare speranza al lavoro”

Il segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone è intervenuto alla XXXVIII Assemblea Nazionale di Confcooperative:  “Siete chiamati ad apportare la speranza nel lavoro, in Italia, in Europa, nel Mondo”

“Voi siete chiamati ad apportare la speranza nel mondo del lavoro. La cooperazione rappresenta un mercato più civile, più competitivo, più umano. Grazie alla figura del socio lavoratore, grazie alla difesa del lavoro, grazie alla vostra peculiarita’ di evidenziare il ruolo della persona che deve avere una posizione di centralità nel modello di impresa. Siete in grado di farlo perché fate riferimento a un patrimonio di valori che trova le sue radici nella dottrina sociale della chiesa. Sono valori importanti, perche’ Il patrimonio di valori genera speranza. E’ un concetto che sottolineo in questo momento di scoramento, di difficoltà in Italia, In Europa e nel mondo”.

 

Lo ha detto il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Tarcisio Bertone intervenendo alla giornata conclusiva della XXXVIII Assemblea di Confcooperative. Il cardinale Bertone intervenendo ha salutato il presidente Marino “a cui auguro buona salute. Saluto voi delegati che rappresentate oltre 3mlioni di soci. Vi esprimo la mia vicinanza personale, oltre che della Chiesa al vostro impegno, alla vostra forza d’animo, alla vostra capacita di cooperare”.

 Il cardinale Bertone ha posto l’accento, in chiusura di intervento su donna e famiglia “Oggi una delle sfide e’ conciliare il tema donna, lavoro e famiglia. E’ uno snodo fondamentale nella societa’. Alla famiglia e’affidata la costruzione della societa’ e della storia. Le donne devono poter svolgere pienamente le loro funzioni senza discriminazioni. Il lavoro va strutturato in modo da poter essere madre, moglie e lavoratrice”.

XXXVIII ASSEMBLEA CONFCOOPERATIVE

9 SESSIONE PUBBLICA mattina del 9 maggio. SESSIONE RISERVATA AI DELEGATI: pomeriggio del 9 maggio e mattina del 10 maggio

È tutto pronto per la XXXVIII Assemblea Nazionale di Confcooperative che eleggerà gli organi dell’organizzazione leader del movimento cooperativo per numero di imprese aderenti, di persone occupate e di fatturato realizzato.

Saranno oltre tremila i cooperatori, tra amministratori, dirigenti e soci di cooperative che interverranno alla due giorni prevista per i prossimi 9 e 10 maggio all’Auditorium della Conciliazione di Roma.

Ai lavori interverranno personalità del mondo politico, economico, imprenditoriale, associativo e non mancherà un significativa rappresentanza del Governo.

I lavori saranno aperti dalla relazione introduttiva e rappresenteranno l’occasione per un’approfondita analisi economica del movimento cooperativo.

L’appuntamento è per i prossimi 9 e 10 maggio all’Auditorium della Conciliazione (Via della Conciliazione 4 – Roma).

NB Si ricorda che solo la sessione pubblica è prevista solo per la mattina del 9 maggio a partire dalle ore 10.30. Il pomeriggio del 9 maggio e la mattina del 10 i lavori sono riservati ai delegati.

Ufficio Stampa – Confcooperative

Riccardi lancia la consultazione

Il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione sta preparando il Forum nazionale della cooperazione allo sviluppo che si terrà a Milano a fine settembre. Si tratta di un appuntamento pubblico di un giorno e mezzo che farà incontrare i cittadini interessati, gli esperti, i giovani e gli attori tradizionali e nuovi della cooperazione allo sviluppo con le più alte cariche dello Stato e con i Ministri europei e dei paesi del Sud del mondo.

