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Cooperative e agricoltura sostenibile: Coopermondo arriva in Kenya con il CEFA

L’unione fa la forza. E se 5.000 contadini kenioti si uniscono in una cooperativa che processa e trasforma i prodotti agricoli per poi distribuire prodotti finiti, i margini di profitto si alzeranno per tutti e la comunità intera ne beneficerà. Con questa consapevolezza Coopermondo ha iniziato una collaborazione con CEFA Onlus, una ONG bolognese che opera in 9 paesi del mondo da più di 40 anni, inserendosi nel progetto “Rafforzamento della Resilienza e della Sicurezza Alimentare presso le comunità agro-pastorali nel distretto di Mutui, Contea di Kitui, Kenya”. 

 

Si tratta di un progetto di cooperazione allo sviluppo, cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che mira a promuovere la diversificazione dei mezzi di sussistenza nel distretto di Kitui e a migliorare in questo modo le condizioni socio-economiche della comunità locale.

Beneficiari di questo progetto sono circa 5.000 agricoltori e agro-pastori, di cui il 60% è donna. Le azioni che il progetto sta mettendo in campo sono il miglioramento dell’accesso all’acqua, sia per uso domestico sia per una piccola irrigazione delle colture, e lo sviluppo sostenibile delle attività agro-alimentare, attraverso la creazione o il rafforzamento di filiere di prodotti di prima necessità più eque ed efficienti degli agro-pastori. In maniera trasversale, si cerca inoltre di sviluppare partnership tra il settore privato, i beneficiari, i rappresentanti dei gruppi locali, i fornitori e gli operatori commerciali in ogni filiera agricola.

 

Nella fase attuale dell’intervento, il Consulente di Coopermondo realizzerà un‘indagine di riferimento insieme alla squadra tecnica di CEFA, raccogliendo informazioni e coinvolgendo i vari attori locali. Tale azione permetterà di fornire un quadro appropriato del contesto socio-economico della contea di Kitui, di scoprire le esigenze della popolazione e valutare il modo in cui sarà attuato il programma. Inoltre l’iniziativa mira a produrre materiale e formare gli agricoltori su come lavorare in gruppo ed essere più efficaci e produttivi.

  

Provision-de-servicios-asistenciales-a-traves-de-cooperativas-Una-encuesta

Provisión de servicios asistenciales a través de cooperativas: Una encuesta

Las necesidades de las personas en materia de atención y cuidados están aumentando y volviéndose cada vez más complejas. Las modalidades de trabajo asistencial actuales son diversas: desde el cuidado de niños y el cuidado de ancianos, hasta el cuidado a largo plazo de personas con discapacidad o enfermedades crónicas, como el VIH y el SIDA. Al haber más necesidad de cuidados, el sector de los servicios asistenciales presenta un inmenso potencial de generación de empleo para los años venideros, en especial para las mujeres y otros grupos que suelen quedar excluidos del mercado de trabajo. En todo el mundo, las cuestiones de la inclusión de la fuerza de trabajo y del bienestar de las personas han suscitado la estrecha actuación de las cooperativas. Con todo, queda mucho por comprender sobre la prestación de servicios asistenciales a través de estas entidades.

 

 

El Servicio de Género, Igualdad y Diversidad (GED) y la Unidad de Cooperativas (COOP) de la OIT le invitan a participar en la siguiente encuesta sobre la provisión de servicios asistenciales a través de cooperativas. Su opinión ayudará a comprender mejor la prestación de asistencia y cuidados mediante dichas entidades, y a precisar los recursos que necesitan las cooperativas para su viabilidad en cuanto empleadoras y proveedoras de esos servicios.

 

 

Responder a la encuesta toma aproximadamente 20 minutos. Le animamos a enviar el presente mensaje a quienes considere podría interesarles opinar sobre los servicios asistenciales prestados a través de cooperativas.

  

Para responder a la encuesta, haga clic en el enlace incluido a continuación. Le agradecemos su colaboración.

En español: https://www.surveymonkey.com/r/RQRHKL9

Aus liebe zur Landwirtschaft

Evento EXPO “Peace & Food”: cooperative, post-conflitto e coesione sociale

Creare cooperative per promuovere la pace. Il ruolo della cooperazione in molte zone post-conflitto, dalla Colombia al Mozambico fino alla Palestina, è il tema centrale della conferenza internazionale “Peace & Food: il modello cooperativo per la coesione sociale” organizzata da Coopermondo – Confcooperative in partnership con la Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo del MAECI. L’appuntamento è per mercoledì 23 settembre, dalle 14.00 alle 18.00 presso l’Auditorium di Cascina Triulza ad EXPO Milano 2015. 

 

Tra gli ospiti si distacca la partecipazione del Ministro Caterina Bertolini, Direttore Centrale per l’America Latina della Direzione Generale per gli Affari Globali del Ministero degli Esteri; un delegato del Consiglio Pontificio Giustizia e PaceMario Raffaelli, presidente di Amref e già delegato del Governo italiano per il processo di pace in Mozambico; Georgeanton I.E Ghattas, che coordina il progetto di Federcasse in Palestina; Rafael Gonzalez di Organizaciones Solidarias de Colombia, ente del Ministero del Lavoro colombiano; Osvaldo Castelletti esperto Senior Programma DRET della Delegazione dell’Unione Europea in Colombia ed Ecuador; Rodolfo Bacci Trespalacios di FINAGRO, la banca di secondo livello del Ministero dell’Agricoltura della Colombia; Carlos Ernesto Acero, il Presidente esecutivo di Confecoop Colombia (la confederazione nazionale delle cooperative colombiane).

 

Alla conferenza internazionale seguirà la firma di una serie di accordi di cooperazione internazionale tra Coopermondo e diverse agenzie Ministeriali della Repubblica di Colombia per puntare strategicamente a rafforzare l’associativismo e le cooperative nei territori colombiani caratterizzati da alti tassi di conflittualità. 

 

Gli organizzatori mettono a disposizione i biglietti per partecipare all’evento fino ad esaurimento degli stessi, ma per partecipare è strettamente necessario registrarsi a questo form online o mandare una email a dgcs.eventi@esteri.it

Aus liebe zur Landwirtschaft

EXPO event “Peace & Food”: co-operatives, post-conflict and social cohesion

Creating cooperatives to promote peace. The role of cooperation in many post-conflict areas, such as Colombia, Mozambique and Palestine, is the central theme of the international conference “Peace & Food: the co-operative model for social cohesion” organized by Coopermondo – Confcooperative in partnership with the Directorate General for Development Cooperation of the Italian Ministry of Foreign Affairs. The event is scheduled for Wednesday, September 23rd, from 14.00 to 18.00 in the Auditorium of Cascina Triulza at EXPO Milano 2015.

