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Closing the Gender Gap in Cooperative Banking

Story of the Day

Italy lags behind almost every other European country when it comes to women’s employment. Employment rates for men are more than 20 percentage points higher than those for women. And women represent only 4 percent of company board members, the second-lowest rate in Western Europe, even though on average Italian women are better educated than Italian men. 

 

This poor representation has serious repercussions for the economy. According to The Economist, Goldman Sachs has calculated that increasing women’s participation in the labour market to male levels would boost Italy’s GDP by 21%. The Italian government is working to try to improve the situation, and recently introduced legislation requiring a minimum quota of women to sit on the boards of listed companies. But this does not affect cooperatives, which in theory are founded on principles of equality. Equal rights for women have been at the core of cooperative principles since the dawn of the cooperative movement in the mid-19th century.

 The iDEE association for women in cooperative banks, founded in 2004, is working to redress this imbalance and enhance and promote the contribution of women within the BCC, the Italian network of cooperative banks. The non-profit association is funded by membership fees and donations, and operates within Federcasse, the national federation of cooperative banks, which represents 412 cooperative and rural banks around Italy. The association is open to everyone, men and women, within the cooperative banking system.  Working groups have been founded on the four core themes of life balance, diversity, knowledge management and environmental and sustainability development, and every year the association organizes two events based around working group topics. Activities range from publishing a booklet, Equilibrio, on tools for achieving a balance between work and life, and organizing the TraguardiDEE award to promote the commitment of women within the cooperative banking system.   Claudia Gonnella is the head of communications for the iDEE association, and also works within Federcasse’s communications and social banking department. She explained that iDEE is lobbying for more women to be included on the boards of the cooperative banks within the BCC network. “The gender gap is a crucial issue for all of Italian society,” she said, though “things are changing in the banking sector.” She said that the cooperative movement was taking a different and perhaps more inclusive and proactive approach by founding iDEE, the only women’s association within Italy’s banking sector.  “In Italy the banking sector is not the sector of women, but of men. That’s the tradition. We are working step by step to change this,” said Claudia. Currently iDEE is asking for at least one woman to be included on each bank’s board. Federcasse itself has only one woman on its Executive Committee. “We are working for a better situation. One woman on the board is not a good situation. But it’s a first step.”

iDee – Associazione delle Donne del Credito Cooperativo: http://www.idee.bcc.it

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“Cominciamo Insieme”

14 novembre: “Cominciamo Insieme” è il progetto coordinato da Confcooperative Toscana. Istituito un Premio alle idee imprenditoriali proposte da giovani. Termine il 31 dicembre.

  

Il 2012 è stato proclamato anno internazionale delle cooperative dall’ONU con l’obiettivo di mettere in risalto il contributo che le cooperative danno allo sviluppo socioeconomico, riconoscendo soprattutto il loro impatto sulla riduzione della povertà, sull’occupazione e sull’integrazione sociale.

 

Nell’occasione, il Movimento Cooperativo della Toscana, riunito nel coordinamento stabile dell’Alleanza Cooperative Italiane, con il patrocinio della Regione e con il contributo di Unioncamere Toscana, ha assunto, tra le altre, un’ iniziativa che incoraggi i giovani a esprimere concretamente la loro adesione ai principi cooperativi, istituendo un Premio alle idee imprenditoriali proposte da gruppi di giovani che prevedano la creazione di una nuova impresa in forma cooperativa.

 

Il premio consiste:

1.Nella partecipazione ad un tirocinio ad indirizzo manageriale cooperativo di 6 (sei) mesi, presso un’ impresa cooperativa qualificata, operante nel settore di interesse, da parte di un componente del gruppo proponente.

 

2.Nell’assistenza alla predisposizione del business plan per la realizzazione della nuova impresa cooperativa ipotizzata;

 

3.Nel collegamento della nuova impresa con la rete del sistema delle imprese cooperative, allo scopo di favorire lo sviluppo del core business e sfruttare tutte le possibili opportunità di mercato;

 

4.Nell’assistenza alla nuova impresa per l’accesso al credito e la concessione di garanzie da parte di Cooperfidi Italia;

 

5.Nell’assistenza alla nuova impresa per la richiesta di provvidenze finanziarie regionali;

 

Il progetto è coordinato da Confcooperative Toscana per conto dell’Alleanza delle Cooperative.

 

La domanda di ammissione al Bando dovrà essere presentata, da parte del Referente del Gruppo di Progetto, entro il 31 dicembre 2012, tramite l’invio della domanda e del format di descrizione dell’idea imprenditoriale, a Confcooperative Toscana, Via Vasco de Gama 25, Firenze, esclusivamente in formato elettronico pdf all’indirizzo: toscana@confcooperative.it, specificando nell’oggetto: Progetto Cominciamo Insieme –partecipazione al bando di selezione delle idee imprenditoriali-denominazione dell’idea.