L’ambizione del Forum è difar incontrare tutti gli individui e gruppi che vogliono e pensano che la cooperazione allo sviluppo sia una parte dell’identità del nostro Paese e che debba essere elemento centrale del rilancio del profilo internazionale dell’Italia.Nel Documento di Economia e Finanzia, il Governo ha riconosciuto che “un riallineamento graduale della cooperazione allo sviluppo permetterà di rilanciare il profilo internazionale dell’Italia, la presenza in aree strategiche, le eccellenze e i vantaggi comparati, qualificandosi come un investimento con ritorni in termini di credibilità”. Nelle giornate del Forum si alterneranno sessioni plenarie a momenti di lavoro partecipati, ma l’incontro sarà anche un cantiere d’idee per aggiornare l’azione di cooperazione dell’Italia alle nuove realtà del mondo in trasformazione. Per innescare un confronto cha sappia determinare una scossa culturale di rilancio della cooperazione, il Forum ha l’obiettivo di raccogliere idee innovative, coinvolgendo anche nuove realtà, tra cui gli studenti universitari dei corsi di cooperazione. Il momento del Forum nazionale è preceduto da un percorso preparatorio partecipativo, strutturato intorno adieci “tracce di discussione”che individuano i nodi da sciogliere per assicurare un riavvio della cooperazione italiana (ad esempio, come ci immaginiamo il futuro? In quali paesi lavorare? Cosa fare? ).  Alla conclusione del Forum sarà presentato il “Patto nazionale per il rilancio della cooperazione allo sviluppo”, un manifesto d’intenti che rilegittimi la centralità della politica pubblica di cooperazione e tracci alcune direttive per una ripresa quantitativa e qualitativa della cooperazione italiana.

Il Forum Nazionale sulla Cooperazione raccoglierà gli spunti di riflessioneche saranno prodotti dai gruppi di lavoro incaricati di produrre delle tracce per ciascuno dei 10 temi da svilupparsi tra maggio e settembre 2012. Chiunque, sia in rappresentanza di enti o istituzioni sia come privato cittadino, interessato a fornire un contributo ai gruppi di lavoro è invitato a farlo nelle modalità di seguito indicate. L’obiettivo infatti è quello di mantenere un canale di consultazione aperto anche al di fuori dei soggetti che tradizionalmente sono parte attiva nelle tematiche di cooperazione allo sviluppo, consentendo loro quindi di far arrivare idee e contributi validi perché possano essere presi in considerazione all’interno dei gruppi di lavoro.

I 10 gruppi si riuniranno per discutere intorno alle seguenti tracce:

Gruppo 1: Come l’Italia immagina lo sviluppo mondiale post 2015?

  • Parole chiave della discussione:Rio+20, il dibattito post-Obiettivi del Millennio; la sostenibilità ambientale; diseguaglianze; coesione sociale globale; benessere oltre il PIL, lavoro dignitoso.

Gruppo 2: Dove stare? Una nuova lettura geopolitica per la cooperazione italiana

  • Parole chiave della discussione:priorità geografiche

Gruppo 3: Cosa fare? eccellenze italiane, innovazioni e priorità

  • Parole chiave della discussione:priorità settoriali (salute, agricoltura,governance, formazione, etc); attori (cooperazione decentrata, università, società civile del Sud, etc); strumenti (crediti agevolati, budget support, assistenza tecnica etc), punti di forza.

Gruppo 4: Come fare? modelli, risorse e coerenza delle politiche

  • Parole chiave della discussione:Riforma legge 49/87, architettura istituzionale, Parlamento, la cooperazione degli altri, OCSE/DAC finanziamento dello sviluppo, meccanismi innovativi, sinergie, meccanismi di coerenza, coordinamento interministeriale, cabina di regia

Gruppo 5: Il ruolo dell’Italia nelle aree di crisi

  • Parole chiave della discussione:risposta emergenze, legame emergenza-sviluppo, stati fragili, rapporto civili-militari, decreto missioni internazionali, prevenzione dei disastri

Gruppo 6: Il partenariato pubblico privato: modelli ed esperienze a servizio della cooperazione

