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Missione di sistema negli Emirati Arabi

Il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministero degli Affari Esteri con i menbri della Cabina di Regia per l’Italia Internazionale promuovono una missione di sistema negli Emirati Arabi Uniti ad Abu Dhabi e Dubai dal 7 al 9 ottobre 2013, organizzata dall’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese.   

La missione mira ad approfondire le opportunità di collaborazione commerciale, industriale e di investimento per le imprese italiane in un mercato dalla forte espansione economica. L’iniziativa si concentrerà sui seguenti settori: – attrezzature e servizi medicali – contract alberghiero e attrezzature alberghiere – food & wine canale ho.re.ca (prodotti da forno, formaggi, alimenti in scatola,prodotti surgelati pronti e vini) – oil & gas Considerate le peculiarità del mercato e dell’organizzazione del sistema distributivo emiratino, non saranno previste sessioni di incontri bilaterali ma, a seconda del settore produttivo, verranno organizzati seminari tecnici, tavole rotonde e sessioni di networking con le potenziali controparti locali. 

La missione è organizzata dall’ICE-Agenzia. Le imprese interessate possono registrarsi direttamente attraverso il sito dell’ICE dedicato http://eau2013.ice.it

 

 

 

 

 

 

20 Agosto: Meeting di Rimini

20 agosto: Gardini “Il Paese ha bisogno di stabilità, la caduta del governo sarebbe una sciagura. Le organizzazioni devono avanzare proposte concrete, per tentare di costruire un paese diverso”

 

“Le organizzazioni non devono limitarsi a ricordare ogni giorno che cosa non va, ma devono porsi responsabilmente come interlocutori nei confronti della politica avanzando proposte concrete, per tentare di costruire un paese diverso”.

 “Sono pienamente d’accordo con le dichiarazioni del vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani: il nostro Paese ha bisogno ora più che mai di stabilità, l’eventuale caduta del governo sarebbe davvero una sciagura per tutti”. Così il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini a margine del convegno Le associazioni e la loro diversità. Quale valore per imprese e Paese che si è svolto questa mattina al Meeting di Rimini.  

 

Dopo aver ricordato nel suo intervento che “la disoccupazione giovanile è la prima,  drammatica emergenza del Paese”, il presidente di Confcooperative ha però fatto appello al ruolo delle organizzazioni che “sono chiamate, proprio in una congiuntura così difficile, ad assumere un ruolo moderno ed eticamente sostenibile facendosi interpreti autentici delle esigenze dei propri associati e provando a dare una prospettiva e un sogno al paese”. 

 

“Non bisogna limitarsi in altre parole – ha concluso Gardini – a ricordare ogni giorno che cosa non va, ma è necessario ed auspicabile che ciascuna organizzazione si ponga responsabilmente quale interlocutore nei confronti della politica avanzando proposte concrete, per tentare di costruire un paese diverso”. “Le organizzazioni – ha quindi concluso il presidente di Confcooperative – esistono in funzione delle imprese e quindi sono un mezzo e non un fine. Quando diventano fini, finiscono per snaturare la loro missione e diventano degli ibridi, poiché antepongono le loro esigenze a quelle delle imprese che rappresentano”.

per vedere il video vai sul sito http://www.confcooperative.it

Il 2015 sarà l’Anno Europeo per lo Sviluppo

La proposta della UE per fare del 2015 l’anno europeo per lo sviluppo è stata adottata dalla Commissione e sarà ora inviata per l’adozione al Consiglio e al Parlamento europeo. Il 2015 sarà un anno fondamentale per lo sviluppo, è l’ultimo anno per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) e l’anno in cui verranno prese le decisioni più importanti sul framework dei prossimi 15 anni. In Italia sarà anche l’anno delle Expo di Milano.

 

Come notola UE è il principale donatore di aiuti allo sviluppo (APS) nel mondo. Quattro anni dopo l’adozione del programma Agenda for Change il 2015 è stato reputato il momento ideale per i donatori e gli stakeholders della cooperazione allo sviluppo per riflettere su ciò che è stato realizzato finora e, soprattutto, ciò che deve ancora essere fatto.