 

Among the guests the Minister Caterina Bertolini, Director General for Latin America of the Directorate General for Global Affairs of the Italian Ministry of Foreign Affairs; a delegate of the Pontifical Council for Justice and Peace; Mario Raffaelli, president of AMREF and former delegate of the Italian government for the peace process in Mozambique; Georgeanton IE Ghattas, who coordinates Federcasse project Federcasse in Palestine; Rafael Gonzalez of Organizaciones Solidarias de Colombia, an entity of the Ministry of Labour Osvaldo Castelletti expert Senior Program DRET of the European Union Delegation to Colombia and Ecuador; Rodolfo Bacci Trespalacios from Finagro, the bank of the second level of the Ministry of Agriculture of Colombia and Carlos Ernesto Acero, the Executive Chairman of Confecoop Colombia (the National Confederation of Cooperatives of Colombia).

 

After the conference, the signing of a series of international cooperation agreements between Coopermondo and several ministerial agencies of the Republic of Colombia will follow. Aim of the agreements is to strategically strengthen associativism and cooperatives in areas characterized by high rates of conflict.

 

The organizers will provide tickets to attend the event, but in order to participate it is necessary to register by filling this online form or by sending an email to dgcs.eventi@esteri.it

Studio-Cooperazione-tra-cooperative-in-Africa

Studio – Cooperazione tra cooperative in Africa

Cooperatives Europe Development Platform, la rete europea di organizzazioni cooperative dedite alla cooperazione internazionale allo sviluppo di cui Coopermondo fa parte, ha recentemente pubblicato uno studio dal titolo “Building Inclusive Enterprises in Africa: Cooperative Case Studies” (Costruire imprese inclusive in Africa – Case Studies di cooperative). Il documento mette in mostra 21 best practices di diverse cooperative africane e l’impatto che hanno sullo sviluppo di questo continente. In particolare si evidenziano la capacità delle imprese cooperative di consentire a donne e giovani di apportare miglioramenti significativi alla loro comunità per favorire opportunità di cooperazione internazionale e promuovere importanti innovazioni economiche e sociali.

 

Questa pubblicazione è un follow-up della conferenza che Cooperatives Europe e ACI Africa hanno organizzato congiuntamente in seno alla conferenza dell’ACI globale a Città del Capo, SudAfrica. A breve sarà pubblicato un secondo documento sulle cooperative in America Latina a seguito di un seminario organizzato congiuntamente da Cooperatives Europe e cooperative delle Americhe.

 

Cooperatives Europe e il Co-operative College hanno redatto il documento sulla base dei contributi di esperti della rete Cooperatives Europe Development Platform, di cui Coopermondo – Confcooperative fa parte.

 

Julie Ward, membro del Parlamento Europeo, ha scritto nella premessa alla pubblicazione che “questo documento illustra l‘abilità delle cooperative nell’essere un ponte tra il settore privato e la società civile e, mostra in concreto come le cooperative possono portare cambiamenti positivi alle comunità locali nei paesi partner”.

 

Commentando la pubblicazione, Marc Noel, Development Manager di Cooperatives Europe, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di questo documento perché mostra come, unendo le forze, le persone possono cambiare la loro vita per il meglio se viene data la possibilità di farlo. Quando esiste un ambiente favorevole, le cooperative e le altre organizzazioni della società civile consentono alle persone di farsi carico del proprio sviluppo. I responsabili politici dovrebbero contribuire a creare le condizioni per incentivare iniziative partecipate e inclusive, come quelli descritte nel nostro studio, in modo che possano essere facilmente realizzate e replicate”.

 

 

Leggi lo studio (in inglese) “Building Inclusive Enterprises in Africa: Cooperatives case studies“

Study-Cooperation-amongst-cooperatives-in-Africa

Study – Cooperation amongst cooperatives in Africa

Cooperatives Europe Development Platform, the European network of cooperative organizations dedicated to international cooperative development of which Coopermondo is part, has recently published a study entitled “Building Inclusive Enterprises in Africa: Cooperative Case Studies”. The document showcases 21 best practices of various African cooperatives and the impact they have on the development of the continent. In particular it highlights the ability of cooperatives to enable women and young people to make significant improvements to their community to promote international cooperation opportunities and promote important innovations in economic and social.

 his publication is a follow-up of the conference that Cooperatives Europe and ICA Africa jointly organised within the ICA Global conference in Cape Town. In a few weeks, a second report will be released on cooperatives in Latin America following a jointly organised seminar by Cooperatives Europe and Cooperatives of the Americas. 

 

 Cooperatives Europe and the Co-operative College drafted the document based on the contributions from experts of the Cooperatives Europe Development Platform. 

 

In her publication foreword, Julie Ward, Member of the European Parliament, wrote: “This paper illustrates the ability of cooperatives as stakeholders to bridge the private sector and civil society, and concretely shows how they can bring positive changes to the lives of local communities in partner countries.”

 

Commenting on the publication, Marc Noel, Cooperative Development Manager at Cooperatives Europe, said: “We are proud of this document: it shows that, by joining forces, people can change their life for the better if they are given the chance to do so. Where an enabling environment exists, cooperatives and other civil society organisations empower people to take charge of their own development. Policy makers should help to create the conditions for participative and inclusive initiatives like the ones described in our study so that they can be easily realised and replicated.” 

  Read the study: https://coopseurope.coop/sites/default/files/Building%20Inclusive%20Enterprises%20in%20Africa_LR.compressed_0.pdf
Sondaggio-ILO-su-cooperative-e-servizi-assistenziali

Sondaggio ILO su cooperative e servizi assistenziali

La richiesta di servizi di assistenza alla persona cresce e diventa sempre più complessa. Il lavoro assistenziale assume oggi varie forme: dall’assistenza a bambini e anziani, alle cure a lungo termine per le persone affette da disabilità e da malattie croniche, quali l’HIV e l’AIDS. Con l’incremento della necessità di assistenza, questo settore ha un potenziale occupazionale enorme per le generazioni dei prossimi anni, soprattutto per le donne e quei gruppi spesso esclusi dal mercato del lavoro. In tutto il mondo, le cooperative si impegnano direttamente nelle questioni relative all’inclusione della forza lavoro e all’assistenza. Tuttavia, rimangono ancora molti punti da chiarire relativamente all’offerta di assistenza mediante le cooperative.