  • Parole chiave della discussione:PPP, PMI, blending, joint venture, internazionalizzazione, inclusione finanziaria, responsabilità sociale d’impresa, slegamento dell’aiuto, riforma articoli 6 e 7 legge 49/87

Gruppo 7: Cooperazione e gratuità: volontariato, terzo settore e no-profit

  • Parole chiave della discussione:società civile, ONG, idoneità, giovani, scuole, commercio equo e solidale,enabling environment(quadro giuridico), 5×1000 e deducibilità, filantropia, fundraising, cooperazione “popolare”, opinione pubblica, advocacy

Gruppo 8: Ruolo delle diaspore e comunità migranti nella cooperazione: oltre le rimesse

  • Parole chiave della discussione:costo delle rimesse, consumo e investimento, fuga dei cervelli, migrazione di ritorno, imprenditorialità

Gruppo 9: Verso una strategia multilaterale unitaria: Nazioni Unite, Banche e Fondi di sviluppo e Unione Europea

  • Parole chiave della discussione:programmazione, negoziati/replenishment, earmarking/core funding, ritorni, efficacia,agenda for change, prospettive finanziarie, cooperazione delegata,spending review

Gruppo 10: Valutare e comunicare i risultati: efficacia e trasparenza

  • Parole chiave della discussione:accountability, media, opinione pubblica, Parlamento, indipendenza, retroazione, ex post, impatto, rete, open data, social network, rischio fiduciario

Entro il 10 maggio saranno aperte delle caselle di posta elettronica, una per gruppo, alle quali sarà possibile inoltrare i contributi; essi devono essere non più lunghi di 3.000 caratteri e necessariamente strutturati su 3 paragrafi:

I   stato dell’arte dell’Italia rispetto al temaII  valore aggiunto dell’approccio italianoIII raccomandazioni specifiche.

Le consultazioni termineranno il 30 giugno 2012.

Bando per la Cooperazione Internazionale

La Provincia di Modena lancerà a breve il bando 2012 del FONTE (Fondo Territoriale Modenese per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo). Si tratta di un Fondo composto da Provincia di Modena, Comune di Modena e Fondazione CRM.

Il bando dovrebbe avere due linee di finanziamento:

– PROGETTI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE (max € 25.000di contributo)

– PROGETTI IN RETE PER LA PROMOZIONE DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE (max € 12.000di contributo)

La scadenza dovrebbe essere fissata per il29 giugno 2012

 L’ammontare del contributo massimo finanziabile dal Fondo per la Cooperazione internazionale allo sviluppo non può superare il60% del costo complessivodel progetto.

Per la linea di finanziamento “Progetti di cooperazione internazionale”, ogni soggetto potrà presentare per l’ammissione a contributo al Fondo Territoriale un solo progetto ed essere partner, non capofila, di un ulteriore progetto. Nella linea “Progetti in rete per la promozione della cooperazione internazionale” si può invece essere partner di più progetti, ma si può presentare anche in questo caso un solo progetto come titolari. 

A breve uscirà il testo del bando che pubblicheremo in tempo reale

Contributions of co-operative enterprises

On 23 April Cooperatives Europe opened the European Co-operative Week with the conference ‘Co-operative contributions to the EU 2020 strategy’, organized in collaboration with the EU Commission. The conference was aimed to highlight the social and economic importance of co-operatives.

In opening the conference a speech prepared by Antonio Tajani, Vice President of the EU Commission, responsible for Industry & Entrepreneurship was read by his spokesperson. “At a time when Europe and our economy is striving for economic and employment growth” he stated, “we need now more than ever businesses which care about people’s needs, and therefore in particular we need co-operative businesses.” 

Sven Giegold, Member of the EU Parliament stated “We aim to get a wider recognition and integration of the co-operative business model in Europe. The specificities of co-operative enterprises must be taken into account when we are looking at financial legislation. It is not about giving a privilege to them, it is about recognizing their social and economic contribution”.