Nonostante la crisi economica, il sostegno allo sviluppo rimane alto in tutta l’UE,secondo un recente sondaggio di Eurobarometro l’85% dei cittadini dell’UE dicono che l’Europa dovrebbe continuare ad aiutare i paesi in via di sviluppo. Si tratta di un dato importante anche se in continua diminuzione negli ultimi anni. 

Secondo la Commissione, l’Anno europeo per lo sviluppo 2015 (EYD 2015) sarà un’occasione per aumentare la consapevolezza sui temi dello sviluppo in tutta Europa, e per mostrare i cittadini/contribuenti europei che ogni euro speso per lo sviluppo si trasforma in beneficio sia le persone che vivono nei paesi più poveri del mondo sia per gli stessi cittadini dell’Unione europea.

CCNL AGRICOLO

7 agosto: il Presidente Gardini sul rinnovo del Ccnl Agricolo “Intesa raggiunta con sindacati è un rinnovo equo da inquadrare nella delicata congiuntura economica”

 È stata raggiunta a Roma l’intesa sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale per i lavoratori delle cooperative e dei consorzi agricoli, giunta al termine di una trattativa che aveva registrato una interruzione la scorsa settimana.  Il rinnovo contrattuale, che è stato firmato da Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci-Agrital e dalle organizzazioni sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, ha una durata triennale e decorre dal 1 gennaio 2013.

Il presidente di Confcooperative e dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Maurizio Gardini ha così commentato: “Riteniamo che l’intesa raggiunta oggi con le sigle sindacali, dopo un lungo e non facile confronto, abbia dato vita ad un rinnovo equo che va inquadrato nella delicata congiuntura che interessa anche le cooperative agricole e considerato come un atto di fiducia nell’ottica di un processo di crescita della cooperazione agricola”. 

Tra le principali novità contenute nel rinnovo contrattuale, si segnala il forte impegno politico per definire l’ambito di applicazione del CCNL al fine di evitare forme di dumping nel settore. Inoltre, l’inserimento di alcune misure in materia di welfare contrattuale e previdenza integrativa, una maggiore flessibilità sull’orario contrattuale e una nuova normativa sull’apprendistato che prevede anche la forma in cicli stagionali. Modifiche, infine, anche sulla composizione delle RSU nelle cooperative.

 

ufficio stampa http://www.confcooperative.it

DDL Cooperazione

Lo rende noto il vice ministro Pistelli che ammette un certo ritardo nella elaborazione del testo rispetto ai 100 giorni preventivati in campagna elettorale. E’ una delle notizia che il vice ministro condivide con i colleghi deputati durante l’audizione del 1 agosto alla Commissione Affari esteri. I ritardi sono dovuti ad una serie di verifiche interne e timbri di altri ministeri e strutture che possano permettere la presentazione di un dispositivo già verificato e approvabile con modifiche minime.

 

Il testo di partenza è il disegno di legge Mantica-Tonini, quello che nella scorsa legislatura aveva visto una prima approvazione in Commissione Esteri del Senato. Ora però si tratterà di undisegno di legge governativo e non parlamentare. Ai colleghi deputati Pistelli chiede massima cooperazione in fase di passaggi camerali per velocizzare il percorso di approvazione agendo in bicameralismo, ovvero mettendo in comunicazione le commissioni esteri di Camera e Senato e concentrando in quest’ultimo il vero dibattito sul DDL. 

Il testo, di cui ancoranon è circolata una bozza, sarà più snello del Mantica-Tonini vantaggio di normative secondarie e attuative. Conterrà in più una precisazione deiruoli e funzioni dell’Agenziache Pistelli vede operativa in tempi rapidi. Per il resto Pistelli descrive una cooperazione italiana che veste un abito vecchio di 25 anni, quello della cooperazione assistenziale che funziona con fondi dell’APS a dono descritto dalla legge 49. Vede le ONG già proiettate in avanti, capaci di mobilitare risorse, partnership, di collaborare con gli attori statali e con il profit.

 

L’ideologia che creava un muro tra profit e non profit non c’è più, blending e matching sono ormai le realtà di un quadro internazionale già mutato. In più ci sono le eccellenze italiane, la stra-citata cooperazione territoriale, la forza delle fondazioni private erogative e il contributo di università e aziende desiderose di sviluppare la loro responsabilità sociale d’impresa.