  

 

Il Dipartimento Genere, Uguaglianza e Diversità (GED) e l’Unità per le Cooperative (COOP) dell’Iinternational Labout Organization (ILO) invita a partecipare all’inchiesta sulla fornitura di servizi di assistenza mediante le cooperative. Le risposte contribuiranno a una migliore comprensione dei servizi di assistenza forniti mediante le cooperative, e aiuteranno l’ILO ad identificare le risorse di cui le organizzazioni cooperative necessitano per essere validi datori di lavoro e prestatori di servizi assistenziali.

  

La compilazione del questionario richiederà circa 20 minuti

  

Clicchi sul link qui sotto per iniziare il questionario. Grazie per la partecipazione.

In italiano: https://www.surveymonkey.com/r/6S2ZHBX

 

Inoltra questa news a chi potrebbe essere interessato a fornire la sua opinione sulla fornitura di servizi assistenziali mediante le cooperative.

Care-through-cooperatives-a-Survey

Care through cooperatives: a Survey

Human care needs are expanding and becoming ever more complex. Today, care work is found in various forms from child care and elderly care, to long term caregiving to people with disabilities and chronic illnesses like HIV and AIDS.  With the expansion of care needs, the care economy has enormous potential for employment generation in the coming years—especially for women, as well as other groups often excluded from the labour market. Across the globe, cooperatives have been closely engaged with issues of labour force inclusion and care. However, much about the provision of care through cooperatives remains to be understood.

 

 

The ILO Gender, Equality and Diversity Branch (GED) and Cooperatives Unit (COOP) would like to invite you to participate in taking the following survey on provision of care services through cooperatives.  Your inputs will contribute to a better understanding of care through cooperatives, and help identify the resources cooperative organizations need to be viable employers and providers of care.

  

The survey will take approximately 20 minutes to complete.  You may also forward this email across your networks to those who may have things to say on the provision of care through cooperatives.

  

Please click the link below to begin the survey.  Thank you for your participation.

In English: https://www.surveymonkey.com/r/RWJW6PC

Italia-Colombia-y-Ecuador-para-la-cooperacion-entre-cooperativas

Italia, Colombia y Ecuador para la cooperación entre cooperativas

Economía solidaria, cooperativas y cooperativas de crédito. Hacia 400 personas asistieron al evento “Finanzas Cooperativas para el Desarrollo Rural”, organizado por Coopermondo – Confcooperative en Popayán, la capital de una de las regiones más amenazadas por el conflicto armado en Colombia. El evento forma parte del programa piloto “AGRICOOP Colombia“, realizado por Coopermondo – Confcooperative, con la financiación del Instituto Italo – Latinoamericano (IILA), en colaboración con Confecoop Colombia (la Confederación Colombiana de Cooperativas) y con el apoyo de algunas instituciones regionales y nacionales (Organizaciones Solidarias, el SENA, Fundación Promover, Fundación Mutua Semilla, Adel Casa del Agua, Asociación Macizo Colombiano).

 

El Gobernador del Departamento del Cauca, Temístocles Ortega Narváez, reconoció públicamente “la importancia de este proyecto en el desarrollo actual y futuro del territorio“, porque “estas acciones conjuntas con la cooperación internacional (Coopermondo y IILA) fomentan el desarrollo agropecuario del departamento. Para el Gobierno”, añadió, “es un honor apoyar este tipo de iniciativas para la consolidación del sector agropecuario del Cauca”.

 

Y apreciaron estas palabras los 60 beneficiarios del proyecto AGRICOOP, entre mutuales, cooperativas de crédito y productores en los cinco sectores de interés (panela, verduras, quinua, café y acuicultura) que participaron al evento. Las organizaciones tuvieron la oportunidad de exponer sus productos, tejiendo relaciones y mostrando que es posible juntar la solidaridad y el desarrollo en vista de la eficiencia económica y la inclusión social.

 

 

“Hoy en dia en Italia las cooperativas emplean a más de 1,2 millones de personas y contribuyen a la economía del país con 140 millones de euros de facturado, aproximadamente el 8% del producto interno bruto“, dijo la Vicepresidenta de Coopermondo – Confcooperative Claudia Fiaschi. Estas experiencias son significativas a nivel nacional, pero presentan todavía amplio margen de crecimiento. Este escenario común, esbozado por la vicepresidenta Fiaschi, entre los movimientos cooperativos de Italia y Colombia, ha dado lugar a una propuesta de un proyecto compartido para seguir trabajando juntos en 2016, también como una continuación del proyecto actual.

 

Ha despertado un gran interés entre los participantes la experiencia de Federcasse en Ecuador, presenciado por Chiara Piva (Federcasse) y Giuseppe Tonello (Codesarrollo). “No nos asustan los más vulnerables, de hecho creemos que simplemente ofreciendo oportunidades y confianza a los pequeños productores rurales se puede producir bienestar social y calidad de los productos“, dijo Piva. 

 

 

Hace once años, Federcasse ha puesto en marcha un proyecto de cooperación internacional, ”Microfinanza Campesina“, que pone en red más de 220 bancos de credito cooperativo italianos y el banco Codesarrollo ecuatoriano. El presidente de Codesarrollo, Giuseppe Tonello, recordó los resultados del proyecto (más de 45 millones de euros préstamos a más de 12 mil mujeres ecuatorianas) que muestran como las cooperativas de crédito son capaces de generar una espiral de crecimiento incluyente y efectiva en los territorios porque “valorizan el ahorro, así como el acceso al crédito productivo, reconociendo la importancia de invertir riqueza y recursos (financieros, pero no solo) en el territorio donde se producen y no a despilfarrar en el consumismo “.

 

 

El proyecto AGRICOOP, inspirado en la filosofía de Tonello: “Querernos mas, ser felices y vivir en paz, a través del desarrollo de la economía solidaria, construir un territorio del buen vivir”,  promueve un modelo de desarrollo cooperativo que se basa en los principios equidad y pone a las personas en el centro. “Queremos construir un modelo de desarrollo sostenible que genere un crecimiento más inclusivo”, dijo Danilo Salerno, director de Coopermondo. “El sexto principio de cooperación, la cooperación entre cooperativas, que estamos desarrollando mediante el intercambio de conocimientos y de procesos de producción permite el crecimiento de todos, la búsqueda de soluciones y de respuestas colectivas a los problemas individuales de cada organización“.