Staffan Nilsson, President of the European Social and Economic Committee, launched a message to the European Institutions: “both EU and national policies”, said Nilsson, “ should create a level playing field allowing social entrepreneurship and co-operatives to compete with other forms of enterprises without giving up their aims and working methods”. 

During the conference the different stakeholders discussed how the regulation on the European Co-operative Society (SCE from its latin name ‘Societas Cooperativa Europaea’) could be improved. The European Commission is currently consulting European stakeholders on this issue.

 Cooperatives Europe

23-30 of April: “Co-operative week”

  L’evento organizzato da Cooperatives Europe per celebrare il 2012-IYC. Durante la settimana si celebrerà anche l’Assemblea dei soci di Cooperatives Europe   The United Nations has declared 2012 as the International Year of Co-operatives, encouraging all memberstates and relevant stakeholders to take advantage of it to establish policies, laws and regulations conduciveto the formation, growth and stability of co-operatives.  At European level the main event of the International Year will be the Co-operative Week, which will be heldin Brussels from 23 to 27 April 2012. The Co-operative Week aims to get a wide recognition and integrationof the co-operative business model into EU strategies. An event organized by the different European co-operative organizations at European level will animateeach day of the week.  All European co-operative sectors will participate in the week: banking, agriculture,housing, retail & consumers as well as industry & services.  www.coopseurope.coop  Programme

Corporate Social Responsibility

Why CSR now? In the Europe 2020 Strategy, the European Commission has committed to renew the EU strategy to promote Corporate Social Responsibility.

With the economic crisis, consumer confidence and levels of trust in business drastically falling, and thus with public attention focused more and more on social and ethical performances of enterprises, the need for a stronger European policy on CSR emerged even more strongly.  It is estimated that about 2,500 European companies publish CSR or sustainability reports, which puts the EU in a position of global leadership. However, this is still only a small fraction of the 42,000 large companies operating in the EU.

The Communication by the European Commission- After years of debates, the European Commission published on 25 October 2011 its long awaited new communication on CSR: “A renewed EU strategy 2011-2014 for Corporate Social Responsibility”. This communication sets the priorities and planned actions for the next three years on CSR.

A new definition of Corporate Social Responsibility- The new communication on CSR sets a new definition of Corporate Social Responsibility that evolves from “a concept whereby companies integrate social and environmental concerns in their business operations and in their interaction with their stakeholders on a voluntary basis” (2001) to “the responsibility of enterprises for their impacts on society” (2011). It means that enterprises should, in the Commission’s view, have a process in place to integrate social, environmental, ethical human rights and consumer concerns into their business operations and core strategy in close cooperation with their stakeholders.

Co-operative enterprises -The new communication on CSR mentions co-operative enterprises saying that “Certain types of enterprise, such as cooperatives, mutuals, and family-owned businesses, have ownership and governance structures that can be especially conducive to responsible business conduct.” Cooperatives Europe is member of the European Multistakeholder Forum on CSR, a forum hosted and facilitated by the European Commission. 

 

Donne nelle PMI

11 aprile: L’Alleanza delle Cooperative Italiane organizza il seminario “La presenza delle donne nelle PMI – La cooperazione italiana”

“La presenza delle donne nelle PMI – La Cooperazione Italiana” è il titolo del Seminario organizzato dall’Alleanza delle Cooperative italiane nell’ambito del Progetto Europeo Progress, approvato dalla Commissione Europea e che si svolgerà a Roma l’11 aprile, dalle ore 10.00 alle 14.00, presso la Camera di Commercio di Roma – Sala del consiglio – Via de Burrò 147.

Interverranno ai lavori Giancarlo Cremonesi, presidente della Camera di Commercio di Roma; Alberta Parissi, presidente del Comitato per la promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Roma; Giovanna Zago, coordinatrice Commissione Dirigenti Cooperatrici Confcooperative; Dora Iacobelli, presidente Pari Opportunità Legacoop; Sandra Miotto, presidente Coordinamento Donne Agci; Maria Cecilia Guerra, sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali; Roberta Bortolucci – Legacoop; Claudia Gatta – Confcooperative; Claudia Zignani – Agci. Modererà i lavori Dorotea Daniele Diesis – European Research and Development Service for the Social Economy.