 Scarica il Bando vai sul sito: http://www.toscana.confcooperative.it

ufficio stampa http://www.confcooperative.it

Enologica 2012

16 – 18 novembre: La cooperazione dell’Emilia Romagna protagonista a Enologica 2012, il salone del vino e dei prodotti tipici dell’Emilia Romagna in programma a Faenza (Ra).

 

Riflettori puntati sulla realtà delle produzioni agroalimentari cooperative all’edizione 2012 di Enologica, il Salone del vino e dei prodotti tipici dell’Emilia Romagna. La cooperazione regionale è protagonista di primo piano della rassegna in programma a Faenza (Ra) dal 16 al 18 novembre.

 

Nell’ambito delle iniziative previste dal programma di questo importante evento dedicato all’enogastronomia, infatti, sono stati presentati i risultati della recentissima indagine su “Il consumatore italiano e l’agroalimentare. Il caso Emilia Romagna” realizzata da Nomisma e commissionata da Fedagri, Irecoop, Legacoop e Cevico.

Uno studio che mostra come la cooperazione, spina dorsale dell’agroalimentare regionale, sia considerata da quasi il 60% degli intervistati portatrice di valori ritenuti importanti quali la valorizzazione dei prodotti del territorio, lo sviluppo locale, la ripartizione degli utili tra gli agricoltori, la gestione democratica e solidale dell’azienda.

 

«Elementi – afferma Giovanni Bettini, presidente di Fedagri – Confcooperative Emilia Romagna – su cui occorre puntare, attraverso una adeguata campagna informativa, affinché i numerosi e blasonati marchi alimentari espressi dalle nostre imprese possano essere sempre più percepiti come vettori di importanti valori cooperativi oltre che di un elevato livello qualitativo.

 

Ultimamente, questo impegno ha trovato un valido sostegno anche nell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che ha dichiarato il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative riconoscendo che queste imprese contribuiscono a migliorare il benessere sociale, sostenere lo sviluppo e mantenere l’occupazione.

 

«Un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale delle comunità – dichiara Cristian Maretti di Legacoop Emilia Romagna – da sempre alla base della mission della cooperazione, che grazie alla sua vocazione ed al suo forte radicamento sul territorio è impegnata in prima linea nella valorizzazione dei prodotti tipici, della tradizione e più in generale dell’intero comprensorio in cui opera.  Tutto ciò attraverso un rapporto strettissimo con i produttori che in quelle aree vivono e lavorano».

 

In occasione dell’inaugurazione di Enologica, prevista Sabato 17 Novembre, un ricco paniere di questi prodotti agroalimentari viene messo a disposizione di alcuni dei più blasonati cuochi italiani e dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, da Fedagri/Confcooperative e Legacoop Agroalimentare sotto l’egida dell’Alleanza Cooperative Italiane: eccellenze di alta qualità ottenute nelle zone più vocate seguendo rigidi disciplinari nel pieno rispetto dei valori ispiratori della cooperazione.

 

ufficio stampa:http://www.confcooperative.it

 

 

Borse di studio Emil Banca per il Progetto Leonardo

 Emil Banca, in collaborazione con il Centro Educazione all’Europa, mette nuovamente a disposizione  dei giovani del territorio 5 borse di studio per partecipare al programma LLP (Lifelong Learning Programme) nell’ambito del progetto di mobilità internazionale “Giovani cittadini d’Europa”, misura Leonardo da Vinci.

I tirocini formativi si svolgeranno in un Paese europeo ed avranno una durata di 14 settimane ciascuno.  Possono concorrere per ottenere la borsa di studio giovani under 35 che siano:

 

  •  diplomati o laureati e disponibili sul mercato del lavoro (non studenti) 

  •  lavoratori dipendenti o imprenditori

  •  residenti in uno dei comuni del territorio di competenza di Emil Banca

 

   Ai nostri soci  sarà assegnato un punteggio aggiuntivo valido ai fini della selezione.

per saperne di più vai su http://www.emilbancayoutu.com/

TG3 Agenda del Mondo

Ecuador

Ancora un servizio nella rubrica “Agenda del Mondo” a cura di di Isabella Mezza e Claudio Rubino su un paese del Sud del mondo diviso tra la ricchezza di pochi, custodita nelle Banche delle poche città sovraffolate.