Les-soins-delivres-par-les-cooperatives-Enquete

Les soins délivrés par les coopératives: Enquête

Les besoins en matière de soins et  services et la personne  se multiplient et deviennent de plus en plus complexes. De nos jours, la délivrance de soins et services à la personne prend diverses formes, de la prise en charge des enfants à celle des personnes âgées, en passant par les soins de longue durée dispensés aux personnes souffrant de handicaps et de maladies chroniques comme le VIH et le sida. L’accroissement de ces besoins, dans le cadre de l’économie des soins, est porteur d’un énorme potentiel de création d’emplois pour les années à venir – tout particulièrement pour les femmes, de même que pour d’autres groupes souvent exclus du marché du travail. Dans le monde entier, les coopératives s’emploient activement à intégrer les travailleurs au sein du marché du travail et à assurer les soins dont ils ont besoin. Cependant, de nombreux aspects concernant les soins et services délivrés dans le cadre des coopératives n’ont pas encore été bien assimilés.

 

Le Service des questions de genre, de l’égalité et de la diversité (GED) ainsi que l’Unité des coopératives (COOP) souhaitent vous inviter à participer à leurs travaux et, pour ce faire, vous prient de répondre à l’enquête ci-après sur les soins et services à la personne offerts par les coopératives. Vos réponses permettront de  mieux comprendre ce que l’on entend par soins et services à la personne offerts par coopératives. Elles aideront également à mieux cerner les ressources dont les organisations coopératives ont besoin pour être des employeurs et des prestataires de soins et services viables.

  

Il vous faudra environ 20 minutes pour répondre aux questions contenues dans l’enquête. Vous pouvez aussi transmettre ce message électronique à tous ceux qui, dans votre réseau, ont des choses à dire au sujet des soins et services délivrés dans le cadre des coopératives.

 

 

Veuillez cliquer sur le lien ci-dessous pour commencer l’enquête. Nous vous remercions pour votre participation.

En français: https://www.surveymonkey.com/r/RQZCKRS

Italia-Colombia-ed-Ecuador-per-una-cooperazione-tra-cooperative

Italia, Colombia ed Ecuador per una cooperazione tra cooperative

 Economia solidale, cooperativismo e credito cooperativo. Oltre 400 persone hanno partecipato all’evento “Finanza cooperativa per lo sviluppo rurale” organizzato da Coopermondo – Confcooperative a Popayan, capoluogo di una delle regioni più minacciate dal conflitto armato in Colombia. L’evento fa parte del progetto pilota “AGRICOOP Colombia”, portato avanti da Coopermondo – Confcooperative, con il finanziamento dell’Istituto Italo – Latino Americano (IILA), in partnership con Confecoop Colombia (la Confederazione di cooperative colombiana) e con il sostegno di alcuni enti regionali e nazionali (Organizaciones Solidarias, SENA, Fundacion Promover, Fundacion Mutual Semilla, Adel Casa del Agua, Asociacion Macizo Colombiano).

 

Il Governatore del Dipartimento del Cauca, Temístocles Ortega Narváez, ha pubblicamente riconosciuto “l’importanza che questo progetto ha nello sviluppo attuale e futuro del territorio” in quanto “queste azioni congiunte con la cooperazione internazionale (Coopermondo e IILA) fanno crescere lo sviluppo agricolo del dipartimento. Il governo”, ha aggiunto, “è onorato di appoggiare iniziative di questo tipo per il consolidamento del settore agricolo del Cauca”.

 

E ne sono state contente le oltre 60 cooperative beneficiarie del progetto AGRICOOP, tra mutue, cooperative di credito e produttori nei cinque settori di interesse (panela, ortaggi, quinoa, caffè e acquacoltura) che erano presenti con i propri stand durante la manifestazione. Le organizzazioni hanno potuto mettere in mostra i loro prodotti, creando reti e relazioni e dimostrando che è possibile mettere insieme solidarietà e sviluppo in un’ottica di efficienza economica e di inclusione sociale. 

 

“Attualmente in Italia le cooperative occupano più di 1,2 milioni di persone e contribuiscono all’economia del paese con 140 miliardi di euro di fatturato, circa l’8% del prodotto interno lordo” ha spiegato la Vicepresidente di Coopermondo – Confcooperative Claudia Fiaschi. Si tratta di esperienze significative nel panorama nazionale ma che preentano ancora ampi margini di crescita. Questo scenario comune, tracciato dalla Vicepresidente Fiaschi tra i movimenti cooperativi italiano e colombiano, ha portato a una proposta di progetto condivisa su cui lavorare per il 2016, anche come prosecuzione del progetto in corso.

 

Ha suscitato grande interesse tra i partecipanti l’esperienza di Federcasse in Ecuador, testimoniata da Chiara Piva (Federcasse) e Giuseppe Tonello (Codesarrollo). “Non ci spaventano i settori più vulnerabili, anzi crediamo che proprio offrendo opportunità di investimento e di fiducia ai piccoli produttori rurali si potranno produrre benessere sociale e prodotti di qualità”, ha dichiarato Piva. Undici anni fa, Federcasse ha lanciato un progetto di  cooperazione internazionale, “Microfinanza campesina”, che mette in rete oltre 220 BCC italiane e la banca ecuatoriana Codesarrollo. Il presidente di Codesarrollo, Giuseppe Tonello, ha ricordato i risultati del progetto (oltre 45 milioni di dollari di crediti a più di 12mila donne ecuatoriane) mostrando che il credito cooperativo è in grado di generare una spirale di crescita inclusiva ed efficace sui territori perché “valorizza il risparmio, oltre che l’accesso al credito, riconoscendo l’importanza che la ricchezza e le risorse (finanziarie, ma non solo) si impegnino nel territorio di chi le produce e non si disperdano nel consumismo”.

 

Il progetto AGRICOOP, che si ispira alla filosofia di Tonello “Amarsi di più, essere felici e vivere in pace attraverso lo sviluppo dell’economia solidale per costruire una terra del buen vivir”, promuove un modello di sviluppo cooperativo, che si basa su principi di equità e mette la persona al centro. “Vogliamo costruire insieme un modello di sviluppo sostenibile che generi una crescita più inclusiva”, ha dichiarato Danilo Salerno, direttore di Coopermondo. “Il sesto principio della cooperazione, la cooperazione tra cooperative, che stiamo mettendo in atto attraverso la condivisione delle conoscenze e dei processi produttivi permetterà la crescita di tutti, trovando soluzioni e risposte collettive ai problemi individuali delle singole organizzazioni”.

Coopermondo-y-el-Ministerio-de-Trabajo-Colombiano-firman-acuerdo-para-promover-hermanamiento-entre-cooperativas

Coopermondo y el Ministerio de Trabajo Colombiano firman acuerdo para promover hermanamiento entre cooperativas

La vicepresidenta de Coopermondo – Confcooperative, Claudia Fiaschi, firmó hoy en Bogotá una declaración de intenciones para fomentar la cooperación internacional en Colombia. El documento fue firmado por Gil Hernando Alfonso Prada, el Director General del Servicio Nacional de Aprendizaje (SENA), la agencia nacional para la formación profesional, gestionada por el Ministerio de Trabajo de Colombia.