Pistelli ha poi incontrato le rappresentanze delle ONG lo scorso 2 agosto a Roma in unariunione con AOi, Cini e Link.Le ONG si sono espresse per un rinvio di ogni valutazioneal momento della disponibilità di un testo sul quale discutere, sottolineando i limiti già presenti nel testo Mantica-Tonini e, per quanto si è capito, nel nuovo testo, circa ladistinzione fra politica di cooperazione nazionale (corale e sistemica) e pura gestione delle risorse pubbliche, come pure l’assenza di ogni riferimento alsuperamento già presente nel dibattito internazionale della coincidenza fra aiuto allo sviluppo e cooperazione internazionale.

 

Insomma, visti i tempi delineati dal vice ministro, è moltoprobabile che non ci sarà una seconda tappa di consultazione con una bozza del disegno di legge alla mano. Si andrà con tutta probabilità direttamente in Consiglio dei Ministri. Per eventuali emendamenti e modifiche rimarrà il passaggio in Commissione Esteri del Senato in autunno.

 

Cooperative elettriche ad UNOMATTINA ESTATE

2 agosto: Cooperative Elettriche dell’Arco Alpino protagoniste a Unomattina Estate.

Cooperative Elettriche, aderenti a Federconsumo – Confcooperative, protagoniste ad UNOMATTINA ESTATE. In studio il coordinatore Ferdinando di Centa.

I cittadini dell’Arco Alpino (Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta) hanno vinto la sfida di produzione in autonomìa dell’energia elettrica in cooperativa che si conferma impresa che valorizza il territorio e risponde alle esigenze della collettività.

 

per vedere il video vai sul sito http://www.confcooperative.it

Intervista al Presidente Gardini

Lo stabilimento di Conserve Italia di Albinia riapre i battenti dopo l’alluvione del 12 Novembre 2012. Una catastrofe  che ha provocato danni per 25 milioni di euro, con l’acqua che ha distrutto circa 10 milioni di scatole di prodotto.

01/08/2013 RAI 1 TG1 – 08.00 – Durata: 00.01.53 Conduttore: MONDINI DANIA – Servizio di: Cristino Francesco Albinia (Grosseto). Torna alla normalità il Comune colpito otto mesi fa da  alluvioni.

 

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EXPO 2015

30 luglio: Secondo incontro tra governo, imprese e sindacati. Apprendistato e contratto a termine al centro del dibattito.  

 

«L’Expo 2015 rappresenta un’occasione di sviluppo e di occupazione che va colta al massimo delle sue potenzialità e senza sprecare tempo». È la posizione espressa dalla Alleanza delle Cooperative Italiane in occasione del secondo incontro con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e le principali associazioni datoriali e sindacali. Il confronto è stato occasione di verifica dello stato dell’arte delle trattative che si pongono l’obiettivo finale di trovare un accordo in vista dell’Expo. Tra i temi individuati sul tappeto ci sono l’apprendistato e il contratto a termine in una logica di flessibilità dedicata all’evento dell’Expo. 

Le parti sociali hanno chiesto il perimetro economico entro cui muoversi e maggiori certezze sull’investimento che il governo vuole fare in vista del prossimo incontro che si terrà giovedì 1 agosto alle 16.30 tra imprese e sindacati. La delegazione dell’Alleanza era composta dai responsabili delle relazioni industriali, Sabina Valentini, Carlo Marignani e Giuseppe Gizzi.

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Social Innovation Network: ecco il Bando!

Sostenere e accompagnare i consorzi e le cooperative in percorsi di nuova imprenditorialità: ecco l’idea cardine del progetto “Soc.In.Net. – Social Innovation Network- Cantieri sull’ Innovazione 2013-2014”.

 

Alla base del progetto, l’idea e la conferma, grazie a progetti avviati in passato come Mediateca Sociale, che l’economia socialeè un soggetto in grado di mobilitare energia e competenze delle persone, di generare e promuovere attività e iniziative di supporto alla fragilità, di promozione alla cura, di lavoro socialmente utile e, soprattutto, di giocareun ruolo primario nella produzione dei cosiddetti “beni comuni”.

 per saperne di più http://www.consorziocgm.org

Lavoro ed Export

23 luglio: Gardini «Le imprese provano a mantenere il lavoro, ma negli ultimi anni le cooperative hanno fatto +8% di occupazione. Export volano di crescita anche nella crisi”.