 Ufficio Stampa –  Confcooperative

Allegato: Il Programma

EU Parliament: “Co-operatives have a vital role to play in the EU’s 2020 strategy”

On 13th March 2012, the European Parliament adopted a resolution on the Statute for a European Cooperative Society with regard to the involvement of employees. In his press release, the rapporteur, Mr Sven Giegold stated that “Cooperatives also have a vital role to play in delivering the EU’s 2020 strategy, notably in the areas of social cohesion, climate protection and sustainable management.

Improving the European Co-operative Statute would help ensure we maximise the potential of the sector. This means adapting the statute further to the needs of the members of cooperatives and their employees.” The report, after reminding the co-operatives in the European Union context, presented some proposals on the future of the statute.

Cooperatives Europe welcomes this report, which took very much account of Cooperatives Europe’s specific comments and considerations. According to Klaus Niederländer, Director of Cooperatives Europe, this parliamentary report will be a milestone in the revision of the Regulation of European Co-operative Society.  As a next step Cooperatives Europe will discuss the political dimension of this revision during its joint-conference with the EU Commission on 23rd April 2012.

 

Policy topics: 

Co-operative Law

Discorso di Dame Pauline Green all’Assemblea ONU

Il video con il discorso di Dame Pauline Green, presidente dell’Alleanza Cooperativa Internazionale, all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in occasione del lancio internazionale del 2012 –IYC. (31 Ottobre 2011)

 

Guarda il video cliccando sul link qui di seguito:

http://www.youtube.com/v/UtqhC5GLU6U&hl=es&fs=1&rel=0&autoplay=1

Messaggio di Ban Ki-Moon (ONU) all’Alleanza Cooperativa Internazionale

“Cooperative enterprises build a better world” – “Le cooperative costruiscono un mundo migliore”: è questo lo slogan ufficiale del 2012-Anno Internazionale delle Cooperative.  Il 2012 è l’anno che l’Onu ha dedicato al milione e 400 mila cooperative diffuse in oltre cento Paesi del mondo, e agli 800 milioni di cooperatori.  L’Anno Internazionale delle Cooperative, afferma l’ONU, ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al prezioso contributo e al ruolo svolto dalle imprese cooperative per la riduzione della povertà, per la creazione di occupazione, per l’integrazione e l’inclusione sociale.

Guarda il video con il messaggio che Ban Ki-Moon, Segretario Generale dell’ONU, ha inviato all’Alleanza Cooperativa Internazionale in occasione dell’Assemblea Generale di Cancun (14-18 novembre 2011), che ha lanciato questo importante appuntamento.

 

Clicca il link qui di seguito

http://www.youtube.com/v/CxKcvPN6bEA&hl=es&fs=1&rel=0&autoplay=1%20

Somavia (ILO): messaggio all’Alleanza Cooperativa Internazionale

Il messaggio del Direttore Generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO/OIL) inviato all’Alleanza Cooperativa Internazionale in occasione dell’Assemblea Generale che ha lanciato il 2012 –IYC (Cancun, 14-18 novembre 2011).

 

Guarda il viedeo cliccando sul link qui di seguito:

http://www.youtube.com/v/2st7RQ2kwWE&hl=es&fs=1&rel=0&autoplay=1

Stefano Zamagni – La cooperazione spiegata ai giovani

Stefano Zamagni: la cooperazione spiegata ai giovani. Convegno “La cooperazione per un mondo migliore”, organizzato dalla Federazione Trentina della Cooperazione a Riva del Garda (TN) l’8 e il 9 marzo 2012 in occasione dell’evento per celebrare il 2012- Anno Internazionale delle Cooperative.

 

Guarda il video cliccando il link qui di seguito:

http://www.cooperazione.tv/video/come-si-spiega-la-cooperazione-ai-ragazzi/