 

“El objetivo”, dice el documento,”es el fortalecimiento de los lazos comerciales y culturales entre el movimiento cooperativo italiano y la República de Colombia, para enfatizar el objetivo común de crear nuevas y mejores oportunidades de trabajo decente (socialmente inclusivo y económicamente eficaz) de los intercambios profesionales y de hermanamiento entre las cooperativas de los dos países“.

 

“Queremos a cooperar y desarrollar proyectos de cooperación en este país propiciando el intercambio de experiencias y conocimiento y aportando en la formación de liderazgos en el Sector Cooperativo“, dijo la vicepresidenta Fiaschi.

  

“Colaborar con el movimiento cooperativo italiano no sólo es un honor para nosotros, sino una enorme oportunidad para el crecimiento y el aprendizaje“, opina el director del SENA Prada Gil. “Es un modelo a partir del cual podemos aprender mucho y al que creemos que podemos ofrecer ejemplos de buenas prácticas de economía solidaria“.

 

 

En los próximos días la vicepresidenta Fiaschi, acompañada por el Director de Coopermondo, Danilo Salerno, Chiara Piva de la Federación de los Bancos de crédito cooperativo italiana (Federcasse BCC) y Mauro Camicia del Instituto Italo-Latino Americano (IILA), volará en la región del Cauca donde se llevará a cabo la segunda misión del proyectoAgricoop – Colombia” que comenzó en enero de 2015. El módulo de formación de esta misión está especialmente dedicado al tema de la finanza cooperativa para el desarrollo rural.

 

Jueves, 30 de julio se organizó un evento tri-nacional, en Popayán (Cauca), que reunirá expertos en finanzas cooperativa, economia solidaria y cooperación internacional de Italia, Colombia y Ecuador. Entre los invitados aparece también Bepi Tonello, Presidente de BanCodesarrollo, el ecuatoriano cooperativa de crédito bancario nacido a pulso Federcasse y ahora coordinador del proyecto “Microfinanzas Campesina”.

Coopermondo-e-il-Ministero-del-Lavoro-colombiano-firmano-accordo-per-promuovere-gemellaggi-tra-cooperative

Coopermondo e il Ministero del Lavoro colombiano firmano accordo per promuovere gemellaggi tra cooperative

E’ stata firmata oggi dalla vicepresidente di Coopermondo – Confcooperative, Claudia Fiaschi, a Bogotà una dichiarazione d’intenti per favorire la cooperazione internazionale in Colombia. Il documento è stato sottoscritto con Hernando Alfonso Prada Gil, il direttore generale del SENA, l’agenzia nazionale per la formazione professionale, gestita dal Ministero del Lavoro colombiano nel cui Consiglio d’amministrazione siedono il Presidente della Repubblica e diversi ministri del Governo del Paese latinoamericano.

 

“L’obiettivo”, si legge nel documento, “è rafforzare i legami imprenditoriali e culturali tra il movimento cooperativo italiano e la Repubblica della Colombia, per enfatizzare il fine comune di creare nuove e migliori opportunità di lavoro dignitoso (socialmente inclusivo ed economicamente efficace) a partire da scambi professionali e gemellaggi tra le cooperative dei due paesi”. 

“Ci impegniamo a collaborare e a sviluppare progetti di cooperazione in questo Paese, promuovendo lo scambio di esperienze e conoscenze e offrendo formazione ai dirigenti nel settore cooperativo”, ha dichiarato la vicepresidente Fiaschi. 

  

“Per noi non è solo un onore, ma un’enorme opportunità di crescita e apprendimento poter collaborare con il movimento cooperativo italiano”, ritiene il direttore del SENA Prada Gil. “E’ un modello dal quale possiamo imparare molto e al quale pensiamo di poter offrire esempi di buone pratiche di economia solidale”. 

 

Nei prossimi giorni la vice presidente Fiaschi, accompagnata dal direttore di Coopermondo, Danilo Salerno, da Chiara Piva di Federcasse BCC e da Mauro Camicia dell’Istituto Italo-Latino Americano, voleranno nella regione del Cauca dove si compierà la seconda missione del progettoAgricoop – Colombia” iniziato nel gennaio 2015. Il modulo formativo di questa missione è dedicato specialmente al tema della finanza cooperativa per lo sviluppo sostenibile. 

  

Giovedì 30 luglio è stato organizzato un evento tri-nazionale, a Popayàn (Cauca), che vedrà incontrarsi esperti di finanza cooperativa, economia solidale e cooperazione provenienti da Italia, Colombia ed Ecuador. Tra gli ospiti anche Bepi Tonello, Presidente di BanCodesarrollo,la banca di credito cooperativo ecuadoriana nata per impulso di Federcasse e che oggi coordina il progetto “Microfinanza Campesina”.

Coopermondo-and-Colombia-s-Ministry-of-Labour-sign-agreement-to-promote-twinning-arrangements-between-cooperatives

Coopermondo and Colombia’s Ministry of Labour sign agreement to promote twinning arrangements between cooperatives

In Bogotà Coopermondo – Confcooperative’s Vice President, Claudia Fiaschi, signed a declaration of intent to foster international cooperation in Colombia. The document was signed together with Gil Hernando Alfonso Prada, the Director General of the National Service of Learning (SENA), agency managed by the Ministry of Labour of Colombia, on which Board of Directors sit the President of the Republic and several ministers of the government of the Latin American country.

 

 “The aim,” the document states, “is to strengthen entrepreneurial and cultural ties between the Italian cooperative movement and the Republic of Colombia, to emphasize the common goal of creating new and better opportunities for decent work (socially inclusive and economically effective) starting from professional exchanges and twinning arrangements between cooperatives of the two countries”.

“We commit ourselves to cooperate and develop international cooperation projects in this country, promoting exchanges of experiences and knowledge and providing training to managers in the cooperative sector,” said the Vice-President Fiaschi.

 

 “For us it is not only an honor to collaborate with the Italian cooperative movement, but also an enormous opportunity of learning and growth“, believes the director of SENA Prada Gil. “The Italian one is a model from which we can learn a lot and to which we think we can offer examples of good practices of solidarity economy“.

 

 In the coming days the Vice President Fiaschi, accompanied by the Director of Coopermondo, Danilo Salerno, Chiara Piva of the Italian Federation of Cooperative Banks (Federcasse BCC) and Mauro Camicia of the Italian-Latin America Institute (IILA), will fly to the Cauca region where the second mission of the projectAgricoop – Colombia“, which began in January 2015, will start. The training module of this mission is dedicated to the topic of cooperative finance for sustainable and rural development.