«L’export resta un volano per lo sviluppo, soprattutto, in un momento di contrazione dei consumi del mercato interno. Ecco perché continuiamo a sollecitare istituzioni e imprese, ciascuno per il suo ruolo e le sue funzioni, a perseguire politiche di sviluppo che vadano in questa direzione».

 

 

Così Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, commenta i dati Unioncamere Excelsior illustrati alla presenza del Ministro Giovannini. 

 «I dati del nostro Centro studi confermano come le cooperative che esportano risultino essere quelle che registrano le migliori performance, in termini di fatturato e di tenuta occupazionale, anche nella crisi. Complessivamente – aggiunge Gardini – negli ultimi cinque anni, le cooperative hanno aumentato l’occupazione dell’8%, contribuendo, in maniera importante, a tutelare la coesione sui territori».

«Il sistema delle piccole e delle grandi imprese, cooperative e non – conclude Gardini – ha bisogno di interventi concreti su semplificazione burocratica, fisco, accesso al credito debiti della PA e misure sul lavoro per rilanciare l’economia del Paese».

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Pistelli: “Impegno del Governo per costruire un’agenda politica di cooperazione internazionale”

La necessità di ridefinire un modello di sviluppo globale che significhi sostenibilità ambientale, sviluppo economico e sociale: questo il messaggio di fondo degli interventi ascoltati la settimana scorsa alla Farnesina in occasione della conferenza “Da Rio+20 al processo Post-2015: le sfide dello Zero Hunger Challenge, della sostenibilità, della lotta alla povertà e dello sviluppo sociale. Il contributo italiano, la posizione europea” alla quale hanno partecipato il viceministro con delega alla Cooperazione Lapo Pistelli e il direttore generale per lo Sviluppo sostenibile, il clima e l’energia del ministero dell’Ambiente, Corrado Clini.

La sostenibilità ambientale, lo sviluppo economico e quello sociale sono tre pilastri collegati e inscindibili fra loro, ha detto il vice ministro Pistelli nel corso del suo intervento. Nei prossimi mesi l’Italia dovrà giocare le sue carte in due importanti appuntamenti: il semestre di presidenza del Consiglio dell’Unione europea e l’Expo 2015.

 

“Riguardo al primo, intendiamo impegnarci nella creazione di un’agenda politica di cooperazione internazionale” e, in questo senso, gli eventi in corso nel Mediterraneo possono fungere da stimolo ad “esercitarci sulla cooperazione non solo a livello teorico ma assumendoci delle responsabilità.

Sul secondo punto, Pistelli ha parlato di quattro pilastri fondamentali da inserire nell’agenda dell’Expo di Milano 2015: “una seria politica di sviluppo rurale comune; la promozione di politiche di genere e di empowerment femminile; l’adozione di un nuovo modello di lettura dello sviluppo che vada oltre il Pil; la valorizzazione della cooperazione decentrata, che in alcuni casi funge in supplenza della cooperazione tradizionale”.

 

A margine del convegno il Viceministro Pistelli ha dichiarato che vede possibile aumentare il contributo italiano alla cooperazione allo 0,29 per cento del Pil a patto che il governo mantenga le promesse fatte l’anno scorso. “Capisco che possa sembrare impegnativo ma mi pare molto ragionevole. Siamo – spiega il vicemnistro – penultimi in Ue, davanti solo alla Grecia per un centesimo di punto. Il bilancio della Cooperazione dal 2007 al 2013 è stato tagliato di quasi l’80 per cento. Non promettiamo la luna, non ci sono sparate improbabili rispetto agli obiettivi che altri paesi hanno accolto da tempo. Ci proponiamo un incremento del 10 per cento annuo rispetto all’incremento dell’anno precedente. Piccole cifre ma che in quattro anni porteranno a un dignitoso 0,29 per cento. Saremmo sempre in coda ma non proprio il fanalino. Spero che su questo ci sia anche un senso di orgoglio nazionale, considerando che nel 2014 e nel 2015, tra la presidenza del semestre europeo e l’expo di Milano, non ci possiamo permettere di stare in questa posizione”.

6-luglio-2013-19-Giornata-Internazionale-ONU-delle-Cooperative

6 luglio 2013: 19 ° Giornata Internazionale ONU delle Cooperative

“L’impresa cooperativa rimane forte in tempi di crisi” – messaggio ICA per la 19a giornata internazionale delle cooperative.