In questo quadro le iniziative di “finanza popolare” della Banca cooperativa di Arroyo y Credito, nata con l’obiettivo di invertire le rotte del denaro e amministrare il denaro dei poveri per i poveri, nell’ambito del Fepp, Fondo Ecuadoriano Populorum Progressio.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ef452d0b-2fca-4b4c-aa87-124131aa01ae.html

Borsa Italiana del Turismo Cooperativo e Asssociativo

Firenze – Fortezza da Basso

 

La BITAC- Borsa Italiana del Turismo Cooperativo ed Associativo – è una manifestazione creata dalle componenti turistiche delle tre principali centrali cooperative Italiane per promuovere la conoscenza e la collaborazione tra le imprese e favorire la commercializzazione dell’offerta tutistica cooperativa. Realizzata inizialmente aslla fine degli anni 70 – inio anni ’80, la BITAC ha riaperto i battenti a Firenze nel 2008.

 

Nucleo centrale della manifestazione è il workshop (incontri B2B) tra cooperative, consorzi, associazioni, da un lato, e tour operator e cral, dall’altro. A questo si aggiungono, momenti di approfondimento tematici, presentazioni di progetti ed iniziative. 

AGCI Culturalia, FederCultura Turismo Sport-Confcooperative e Legacoop Turismo sono impegnate a far crescere ulteriormente la manifestazione, arricchendola ogni anno di nuove iniziative e contenuti. Nucleo centrale della manifestazione è il workshop (incontri B2B) tra cooperative, consorzi, associazioni, da un lato, e tour operator e cral, dall’altro.

A questo si aggiungono, momenti di approfondimento tematici, presentazioni di progetti ed iniziative. 

 

scarica il programma vai su: http://www.bitac.it

7-10 Novembre- Rimini

Il gotha della Green Economy torna a darsi appuntamento a Rimini Fiera per Ecomondo 2012, sedicesima Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile. Il quartiere riminese organizzerà l’esposizione leader in Italia e fra le prime in Europa – con oltre 75 mila visitatori e 1.200 imprese in sedici padiglioni – per i temi della sostenibilità ambientale.

 

Non a caso il Ministero dell’Ambiente ha scelto questa occasione per lo svolgimento degli Stati Generali della Green Economy, in programma il 7 e l’8 novembre, tappa conclusiva del percorso compiuto da 39 organizzazioni di imprese in collaborazione con lo stesso Ministero e con il coordinamento della Fondazione Sviluppo Sostenibile presieduta da Edo Ronchi.

 Un lavoro che ha portato all’elaborazione di una piattaforma programmatica per lo sviluppo di una green economy in Italia tramite un processo aperto e partecipativo che ha visto il coinvolgimento di centinaia di esperti, rappresentanti del mondo delle imprese, delle forze politiche e della società civile.  Agli Stati Generali si aggiunge un programma di 150 eventi, curati dal comitato scientifico di Ecomondo coordinato dal professor Luciano Morselli. E poi la Città sostenibile, 6 mila metri quadrati nei quali grandi imprese italiane proporranno le soluzioni più innovative e disponibili per rappresentare la via italiana alla città intelligente, la smart city.  In contemporanea, le giornate riminesi vedranno anche lo svolgimento della 6/a edizione di Key Energy, fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibili, e di Cooperambiente, da cinque anni rassegna che valorizza le migliori esperienze della cooperazione in tema di ambiente.  Nell’occasione Rimini Fiera inaugurerà anche il suo terzo impianto fotovoltaico, sviluppato su 100 mila metri quadrati. Ha una potenza di oltre 4.300 kwp, per rendere il quartiere autonomo sotto il profilo del fabbisogno energetico.

 

C’è un processo internazionale, al quale prende attivamente parte anche la Cooperazione Italiana, che ha come obbiettivo incentivare la ricerca e l’adozione di strategie per una gestione più responsabile degli ecosistemi. Nell’ambito dello sviluppo sostenibile tante sono le iniziative che i governi e gli enti internazionali come, l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (Iucn), stanno promuovendo dal primo vertice sullo sviluppo sostenibile del 2002 a Johannesburg. 

I programmi e le ricerche portate avanti in questo settore rivestono un’importanza fondamentale per lo sviluppo globale, in quanto cercano di adattare i sistemi di produzione agricola agli ideali di tutela dell’ambiente applicando le indicazioni delle Convenzioni dell’Ambiente Mondiale per una produzione che riduca al minimo le conseguenze dell’impatto ambientale.  

 ufficio stampa http://www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it

 

Per-la-prima-volta-una-donna-al-Ministero-degli-Esteri

Per la prima volta una donna al Ministero degli Esteri

Dopo settimane di intense consultazioni con presidente e parlamento a Mogadiscio, il primo ministro Abdi Farah Shirdon Saacid ha nominato ieri il suo primo governo composto da 10 ministri. Per guidare il ministero degli Esteri è stata scelta per la prima volta una donna: si tratta di Fowsiyo Yusuf Hajji Aden, esponente della diaspora vissuta a lungo in Gran Bretagna, a cui è stato anche affidato l’incarico di vice-primo ministro.