  

  Thursday, July 30th a tri-national event is organised in Popayan (Cauca) and it will be attended by experts of cooperative finance, solidarity economy and international development cooperation coming from Italy, Colombia and Ecuador. Among the guests there will be also Bepi Tonello, President of BanCodesarrollo, the bank credit cooperative Ecuadorian born to pulse Federcasse and now coordinates the project “Microfinance Campesina”.

Agricoop-Colombia-cooperativismo-para-promover-paz-y-desarrollo-en-el-Cauca

Agricoop Colombia, cooperativismo para promover paz y desarrollo en el Cauca

“He participado a muchos talleres y capacitaciones en los últimos años, pero nunca me había sentido tan protagonista como en este. Nos conocimos entre productores de los mismos productos, y descubrimos que los problemas que tenemos cada uno los tienen nuestros vecinos y que a lo mejor las soluciones las podemos encontrar entre los que están aquí presentes“.

 

Con estas palabras Hector, productor de quinoa de la región del Cauca, comenta el comienzo del proyecto Agricoop Colombia, una iniciativa de Coopermondo (Agencia de cooperación internacional de Confcooperative, gremio de cooperativas italianas) y el Instituto Italo – Latinoamericano financiado por el Ministerio de Asuntos Exteriores y Cooperación Internacional de Italia, con el apoyo moral del Ministerio de Agricultura y Desarrollo Rural, del Ministerio de Trabajo y del Embajador de Italia en Colombia, Gianni Bardini.

 

El proyecto es un piloto que tiene el objetivo el fortalecimiento productivo y organizacional de pequeños productores de café, quinoa, panela, frutales y piscicultura de la región del Cauca. A través de un año de talleres, encuentros, asambleas e intercambio se fomentarán la integración y el conocimiento reciproco entre estos actores productivos y unos expertos técnicos italianos, para llegar a diseñar un proyecto macro de desarrollo rural de la región. 

 

Agricoop Colombia promueve la cooperación entre los pequeños productores como forma de empoderamiento frente a la competencia del mercado internacional y como manera de promover la cohesión social en un territorio dañado por el conflicto. 

 

Muchos los partners que se han sumado al proyecto. En primer lugar el Gremio nacional de cooperativas, Confecoop Colombia, a través de su oficina regional en el Cauca, es el partner natural de Coopermondo para Agricoop. Pero el entusiasmo y la credibilidad del proyecto atrajeron nuevos aliados en ese camino. El Director de la Unidad Administrativa Especial Organizaciones Solidarias, Doctor Luis Eduardo Otero, honró los participantes abriendo con una charla la primera sesión de talleres que se dio del miércoles 25 mayo al viernes 27 mayo. Así el Sena, Fundación PROMOVER, Asociación Mutual Semilla, Centro Provincial Macizo Colombiano apoyarán el proyecto liderando el seguimiento en los próximos meses, qua ya ha empezado estas semanas. 

 

De gran importancia será un evento tri-nacional, en julio 2015, en el cual Ecuador, Colombia e Italia intercambiarán experiencias sobre el tema del financiamiento para el desarrollo local. El evento contará con personalidades de los gobiernos y expertos del sector de los tres países. 

 

Este solo es el comienzo de un largo camino que requiere paciencia y equilibrio para obtener el éxito necesario de los cambios a largo plazo. Como dijo Maria Estela, productora de café: “Estos días representan un momento histórico para nosotros: es la primera vez que nuestro pueblo se integra con Italia y esperemos que nuestra cooperación pueda aportar beneficios para todos”. Los promotores del proyecto Agricoop pondrán sin duda toda su experiencia y pasión para que así sea.

Coopermondo-diventa-ONG

Coopermondo diventa ONG

“Un risultato straordinario, che non è un punto di arrivo ma un punto di partenza per una nuova fase di crescita che caratterizzerà le nostre attività”. Il presidente di Coopermondo, Francesco Carri, saluta così la notizia del riconoscimento da parte del Ministero degli Affari Esteri di Coopermondo come Organizzazione Non Governativa (ONG). Questo significa nuove opportunità, nuove responsabilità di trasparenza e un nuovo slancio per rafforzare il lavoro già strutturato negli ultimi anni.

 

Attraverso il suo lavoro Coopermondo mette in rete oltre 70 progetti portati avanti dalle cooperative aderenti a Confcooperative e, attraverso la piattaforma europea di Cooperatives Europe, si lega a 270 progetti con oltre 500 partner nel mondo. Un’organizzazione come Coopermondo che supporta e promuove i principi dell’impresa cooperativa è segnale di una cooperazione internazionale che sta cambiando, in cui il ruolo che il settore privato può giocare insieme alle ONG tradizionali è fondamentale.

 

Il mondo cooperativo, infatti, ha una duplice peculiarità che gli permette di essere un attore chiave nella cooperazione internazionale. Da un lato ha la natura di settore privato, di modello di sviluppo economicamente efficiente e orientato all’imprenditorialità. Dall’altra, pur essendo un settore privato, ha però nel suo DNA i valori di solidarietà e rispetto delle comunità e dei territori che lo rendono particolarmente compatibile con le dinamiche di cooperazione allo sviluppo. 

 

“Ad oggi sono più di 250 le ONG riconosciute dal Ministero degli Affari Esteri, ma Coopermondo trova la sua specificità nell’essere rappresentativa di un mondo, quello della cooperazione, di Confcooperative e delle banche di credito cooperativo, che la rendono unica nel panorama. La mission di Coopermondo – dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative – è promuovere, nei paesi in via di sviluppo, il modello di crescita inclusivo delle imprese cooperative che sono in grado, più di altri modelli economici, di valorizzare persone e territori generando sviluppo dal basso”.

 

Quello cooperativo è un modello economico che, non solo si è dimostrato resiliente alle crisi, ma promuove la coesione sociale in un’ottica di efficienza economica e di rispetto dell’ambiente. E questo può essere modello ed esempio per uno sviluppo sostenibile in tutto il mondo.

Le-cooperative-nel-Consiglio-Nazionale-della-Cooperazione-allo-Sviluppo

Le cooperative nel Consiglio Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo

Si è insediato stamane il Consiglio Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo, organismo di consultazione che raccoglie e rappresenta tutti i soggetti del “sistema Italia” della cooperazione allo Sviluppo. 

 

Alla presenza del Ministro Gentiloni e del Direttore Generale della DCGS Giampaolo Cantini si è discusso il Documento di Programmazione Triennale 2015-2017, sul quale il Consiglio Nazionale è tenuto a esprimere parere, come previsto dalla nuova legge 125/2014 in materia prima dell’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri.