 

La Giornata Internazionale delle Cooperative, che si celebra quest’anno il 6 luglio 2013, ha come tema “L’impresa cooperativa rimane forte in tempi di crisi”. Il tema è piu’ che mai adatto se si considera come le altre forme di impresa si misurano di fronte alle attuali lotte economiche globali.

I modelli di imprese di capitali  attualmente soffrono una crisi di sostenibilità in termini economici, sociali ed ambientali, mentre il modello cooperativo ha dimostrato la sua capacità di resistenza  in tempi di crisi.

 

La crisi finanziaria è stata un esempio chiaro del rischio di porre l’accento sul profitto a breve termine rispetto alla redditività a lungo termine. Le crisi globali attuali derivano da un modello di business che pone la remunerazione finanziaria al di sopra delle necessità delle persone, un modello che tende a privatizzare gli utili e a socializzare le perdite.

 

E’ evidente che una pluralità di modelli societari contribuisce a creare un settore finanziario più stabile nel suo complesso. Ponendo al centro i bisogni delle persone, le cooperative rispondono alla crisi di sostenibilità odierna e offrono una forma distinta di “valore condiviso”.

 

Il modello cooperativo, inoltre, non è vittima del fascino che affligge il capitalismo da più di venti anni in cui il risultato finanziario è l’indicatore centrale di una buona impresa.

 

Una cooperativa, molto semplicemente, rappresenta il perseguimento di un obiettivo collettivo di sostenibilità poiché essa cerca di “ottimizzare” i risultati per una pluralità di soggetti piuttosto che massimizzare i benefici solo per alcuni.

 

Questo significa anche che, in tempi di difficoltà, la forza lavoro nella sua totalità è considerata vitale per il benessere della cooperativa e non solo una parte di essa rappresentata dai  dirigenti. Un altro ambito che ha colpito l’opinione pubblica mondiale riguarda le prassi operative che hanno portato alla chiusura di molte grandi banche; banche che sono sempre state considerate istituzioni venerabili, sicure per gli investimenti e per i depositi ma che troppo spesso hanno dimostrato di essere deboli e mal gestite. Le cooperative finanziarie si sono distinte per le loro performance ben diverse.

Le cooperative di credito e risparmio e le banche cooperative sono cresciute; hanno mantenuto il flusso di credito erogato soprattutto alle piccole e medie imprese, sono rimaste stabili in tutte le regioni del mondo, mentre indirettamente hanno creato occupazione. La combinazione specifica della proprietà detenuta dai soci, il controllo democratico e la ripartizione degli utili, sono al centro della loro capacità di resistenza che garantisce una serie di vantaggi sui concorrenti.

 

Poiché le cooperative che operano nel settore finanziario rappresentano una parte sorprendentemente importante del mercato bancario globale, è importante capirne meglio il modello.

Un recente rapporto pubblicato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e scritto dal Professor Johnston  Birchall, esamina le cooperative finanziarie dalle loro origini in Germania negli anni 1850, fino al movimento globale che oggi esse rappresentano.

In un’intervista all’OIL, Birchall spiega, come prima della crisi, gli economisti affermavano che le cooperative finanziarie erano destinate ad essere meno efficienti  rispetto alle banche degli azionisti privati perché non remuneravano i loro managers con quote azionarie. Tuttavia, la crisi finanziaria ha dimostrato come le cooperative finanziarie corrano meno rischi rispetto alle altre tipologie di banche in particolare perché i loro dirigenti non ricevono una quota degli utili.

“La stabilità e l’avversione al rischio fanno parte del DNA delle cooperative finanziarie.

Come imprese, generano e devono generare utili, altrimenti non sarebbero tali, ma questi utili sono accantonati a riserve che assicurano alle cooperative la forza finanziaria, mettendole al riparo dai problemi legati a requisiti di capitalizzazione imposti dalle autorità di regolamentazione”.

” Nelle altre parti del mondo le cooperative di credito, non hanno subito gli effetti della crisi del 2008, né le crisi del settore bancario. Esse hanno continuato a crescere lentamente, regolarmente, senza drammi”.