”La mia nomina è storica per la Somalia e in particolare per le donne della Somalia. Si apre una nuova pagina per la situazione politica del nostro paese e ci condurrà al successo e alla prosperità” ha detto il nuovo ministro. L’esecutivo deve ora ricevere l’approvazione formale del parlamento federale.

 

La Cooperazione Italiana è impegnata in numerose iniziative nei Pvs per la formazione e l’educazione delle donne affinchè sia possibile per loro ricoprire ruoli amministrativi e politici anche di grande rilievo. All’empowerment delle donne, sia sul piano economico che su quello sociale, il portale della Cooperazione Italiana ha dedicato uno Speciale con tutti i programmi e i progetti realizzati in questo settore così importante.

 ufficio stampa: http://www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it

30 ottobre – 2 novembre – interviene Federconsumo Confcooperative

A Manchester 400 progetti di azionariato diffuso in tutta Europa per raccogliere 100 milioni di euro per realizzare nuovi progetti.

La Federazione delle Cooperative di produzione energetica da fonti rinnovabili REScoop.eu, a cui aderisceFederconsumo – Confcooperative, ha lanciato, con il supporto del programma Intelligent Energy Europe promosso dalla Commissione Europea, l’iniziativa REScoop 20-20-20. 12 organizzazioni localizzate in 7 Paesi (Belgio, Danimarca, Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Olanda) collaboreranno per far crescere in Europa il numero di progetti di impianti alimentati a fonti rinnovabili che prevedono il coinvolgimento diretto dei cittadini in qualità di azionisti.

Nello specifico, REScoop 20-20-20 vuole favorire l’accettabilità di questi impianti condividendo conoscenze e strumenti per costituire e far crescere cooperative e gruppi locali che realizzino impianti a fonti rinnovabili controllati dai cittadini (REScoop).

 L’esperienza portata dalle cooperative esistenti racconta che nella maggior parte dei casi i cittadini coinvolti in qualità di azionisti riducono il proprio consumo di elettricità. Il miglioramento dell’accettabilità sociale delle rinnovabili è la chiave per minimizzare i ritardi delle procedure autorizzative e per favorire gli investimenti in questo settore – entrambi elementi fondamentali per raggiungere gli obiettivi europei al 2020.

I cittadini non hanno fiducia nelle grandi compagnie che oggi investono nelle rinnovabili. La partecipazione diretta in qualità di azionisti negli impianti REScoop conferisce ai cittadini vantaggi economici, energetici e sociali. I cittadini hanno la possibilità di decidere sia dove realizzare gli impianti che la loro dimensione.

Pianificare questi elementi con e per la comunità locale riduce le opposizioni e permette ai progetti di essere autorizzati e divenire produttivi più rapidamente rispetto ai casi dove l’investitore non è inserito nella comunità.

Il progetto REScoop 20-20-20 ha lo scopo di facilitare la realizzazione di impianti ad azionariato diffuso identificando e mettendo in rete le migliori pratiche esistenti a livello europeo. Fornirà il supporto sotto forma di gemellaggio e tutoraggio a 12 nuovi progetti promossi da gruppi di cittadini e comunità locali.

Alcuni percorsi di condivisione sono già informalmente partiti, ma solo ora, grazie al programma europeo Intelligent Energy Europe, il progetto garantirà un approccio sistemico tramite l’utilizzo di checklist, metodologie, la condivisione di criticità e fattori di successo e, soprattutto, metterà a disposizione esperti facilmente contattabili. Imparando dagli elementi di successo e dai fallimenti delle cooperative di produzione energetica da fonti rinnovabili esistenti, un gruppo di tutor sarà formato per supportare la costituzione di nuove cooperative.

La Federazione Rescoop.eu ed i suoi partner di progetto avranno la possibilità di fornire raccomandazioni agli organi di governo Europei, Nazionali e Regionali sulle politiche fiscali, legislative e sui percorsi autorizzativi per favorire lo sviluppo di progetti energetici ad azionariato diffuso a livello europeo.