 

 Il documento contiene almeno 4 passaggi in cui le cooperative sono citate ed assunte come modello per uno sviluppo sostenibile, inclusivo socialmente ed efficace economicamente: per un’agricoltura sostenibile, “per la ricostruzione di basi produttive dei piccoli agricoltori dei Paesi in via di Sviluppo”; per il rafforzamento del settore privato dei Paesi partner, per i quali “l’esperienza italiana di PMI e cooperative aggregate e organizzate in reti, con servizi comuni per sfruttare economie di scala rappresenta un vantaggio comparato rispetto ad altri donatori”; come modello prioritario da valorizzare anche attraverso il canale multilaterale delle Organizzazioni internazionali cui l’Italia contribuisce attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. 

 

Il movimento cooperativo italiano esprime due seggi nel Consiglio Nazionale con Rosario Altieri, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (membro supplente Danilo Salerno, Direttore di Coopermondo-Confcooperative) e Sergio Gatti, Direttore Generale di Federcasse (membro supplente Claudia Benedetti, Responsabile Programmi di Mutualitá Internazionale).

 

Il Presidente Altieri, nel proprio intervento ha espresso parere favorevole al Documento, apprezzandone i numerosi riferimenti al modello cooperativo, la dimensione programmatica e di coerenza delle politiche di italiane in materia e auspicando una maggiore definizione e impegno finanziario del nostro Paese per il settore.

 

Il Direttore Generale di Federcasse con il proprio intervento ha confermato l’impegno e la disponibilità del credito cooperativo nel settore, anche nel riportare e valorizzare nei territori italiani le progettualità del sistema Italia di cooperazione allo sviluppo. Il DG Gatti ha infine posto l’accento sull’importanza delle finanza quale strumento di inclusione e capacitazione delle popolazioni dei Paesi partner.

La-finanza-cooperativa-per-uno-sviluppo-tre-volte-sostenibile

La finanza cooperativa per uno sviluppo tre volte sostenibile

Il credito da solo non crea sviluppo, ma è la base senza la quale è impossibile immaginare un futuro più sostenibile. A livello economico, sociale e ambientale. L’incontro “Finanza cooperativa per lo sviluppo” si svolgerà sabato 20 giugno nella Sala Workshop 50 di Cascina Triulza dalle 11.00 alle 13.30 e si concentrerà proprio sull’importanza della finanza inclusiva nei processi di sviluppo che l’Italia può contribuire a generare nei Paesi partner del Sud del mondo. 

 

Creare una rete di relazioni attraverso l’accesso al credito in un processo condiviso con le comunità di appartenenza, in grado di generare benefici che rimangono sul territorio e che vengono investiti localmente è un meccanismo virtuoso: è un processo di democrazia economica che permette ai soci e ai clienti delle banche di credito cooperativo di scegliere la destinazione dei propri risparmi, in un’ottica di trasparenza e responsabilizzazione dei creditori. 

  

Questi i vantaggi competitivi del credito cooperativo che crea sviluppo sostenibile con un occhio di riguardo ai territori e che Federcasse e Coopermondo-Confcooperative si impegnano a presentare agli occhi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a 20 giorni dalla Terza Conferenza Internazionale ONU sulla Finanza per lo sviluppo che si terrà ad Addis Abeba, dove l’Italia parteciperà con una delegazione istituzionale.

 

Qui è possibile scaricare il programma dell’evento. 

 

Gli organizzatori mettono a disposizione i biglietti per l’intera giornata dell’evento. Per partecipare è necessario mandare una email a coopermondo@confocooperative.it o a cpiva@federcasse.bcc.it

  

 

Accesso al credito in Equador “Microfinanza campesina”: Avviato nel 2002 e rinnovato nel 2012 dalla Federcasse (Federazione delle Banche di Credito Cooperativo, socia di Coopermondo-Confcooperative). Complessivamente, dal 2007 al 2012, i pool costituiti da Bcc-Cr hanno permesso ad oltre 12mila donne ecuadoriane di ricevere prestiti per un totale di oltre 45 milioni di dollari; hanno favorito nelle piccole comunità la costruzione di 2mila nuove case e la ristrutturazione di altre 1800; hanno rappresentato per oltre 150mila famiglie un sostegno all’imprenditorialità familiare, giovanile e femminile; hanno favorito interventi a favore degli indigeni che popolano le foreste amazzoniche.

 

Finanziamenti all’agricoltura in Togo: Uno scambio di competenze e di esperienze tra il movimento cooperativo italiano e le organizzazioni contadine e di microfinanza per lo sviluppo rurale in Togo, per favorire sicurezza e sovranità alimentare. È questo l’obiettivo principale del progetto pluriennale avviato da Coopermondo e da un pool di sei Banche di credito cooperativo (BCC del Garda, Cassa Rurale di Treviglio, Banca del Veneziano, Banca CRAS, EmilBanca e BCC Roma). Fino a marzo 2015 sono state 60 le imprese agricole finanziate attraverso l’erogazione di micro-crediti; oltre 6500 coloro che ne hanno beneficiato, direttamente o indirettamente, tra agricoltori e soci di cooperative agricole; quasi 500 gli esperti agricoli coinvolti nei percorsi di formazione per migliorare le competenze nella filiera alimentare.

 

Cooperative crescono sulle Ande. Un’associazione e una banca di credito cooperativo che promuovono e danno supporto all’economia solidale in Perù. Questa l’incredibile esperienza di un gruppo di giovani, principalmente donne, che a Huancavo ha fondato l’associazione Redes per promuovere l’economia cooperativa e di relazione nel Paese. Con il supporto tecnico e finanziario della Cooperazione Trentina, della cooperativa Il Canale di Trento, e della Provincia Autonoma di Trento, Redes ha potuto dare vita a Etica, una cooperativa di risparmio e credito che conta più di 600 soci e promuove il risparmio tra i cittadini e offre credito ad associazioni e imprese impegnate nel sociale sul territorio. Gli utili della Banca cooperativa Etica vengono dati a Redes, che li usa anche per l’aiuto allo sviluppo nelle zone rurali e di assistenza ai bambini abusati o a rischio.