 

Un altro vantaggio delle cooperative in tempi di crisi che non deve essere trascurato è la loro dimensione sociale. Mentre assistiamo ad una situazione di grande difficoltà economica ed i governi sono sotto pressione per ridurre i costi delle prestazioni sociali, le cooperative forniscono spesso una preziosa ancora di salvataggio. In breve, le cooperative contribuiscono al capitale sociale con metodi che le società per azioni non adottano.

 

Le cooperative possono anche svolgere un ruolo fondamentale nell’erogare servizi, come l’assistenza sanitaria, che altrimenti sarebbero forniti da assicurazioni private o dallo Stato o destinati a scomparire a causa dei tagli al bilancio pubblico.

Naturalmente non bisogna trascurare i vantaggi che offrono le cooperative di consumo: la capacità di fornire ad un prezzo migliore prodotti alimentari e altri beni essenziali ai consumatori quando gli stipendi si riducono o si perde il lavoro.

 

Questa Giornata Internazionale delle Cooperative, il 6 luglio 2013, ci offre l’opportunità di riflettere su tutto ciò che le cooperative fanno sia in tempi prosperi sia in tempi difficili e ribadire il nostro impegno per garantire che questo modello di impresa, basato su valori, continui ad attirare più attenzione e sostegno globale.

E’ un modello che ha funzionato e continua a funzionare.

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La-Cooperazione-Spuria

La Cooperazione Spuria

26 giugno: Gardini «Chiediamo strumenti per combattere cooperazione spuria. Misure Cdm incentivano lavoro giovanile. Da Bruxelles attendiamo misure concrete per rilanciare sviluppo e occupazione» 

Questo paese ha bisogno di meno centrali cooperative, siamo qui per farne una sola. Abbiamo bisogno di buone imprese cooperative e di buone prassi. Chiediamo più strumenti per combattere la cooperazione spuria che mortifica il lavoro. É una battaglia di sviluppo e di civiltà».

 

Lo ha detto Maurizio Gardini Copresidente dell’Alleanza delle Cooperative e di Confcooperative, mentre accoglieva e presentava, calorosamente, Zanonato ministro dello Sviluppo Economico, quale ministro di riferimento, ai 2.000 cooperatori all’Auditorium della Conciliazione di Roma.

«Il DL lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri di oggi incentiva il lavoro giovanile. Ci attendiamo che la due giorni del Consiglio Europeo dia vita alle misure concrete per rilanciare crescita e sviluppo». Questo il commento di Gardini sull’esito del Consiglio dei Ministri svoltosi oggi e alla vigilia del vertice di Bruxelles.

 ufficio stampa http://www.confcooperative.it

Cooperative protagoniste su RAIUNO

 25 Giugno:”La forza della Cooperazione” Lo spazio dedicato ad Uno Mattina Estate.

 Sono intervenuti i Presidenti Gardini, Poletti e Altieri.

 

Le cooperative si alleano contro la crisi. Welfare, agroalimentare, credito, agroalimentare, consumo, abitazione e altro ancora. Ne hanno parlato, intervistati da Valentina Bisti, i presidenti Maurizio Gardini, Giuliano Poletti e Rosario Altieri.

Per poter vedere l’intervista vai sulla home page del sito: www.confcooperative.it

ACI – Alleanza delle Cooperative Italiane – Assemblea Nazionale

26 giugno: LAVORO, FUTURO, ITALIA RIPARTIAMO INSIEME. Mercoledì, a Roma, all’Auditorium della Conciliazione: 2.000 le cooperatrici e i cooperatori che parteciperanno all’Assemblea.

“Lavoro, futuro, Italia: ripartiamo insieme!”. È questo lo slogan che fa da sfondoall’Assemblea Nazionale dell’Alleanza delle Cooperative Italianeche si svolgeràmercoledì 26 giugno, alleore 10.00, aRoma, pressol’Auditorium della Conciliazione, Via della Conciliazione, 4.

L’Assemblea costituirà un’occasione per rafforzare ulteriormente, di fronte ai rappresentanti delle istituzioni, del mondo politico e delle amministrazioni locali che saranno presenti all’iniziativa, l’“accreditamento” del significato e del ruolo che il progetto di realizzazione di una rappresentanza unitaria del movimento cooperativo intende assumere nel panorama associativo ed imprenditoriale del Paese.