L’ONU ha invocato un intervento a livello mondiale per promuovere le energie rinnovabili e ha proclamato il 2012 l’Anno delle Cooperative. Con questa iniziativa l’Unione Europea e REScoop.eu vogliono mostrare il proprio impegno per una transizione a una vita sostenibile. I lavori della Federazione si svolgeranno a partire dal 30 Ottobre a Manchester, in occasione delle manifestazioni di chiusura dell’anno internazionale delle cooperative.

ufficio stampa http://www.confcooperative.it

World Co-operative Monitor

 

World Co-operative Monitor launched at Co-operatives United

Manchester, United Kingdom. 31 October 2012; The global co-operative sector defied a general business trend and grew on average through the heights of the Global Financial Crisis, according to a new scientific report published today on the occasion of Co-operatives United.

 

 

The inaugural World Co-operative Monitor, ranking the 300 largest co-operative and mutual enterprises by turnover and collecting data on all sizes of co-operatives across the globe in categories, was launched today in Manchester by its partners the International Co-operative Alliance (ICA) and The European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises (EURICSE).

 

“This new data demonstrates that not only do co-operatives have significant scale, but that this scale is sustainable even in the face of difficult global economic conditions,” said Charles Gould, ICA Director-General. “More than this, with USD 2 trillion in annual revenue among the 300 largest co-operatives alone, this is a sector that is no side-player, but a major, global, economic force.”

 

 “This is only the first step in achieving the final goal of the World Co-operative Monitor. In fact, the World Co-operative Monitor will not be limited to this – its main goal is to give visibility to the largest co-operatives, in terms of economic and/or social impact, in their countries,” said Gianluca Salvatori, CEO of Euricse.

 

“The World Co-operative team, therefore, intends to gradually collect data that can describe how the largest co-operatives in the world contribute to the welfare of the countries in which they operate in terms of employment, facilities, etc.” These top 300 co-operative and mutual enterprises accounted for USD 1,975.6 billion (USD 2.0 trillion) in turnover of which USD 158,7 billion is derived from the banking and financial services sector and USD 977,2 billion from the insurance sector.   

 

The World Co-operative Monitor is an ICA initiative with the scientific collaboration of Euricse and is a continuation of the work begun by the ICA through its Global 300 list. “We aim at developing a more comprehensive scientific project. This is the first “exploratory” version. Our goal is a ranking based not only on turnover, but on numbers of members and employees, and impact in social terms,” said Mr Salvatori.

 

“The idea behind this new project is to define a new process of data collection, integration, and analysis, culminating in the creation of a regularly updated database containing economic, but also employee and other social data, to monitor and demonstrate not only the economic, but also the social impact of the largest co-operatives worldwide.”

 

Provisionally for this year, given the still limited availability of questionnaires, the rankings presented are purely economic in nature. The criterion adopted is the revenue that a company receives from its operating business activities, usually from the sale of goods and services to customers. The results are to be considered as exploratory, not exhaustive.”

 

The World Co-operative Monitor 2012 reports on 2010. “At a time when the world is at risk of falling back into recession, this new data provides a great message for the general public: there is a way to pursue sustainable business and at scale,” said Mr Gould. The development of this new, statistical model for monitoring the size and health of the co-operative and mutual sector was overseen by a specially appointed steering committee of experts.

 

The 13-member committee comprises experts including, from Japan, the head of the Robert Owen Association Akira Kurimoto; from Finland, Panu Kalmi, Professor of Economics at the University of Vaasa and member of the Academic Think-tank of the European Association of Co-operative Banks and Barry W. Silver, Executive Vice President at the National Cooperative Bank in Washington, DC, for over three decades in the Corporate Lending Division.

 

ICA-The-Co-operative-Group-Co-operatives-UK

Monday, 29 October 2012 to Friday, 2 November 2012

Manchester Central -United Kingdom

Hosted by The Co-operative Group (UK) the global culmination event of the United Nations International Year of Co-operatives will be held in Manchester, UK from 29 October – 2 November 2012.

 

The provisional programme includes:

 

Monday 29 October – ICA Board meeting

Tuesday 30 October – ICA Leadership Forum

Wednesday 31 October to Friday 2 November – ICAExpo

Wednesday 31October pm to Thursday 1 November am – ICA Extraordinary General Assembly.

 

To find out you can get involved look out for the latest news in the ICA eDigest and the Global News Hub:

 http://www.manchester2012.coop/

Al salone del Gusto 2012

Frutta e verdura rigorosamente italiane, provenienti dall’Emilia Romagna e organizzate all’interno del Progetto Ortofrutta d’Italia 2012 gestito dal CSO.

 

I produttori ortofrutticoli organizzati  tendono la mano, in un abbraccio solidale ai  2500 delegati di Terra Madre, provenienti da tutto il mondo  per incontrasi al Salone del Gusto di Torino.