Coopermondo-a-EXPO-Milano-2015-el-modelo-cooperativo-para-alimentar-el-planeta

Coopermondo en EXPO Milán 2015: el modelo cooperativo para alimentar el planeta

La lucha contra la pobreza rural, la promoción de la cohesión social en las zonas de post-conflicto y la elaboración de nuevos partenariados público-privados para el desarrollo sostenible. Estos son los temas de las tres conferencias internacionales que Coopermondo, la Asociación de Cooperación Internacional de Confcooperative, organiza durante EXPO Milán 2015 en el Pabellón de la Sociedad Civil, “Cascina Triulza”, en colaboración con el Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperación Internacional Italiano. Las conferencias contarán con la presencia de personalidades de organizaciones internacionales (OIT, UE, FAO, ONU), por los ministros de los gobiernos de los países partners y de los representantes de los proyectos llevados a cabo por Coopermondo y sus asociados.

 El programa de los eventos:15 de junio – “Alimentar el planeta Post2015: trabajo decente, juventud e igualdad de género“: la evidencia de los proyectos y reflexiones estratégicas sobre el papel que pueden desempeñar las cooperativas para combatir la pobreza rural.23 de septiembre – “Peace & Food: el modelo cooperativo para la cohesión social“: conferencia sobre la importancia de las cooperativas en post-conflicto.21 de octubre – “Partenariados público-privados para una buena internacionalización“: la discusión sobre posibles colaboraciones entre los sectores público y privado para crear un desarrollo sostenible. Cada evento se dividirá en dos partes: la primera es una narración de algunos de los 425 proyectos de cooperación al desarrollo llevados a cabo por cooperativas italianas y europeas en más de 78 países en todo el mundo, con un valor de más de 200 millones de euros; la segunda parte será un panel político en el que las instituciones, las organizaciones internacionales, organizaciones no gubernamentales y representantes del movimiento cooperativo discutirán cómo el modelo de negocio inclusivo de las cooperativas contribuye a la creación de trabajo decente, la promoción de una cultura de paz, la igualdad de género y juventud empoderamiento. Un cuarto evento tendrá lugar en la semana entre el 16 y el 21 de junio, cuando, siempre en Cascina Triulza (stand de Confcooperative), Coopermondo y el Ministerio de Asuntos Exteriores de Italia, en colaboración con los pabellones de algunos países, exhibirán fotografías, videos y entrevistas acerca de las experiencias más importantes de la cooperación en algunos países seleccionados (Balcanes, Togo y Ghana, Ecuador, Colombia, Mozambique y Sierra Leona).  “Nuestro reto es alimentar al mundo con técnicas que respetan el medio ambiente y sostenible”, dice Maurizio Gardini, Presidente de Confcooperative, haciendo hincapié en que ya en la elección del título (“Alimentar el planeta. Energía para la vida”) EXPO ha decidido aceptar la misión política que la cooperación internacional está llevando a cabo desde hace décadas: la seguridad alimentaria. El valor añadido de las cooperativas en este campo se divide en dos niveles: la organización sistemática de la cadena alimentaria (esencial para los pequeños agricultores, según la FAO representan el 84% del total mundial) y la valorización cultural del agricultor que restablece dignidad a la agricultura y a su profesión.
MAGI-Balkans-una-storia-di-cooperazione-internazionale-all-insegna-del-diritto-alla-salute

MAGI Balkans, una storia di cooperazione internazionale all’insegna del diritto alla salute

Dall’11 al 13 maggio Coopermondo ha fatto la sua prima missione esploratrice in Albania su invito della cooperativa di Bolzano MAGI Euregio che nel Paese ha internazionalizzato la propria attività all’insegna della solidarietà e del diritto alla salute, aprendo un centro di ricerca sulle malattie genetiche rare. Una tre giorni ricca di soddisfazioni per la cooperativa di FederazioneSanità-Confcooperative che si è conclusa con una riunione istituzionale presso l’Ufficio della Cooperazione Italiana allo Sviluppo – UTL di Tirana.

 

 

La versione albanese di MAGI Euregio si chiama MAGI Balkans e svolge attività di laboratorio, diagnostica e ricerca sulle patologie delle malattie genetiche rare: “E’ l’unico centro di questo tipo in Albania e siamo molto contenti di poter dare una risposta e un servizio di qualità ai cittadini albanesi” ha dichiarato soddisfatto il Presidente di MAGI Euregio, Matteo Bertelli.   

 

“Per noi è importante che chi arriva al Centro con molti dubbi sulle proprie condizioni di salute possa uscire consapevole della propria patologia“, ha continuato Bertelli, spiegando che la mission di MAGI Balkans, condivisa con i propri soci, “è dare ai pazienti un nome alla malattie genetiche che li colpiscono e che dalla medicina vengono spesso confuse con eccesso di stress o con malessere psicofisico.” Il Centro, che funge anche da laboratorio per le analisi del sangue e da centro di fisioterapia, è animato da molti volontari, soprattutto giovani studenti e ricercatori italiani e albanesi.  

 

“E’ molto bello vedere l’energia vitale che anima la MAGI Balkans, un centro di vera cooperazione, all’insegna del diritto alla salute e al benessere della persona” ha dichiarato Danilo Salerno, Direttore di Coopermondo. “L’attività della MAGI è conosciuta e molto ben considerata anche dall’Ufficio locale della cooperazione italiana allo sviluppo”, ha proseguito, “e le possibilità di strutturare l’attività e la presenza del nostro movimento cooperativo nell’area attraverso i fondi italiani ed europei sono davvero interessanti, non solo nel settore della Salute e della cooperazione sociale, ma anche in quello agricolo, prioritario per il Paese e per la UE”.  

 

Le impressioni di questa visita sono raccolte in una storia vera, che vale la pena raccontare, raccolta dai volontari della MAGI Balkans nei propri diari clinici (il nome della protagonista è fittizio):  

 

 

“Mathilde ha 21 anni, è originaria di Ulëz, ma studia a Tirana dove si è trasferita perchè sogna di diventare infermiera.

Da due anni però soffre di crisi cardiache. I medici le dicono che è stressata, le diagnosticano una depressione e, in nome di problemi psichici, le prescrivono degli psicofarmaci. Ma Mathilde sa di non essere depressa e si sente discriminata come persona, come donna, come lavoratrice.

Da qualche mese Mathilde si è rivolta a Magi Balkans, un centro medico frutto dell’impegno di una cooperativa italiana che ha deciso di allargare qui la sua attività di ricerca sulle malattie genetiche rare perché mossa dalla consapevolezza che povertà significa anche mancanza di opportunità e di diritti. Come il diritto alla salute. Al Centro Magi Balkans, dopo alcune visite, Mathilde ha scoperto che le sue crisi cardiache dipendono da una malattia genetica, la Sindrome di Raynaud.

Oggi la malattia di Matilde ha un nome contro cui combattere consapevolmente. È fortunata. Mathilde ha conquistato il suo diritto alla salute. Da domani potrà parlerne con i suoi amici e la sua comunità. 

Vivere bene è cooperare”.