All’Assemblea saranno inoltre illustrate le proposte che, sulla base delle esperienze realizzate, il mondo cooperativo vuole avanzare per contribuire alla ripresa dell’economia ed all’affermazione di un modello di sviluppo più equo, fondato sul protagonismo sociale.

 

Programma dei lavori:

Ore 10.00 – Intervento di apertura -Maurizio Gardini, Presidente di Confcooperative e Copresidente dell’Alleanza delle Cooperative

Ore 10.20 – Intervento del Presidente del Consiglio,Enrico Letta

Ore 10.40 – Relazione di Giuliano Poletti, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e di Legacoop

Ore 11.10 – Intervento del Ministro dello Sviluppo Economico,Flavio Zanonato

Ore 11.45 – Interventi Istituzionali programmati

Ore 12,45 – Intervento conclusivo -Rosario Altieri, presidente di AGCI e Copresidente dell’Alleanza delle Cooperative.

 

ufficio stampa: www.confcooperative.it

Le-cooperative-per-un-welfare-di-comunita

Le cooperative per un welfare di comunità

18 giugno: Gardini «Cooperative dicono no a liberismo selvaggio del welfare. Fare bene e presto per dare welfare vicino a esigenze cittadini»

 

“Abbiamo bisogno di una buona sanità pubblica che continua a curare la parte ospedaliera di alto livello, dirottando pezzi di assistenza territoriale sull’autorganizzazzione dei cittadini”.  Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative intervenendo all’assemblea di FederazioneSanitá Confcooperative.

 

«Siamo fortemente impegnati per dare un welfare innovativo e di qualità al Paese – continua Gardini – superando tutte le difficoltá. I piani di rientro hanno dilatato ulteriormente i tempi di pagamento nei confronti delle imprese e non hanno tenuto conto di inefficienze e lotta agli sprechi. Ci sono situazioni in cui quando il sistema non regge più piccoli aggiustamenti non servono e sono peggiorativi».

 

«Diciamo no al liberismo sfrenato del welfare affidato solo ai privati nel nostro Paese. Il nostro modello – aggiunge il presidente di Confcooperative – vuole essere un welfare di comunità che non crea disparità e che sia vicino a esigenze del cittadino. La cooperazione sociale e sanitaria di Confcooperative la ritiene sua perché siamo interpreti della mutualità».

 

 «Fare bene, fare subito e fare insieme é questo l’impegno che oggi Confcooperative si assume. Rendere i cittadini protagonisti di un nuovo sviluppo e un nuovo benessere come protagonisti di una società più giusta e più equa per tutti: questo é il nostro obiettivo – conclude Gardini – che non riguarda solo la cooperazione sociosanitaria, ma tutti i settori cooperativi per costruire un welfare».

 

ufficio stampa http://www.confcooperative.it

  

Accountability: un comune percorso nella cooperazione allo sviluppo

 21 Giugno 2013  ore 9:00-13:00

Sala del Refettorio, Camera dei Deputati – Via del Seminario 76, Roma

L’attenzione all’impatto e al raggiungimento dei risultati degli interventi di cooperazione allo sviluppo è un tema centrale e va esercitata in modo trasparente.

 Le ONG di LINK2007 ne hanno fatto il presupposto in ogni progetto di cooperazione. Per questo hanno deciso di promuovere un seminario pubblico sul tema dell’accountability, cioè dell’impegno a rendere conto delle proprie attività, della loro efficacia, delle modalità di azione e di utilizzo delle risorse, dei risultati raggiunti, coinvolgendo nelle valutazioni i partner e le comunità con cui si interviene.

Il seminario sarà un’occasione per definire un percorso concreto da condividere con altre realtà non governative, con la cooperazione pubblica, con il mondo politico, con le persone interessate.

 Ai fini del rafforzamento dell’accountability  nella cooperazione non governativa e in quella pubblica, le ONG di LINK2007 promuovono la definizione di modalità comuni d’intervento, valorizzando e consolidando buone pratiche già acquisite e proponendo un percorso da condividere, anche in vista della riforma legislativa sulla cooperazione internazionale allo sviluppo.

per maggiori info: http://www.link2007.org

Partnership D’oltremare

SOLIDARETE  – Fondazione per l’internazionalizzazione dell’impresa sociale – 19 Giugno ore 14:30  presso  Confcooperative  Lombardia via Fabio Filzi 17, Milano

 

ti invita a partecipare all’evento “Partnership D’Oltremare – scenari di nuova Cooperazione per lo sviluppo dell’economia sociale in America Latina.”