Sono stati messi a disposizione oltre 400.000 kg di prodotti freschi, dalle Pere Abate Fetel alle mele e susine alle verdure di stagione utilizzate dai cuochi del Salone per preparare gustosi piatti per i delegati di tutto il mondo.

 

Una vetrina  per Ortofrutta d’Italia che è  un progetto nato per aiutare a conoscere ed apprezzare l’importanza ed i valori  della frutta e verdura italiana leader nel mondo in termini di quantità prodotte ma anche di qualità, biodiversità e  gamma di offerta.

 

“ Siamo sensibili  – dichiara Paolo Bruni – Presidente di CSO – e attenti  a sfatare un po’ l’idea che dietro le grandi imprese ortofrutticole italiane private e cooperative ci sia solo businnes.

 

In realtà ci sono i produttori, la terra, la cultura, la capacità organizzativa che hanno fatto grande il nostro settore, lo dimostra il cuore e l’attenzione con cui le imprese di Ortofrutta d’Italia hanno  aderito a questa iniziativa”.

 Ufficio Stampa CSO

The-cooperative-model-to-build-a-future

Controlling the future without arms

To survive, at least temporarily, in the Congo between 1996 and 2003, both adults and children took up arms. Many who did not do so voluntarily were forced to participate. War became their means of subsistence. Those who did not fight suffered starvation and displacement.

When war ended in 2003, the job of re-establishing basic food supplies and returning displaced people to work began. The United Nations Food and Agricultural Organisation (FAO) stepped in as part of a program to reintegrate ex-combatants with the agricultural sector.

 The Demobilized People’s Association for Community Development was established by 15 women and 35 men, with a management committee, a board of directors and a general assembly that met once a year. Of the 50 members, 12 were fishermen and women, 26 were herders and 12 were farmers. Under the program, the fishermen and women organized themselves into teams of two.

Each received 150 metres of fishing net, four Coleman lamps, one fishing line, five ropes, two canoes, six hoisting poles, six pulleys and two poles to link the canoe hulls. Those in herding received a bicycle, goats, feed and veterinary products. Those in agriculture received axes, machetes, seed (either maize or groundnuts) and a bicycle.

 Organised co-operatively, the farmers were able to use their bicycles for a taxi service, which then provided the income to buy land. The fishing groups kept 60 per cent of the proceeds from their catches, and deposited the remaining 40 per cent into their co-operative’s bank account. The goat farmers pooled their skills and took turns caring for the goats. Any offspring became the property of the association.  The members’ work has guaranteed food and seed supplies in their region, and the association is building its cash reserves to enable it to diversify its operations – for example, by opening a carpentry and sewing workshop. Not only has the number of members doubled since the association was formed, their standard of living has also risen.  More importantly, there has been a collective realisation that these displaced people can take control of their own future without resorting to arms.  This story was made possible thanks to research by FAO personnel and was published in the ICA book “Building a Better World: 100 stories of co-operation”.  www.stories.coop

Confcooperative Puglia a Laisamis

Confcooperative Puglia prosegue nelle sue azioni di cooperazione internazionale. Dopo l’esecuzione del progetto“Introduction of social economy and rehabilitation of the co-operative system supporting Rural Development in Montenegro”, realizzato anche grazie alla collaborazione di Coopermondo e conclusosi con successo a luglio scorso, ha avviato un’ulteriore azione di promozione del modello cooperativo all’estero.

La nuova iniziativa, ancora in fase di studio di prefattibilità, ha visto la sinergica collaborazione di Confcooperative Puglia con la cooperativa Kabia – luogo comune, che aggrega professionisti da anni impegnati in attività di cooperazione allo sviluppo. 

E’ stata realizzata una specifica missione di scouting in Kenya a cui ha preso parte il referente pugliese di Coopermondo, Antonio Spera. Il progetto, di prossima presentazione, si incardina in tre idee di fondo, espressione di altrettanti bisogni della regione africana a nord-est del Paese:

 

1. Costruzione di impianti idrici e ricondizionamento/aggiornamento di quelli esistenti;

 

2. Formazione professionale;

 

3. Start-up d’impresa.

 

La missione esplorativa del “Programma di sviluppo idrico e socio-economico nel distretto di Laisamis” ha permesso la realizzazione di numerosi incontri istituzionali con importanti esponenti delle Istituzioni Keniote ed italiane in Kenya.

In particolare sono stati incontrati il “District Officer” del distretto di Laisamis: Mutuku Mwenga (l’omologo di un presidente regionale italiano), il responsabile progetti della diocesi di Marsabit, il Vescovo della regione africana, monsignor Kiara nonché il vice ambasciatore italiano in Kenya: il Dottor La Bella.