 

Invited Guest: Josè Luis Rhi-Sausi

Direttore CESPI- Centro Studi Politica Internazionale

Segretario Socio economico IILA – Istituto Italo- latino Americano

 

per maggiori info: http://www.solidarete.net

Assemblea Annuale – Federazione Sanità Confcooperative

Assemblea Nazionale – Federazione Sanità Confcooperative – “Assistenza Primaria, ora più che mai”

Sanit Forum Internazionale della Salute – Roma 18 Giugno 2013, ore 10:00  -Palazzo dei Congressi -Eur

 

per iscriversi e avere maggiori info vai su www.federazionesanita.confcooperative.it

 

 

 

Nexus-Emilia-Romagna-con-COSPE-e-CICOPA-Mercosur-organizza-la-tavola-rotonda

Nexus Emilia Romagna, con COSPE e CICOPA Mercosur organizza la tavola rotonda

Il  13 giugno 2013 dalle ore 14.30 alle ore 18.00 presso Palazzina Esprit Nouveau, P.zza Costituzione 11, Bologna. Interventi di Rappresentanti del Cooperativismo del lavoro associato e dell’ESS di America Latina e Italia.

 
“Cooperazione internazionale, economia solidale e cooperativismo: da valori condivisi a pratiche comuni”

 

 Il  2012  è  stato  proclamato  dall’ONU  Anno  Internazionale  del  Cooperativismo  sotto  lo  slogan  “Le  imprese cooperative aiutano a costruire un mondo migliore”, un concetto che dimostra il sempre maggiore interesse che viene dedicato alle diverse forme di Cooperativismo e di Economia sociale e solidale, non solo tra il mondo delle imprese no‐profit, ma anche da parte di  organizzazioni ed istituzioni che operano nel settore della cooperazione internazionale, dai livelli locali a quello globale e multilaterale.
 La  Tavola  Rotonda  nasce  nell’ambito  delle  attività  previste  dal  progetto  “RED  DEL  SUR:  Promozione  del cooperativismo di lavoro associato e rafforzamento delle reti delle organizzazioni dell’economia sociale del Mercosur come strategia per combattere la povertà e costruire una società più democratica e sostenibile” (co‐finanziato dalla Commissione Europea).
 
Il progetto  di cui COSPE è capofila e Nexus partner, riunisce le principali organizzazioni di rappresentanza del cooperativismo del lavoro associato del MERCOSUR, che a loro volta formano CICOPA Mercosur ‐ UNISOL Brasil, FCPU, CNCT, CONPACOOP  e vede in più la partecipazione di altre Ong europee e locali:  Fundación CIDEAL, FUNDEMOS e delle Regioni Emilia‐Romagna, Marche ,Toscana.
 
 A partire  da Red del Sur, la Tavola Rotonda si propone  come spazio di confronto tra gli attori che in questi anni hanno accompagnato lo sviluppo di questa esperienza di rete come di altre simili,  sulla base di una profonda condivisione di valori e di pratiche concrete. Il ruolo che il Cooperativismo e l’Economia Sociale e Solidale rivestono nel garantire lo sviluppo e la coesione economica, sociale e territoriale è, soprattutto in tempi di crisi, sostanziale. In molti Paesi del mondo sono ormai diversi i progetti di cooperazione internazionale e le azioni di sensibilizzazione che sostengono vari processi di sviluppo locale a partire da un rafforzamento dei movimenti cooperativi e delle altre forme di lavoro autogestito. 
 
 Esponenti delle organizzazioni di rappresentanza del cooperativismo del lavoro associato, delle rappresentanze sindacali, della società civile organizzata a sostegno dell’ Economia sociale e solidale e della cooperazione internazionale, si confronteranno sulle politiche e le pratiche del cooperativismo e dell’Economia Sociale e Solidale in America Latina, in Europa, in Italia e sulle azioni sinergiche che possono mettere in campo  nella promozione di un modello di società etica e solidale. A partire dai valori condivisi  verranno identificate varie linee di lavoro  dove poter mettere in sinergia le diverse competenze, identificando gli elementi cardine  che dovranno qualificare i percorsi futuri.

 

 per ulteriori info: www.nexusemiliaromagna.org