A tutti questi è stata esposta l’iniziativa progettuale, nonché le legittime aspirazioni che a questa vengono ricondotte sia dal partenariato di progetto che dalla locale comunità di Laisamis (dalla quale questo progetto nasce).

Soddisfazione viene espressa dal presidente di Confcooperative, Marco Pagano, il quale sostiene come questa iniziativa incarni lo spirito che muove l’Unione regionale a promuovere azioni di cooperazione allo sviluppo e come concorra pienamente ad arricchire l’esperienza della sua ONG di riferimento per la cooperazione Internazionale Coopermondo.

 www.puglia.confcooperative.it

Convegno-a-Bologna-organizzato-da-CEFA

Convegno a Bologna – organizzato da CEFA

 Il 26-27 Ottobre CEFA organizza un Convegno sul “Land Grabbing” (traducibile in italiano come accaparramento dei terreni) è un fenomeno in grande espansione ed è spesso accompagnato da violazione di diritti umani e assenza di consenso libero, preventivo e informato delle comunità coinvolte. La tematica è urgente, riguarda tutti noi, ed è per noi prioritario diffondere consapevolezza e sensibilizzare sul tema. 

Per ulteriori INFO www.cefaonlus.it

Il progetto Ecuador al TG3

Lo scorso 14 ottobre, alle ore 12.05 su Rai3, è andato in onda nell’ambito della rubrica del Tg3 “Salute informa ” dedicata ai temi della sanità nel Sud del Mondo, un primo servizio della giornalista Isabella Mezza realizzato a Quito.

 

Intervistato Bepi Tonello, il  presidente della Fondazione “Tierra Nueva”, che ha dato vita all’ospedale “Padre Josè Carollo – Canto alla Vida”, sostenuto negli anni dall’impegno di molte BCC.

  

Per ascoltare l’intervista vai su :

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-578eb633-8d9b-4c1f-bd35-0904f509e6b1-tg3.html

World Food Day Message from Guy Ryder

On this Day, with its focus on “Agricultural cooperatives – key to feeding the world” the ILO joins the international community in highlighting the role of agricultural cooperatives in food production and assuring food security  – as well as the jobs created and livelihoods sustained in the process.

 

Just under 870 million persons were undernourished in 2010-2012, mostly in developing countries, the majority in rural areas.  While there has been progress, in a world of plenty this is unacceptable and one reflection of imbalances and injustices requiring urgent redress.  

 

As business models that are responsive to members needs and to social objectives, cooperatives have a central role to play in new strategies for fair and sustainable development. Cooperatives have proved to be adaptable to a range of circumstances – from small-scale initiatives of indigenous farmers defending their food sovereignty and traditional knowledge to large scale multinational undertakings.

  

Experience around the world shows that farmers, fisherfolk, foresters and herders have used cooperative organization to increase food production, gain market access, obtain better prices on agricultural inputs, participate more effectively in global value chains and also to manage natural resources and enhance food security. Cooperatives have also been channels for opening up access to financial services and social protection coverage. Agricultural cooperatives have offered an effective organizational basis for realizing the right to food for all, particularly for the working poor in the rural and informal economies and also for empowering rural women and supporting their important contribution to food production and food security.   

 

Agricultural cooperatives – as do all cooperatives – require a favourable environment if they are to thrive. From coffee famers in Oromia, Ethiopia to dairy producers in Rajasthan in India, there are examples of the positive impact of cooperatives when the right support is in place. As we strive for a more just world, let us exchange experience, build on it and introduce policies and regulations, education and training programmes and capacity building initiatives that will allow the cooperatives to take root and flourish.

 

As the International Year of Cooperatives draws to a close, it is appropriate to re-affirm today the value of the cooperative model – and of agricultural cooperatives in particular in ensuring that all can enjoy the right to food – and as vehicles for decent lives, decent work and sustainable development.

 

Let our actions reinforce the cooperative movement and enable cooperatives to go from strength to strength, capable of generating decent jobs and building vibrant and resilient agricultural communities as they produce to feed families, communities and the world. 

 16 oct 2012 http://2012.coop/

UN Women lancia un programma

UN Women ha lanciato un programma di grant per le organizzazioni della società civile nel quadro del programma ‘Increasing Accountability in Financing Gender Equality’(F4GE) programma per sostenere la costruzione innovativa della conoscenza, la difesa, lo sviluppo di capacità, costruzione di alleanze e networking per il finanziamento nel settore della parità di genere.

Il programma è attuato da UN Women in collaborazione con ITC/ILO e con il sostegno della Commissione europea e il governo della Spagna.Il programma copre 15 paesi(Etiopia, Haiti, Honduras, Giordania, Kirghizistan, Nicaragua, nei territori palestinesi occupati (OPT), Senegal, Ucraina, Camerun, Tanzania, Nepal, Perù, Bolivia e Ruanda).

 

Il termine ultimo per presentare le proposte è il 31 ottobre 2012.

 

Questo Grant programme fornisce un meccanismo flessibile che permette alle organizzazioni della società civile la possibilità di sperimentare approcci innovativi per la generazione di nuove conoscenze, intraprendere attività di advocacy per la parità di genere.

I contributi forniti potranno sostenere l’attuazione delle attività per unperiodo di un anno.  

 

Tale strumento è finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

 

a) Build knowledge and evidence on financing for gender equality;

 

b) Build Capacity of Gender Equality Advocates to demand and monitor Financing for Gender Equality;

 

c) Empower networks of feminist economists and women’s organizations for effective policy.

 

La dimensione dei grant sarà compreso tra $ 20.000 e $ 50.000per le iniziative annuali.

Quebec city International Summit

The International Summit of Cooperatives has finalised its sessions with a declaration to help strengthen the co-operative business model.

A raft of speakers over the three day event agreed that the co-operative model is one of the solutions to current economic, social and environmental problems.

 

The declaration, which will be presented at Co-operatives United later this month to feed into the International Co-operative Alliance’s Blueprint for a Co-operative Decade, opens up by saying that co-operatives and mutuals play a significant role in the global economy while ensuring a sustainable development.

 

To ensure co-ops reach their full potential in a fragile economy, co-operatives must maintain their competitiveness, enhance their performance, be innovative and remain relevant to emerging needs.

 

To promote the diversity, effectiveness and versatility of the business model, co-operatives must remain close to their members and identify their needs. Co-ops need to become more focused on their guiding mission and values and clearly communicate their co-op difference; and also join forces with other co-operatives through partnerships and collaborative agreements.

 

In adapting to change, both co-operative governance and capitalisation pose challenges. Therefore, co-ops must improve the management process and member consultation, master new means of communication, develop new financing tools and entertain constructive dialogue with national and international authorities, according to the declaration.

 

Efforts must also be made for co-operatives to gain greater political clout. The co-operative model has demonstrated its ability to succeed, a recognition that allows it to intervene more forcefully than ever on the international scene. This new reality requires greater visibility of co-operative achievements and their original responses to the challenges of capitalism.

 

Monique Leroux, Chair, President and CEO of Summit organiser Desjardins, told delegates that they must collectively “leap forward and take actions” following the Summit. She added: “I extend an invitation that you commit to undertake actions that are simple, but they add more weight if we all move together, to share what we have learned here. Share with leaders, employees and staff, it’s important and simple. Encourage people around us to speak about innovation, to speak about new services, to speak about development and to speak about new services.”

 

Chuck Gould, Director-General of the ICA, told the audience about his experience of the Summit: “We’ve reconfirmed this general sense that has been forming as the ICA has been listening to our members in 100 countries this year. There has been a pattern and consistency. This Summit amplified those messages. The key message being that co-ops are a serious sustainable solution.”

www.stories.coop

Evento CCI Emilia-Romagna

Confcooperative Emilia Romagna realizza un evento per celebrare l’Anno Internazionale delle Cooperative previsto per lunedì 15 Ottobre 2012, alle ore 14.45, presso il Palazzo della Cooperazione in Via Calzoni 1/3.I

 

“Le imprese cooperative costruiscono il mondo”: si incentra su questo tema il convegno, organizzato da Confcooperative Emilia

Romagna. I lavori saranno introdotti dal presidente regionale di Confcoop erative,Maurizio Gardini, e proseguiranno con la presentazione, coordinata da Giuseppe Alai, vice presidente di Confcooperative Emilia Romagna, di tre esperienze cooperative sul tema“Le cooperative per il benessere dell’uomo”.

Mons. Adriano Vincenzi,incaricato Confcooperative per la CEI, coordinerà invece la presentazione di tre esperienze cooperative su“Bisogni nuovi, bisogni di sempre”. Felice Scalvini, presidente Cooperatives Europe, coordinerà la presentazione di tre esperienze cooperative su “Radici locali, legami globali”. Il convegno proseguirà con l’intervento di Giancarlo Muzzarelli, Assessore regionale Attività Produttive e Green Economy.

Le conclusioni saranno affidate a Maurizio Gardini.

www.emiliaromagna.confcooperative.it