La richiesta di servizi di assistenza alla persona cresce e diventa sempre più complessa. Il lavoro assistenziale assume oggi varie forme: dall’assistenza a bambini e anziani, alle cure a lungo termine per le persone affette da disabilità e da malattie croniche, quali l’HIV e l’AIDS. Con l’incremento della necessità di assistenza, questo settore ha un potenziale occupazionale enorme per le generazioni dei prossimi anni, soprattutto per le donne e quei gruppi spesso esclusi dal mercato del lavoro. In tutto il mondo, le cooperative si impegnano direttamente nelle questioni relative all’inclusione della forza lavoro e all’assistenza. Tuttavia, rimangono ancora molti punti da chiarire relativamente all’offerta di assistenza mediante le cooperative.
Il Dipartimento Genere, Uguaglianza e Diversità (GED) e l’Unità per le Cooperative (COOP) dell’Iinternational Labout Organization (ILO) invita a partecipare all’inchiesta sulla fornitura di servizi di assistenza mediante le cooperative. Le risposte contribuiranno a una migliore comprensione dei servizi di assistenza forniti mediante le cooperative, e aiuteranno l’ILO ad identificare le risorse di cui le organizzazioni cooperative necessitano per essere validi datori di lavoro e prestatori di servizi assistenziali.
La compilazione del questionario richiederà circa 20 minuti.
Clicchi sul link qui sotto per iniziare il questionario. Grazie per la partecipazione.
In italiano: https://www.surveymonkey.com/r/6S2ZHBX
Inoltra questa news a chi potrebbe essere interessato a fornire la sua opinione sulla fornitura di servizi assistenziali mediante le cooperative.
La vicepresidenta de Coopermondo – Confcooperative, Claudia Fiaschi, firmó hoy en Bogotá una declaración de intenciones para fomentar la cooperación internacional en Colombia. El documento fue firmado por Gil Hernando Alfonso Prada, el Director General del Servicio Nacional de Aprendizaje (SENA), la agencia nacional para la formación profesional, gestionada por el Ministerio de Trabajo de Colombia.
“El objetivo”, dice el documento,”es el fortalecimiento de los lazos comerciales y culturales entre el movimiento cooperativo italiano y la República de Colombia, para enfatizar el objetivo común de crear nuevas y mejores oportunidades de trabajo decente (socialmente inclusivo y económicamente eficaz) de los intercambios profesionales y de hermanamiento entre las cooperativas de los dos países“.
“Queremos a cooperar y desarrollar proyectos de cooperación en este país propiciando el intercambio de experiencias y conocimiento y aportando en la formación de liderazgos en el Sector Cooperativo“, dijo la vicepresidenta Fiaschi.
“Colaborar con el movimiento cooperativo italiano no sólo es un honor para nosotros, sino una enorme oportunidad para el crecimiento y el aprendizaje“, opina el director del SENA Prada Gil. “Es un modelo a partir del cual podemos aprender mucho y al que creemos que podemos ofrecer ejemplos de buenas prácticas de economía solidaria“.
En los próximos días la vicepresidenta Fiaschi, acompañada por el Director de Coopermondo, Danilo Salerno, Chiara Piva de la Federación de los Bancos de crédito cooperativo italiana (Federcasse BCC) y Mauro Camicia del Instituto Italo-Latino Americano (IILA), volará en la región del Cauca donde se llevará a cabo la segunda misión del proyecto “Agricoop – Colombia” que comenzó en enero de 2015. El módulo de formación de esta misión está especialmente dedicado al tema de la finanza cooperativa para el desarrollo rural.
Jueves, 30 de julio se organizó un evento tri-nacional, en Popayán (Cauca), que reunirá expertos en finanzas cooperativa, economia solidaria y cooperación internacional de Italia, Colombia y Ecuador. Entre los invitados aparece también Bepi Tonello, Presidente de BanCodesarrollo, el ecuatoriano cooperativa de crédito bancario nacido a pulso Federcasse y ahora coordinador del proyecto “Microfinanzas Campesina”.
Economia solidale, cooperativismo e credito cooperativo. Oltre 400 persone hanno partecipato all’evento “Finanza cooperativa per lo sviluppo rurale” organizzato da Coopermondo – Confcooperative a Popayan, capoluogo di una delle regioni più minacciate dal conflitto armato in Colombia. L’evento fa parte del progetto pilota “AGRICOOP Colombia”, portato avanti da Coopermondo – Confcooperative, con il finanziamento dell’Istituto Italo – Latino Americano (IILA), in partnership con Confecoop Colombia (la Confederazione di cooperative colombiana) e con il sostegno di alcuni enti regionali e nazionali (Organizaciones Solidarias, SENA, Fundacion Promover, Fundacion Mutual Semilla, Adel Casa del Agua, Asociacion Macizo Colombiano).
Il Governatore del Dipartimento del Cauca, Temístocles Ortega Narváez, ha pubblicamente riconosciuto “l’importanza che questo progetto ha nello sviluppo attuale e futuro del territorio” in quanto “queste azioni congiunte con la cooperazione internazionale (Coopermondo e IILA) fanno crescere lo sviluppo agricolo del dipartimento. Il governo”, ha aggiunto, “è onorato di appoggiare iniziative di questo tipo per il consolidamento del settore agricolo del Cauca”.
E ne sono state contente le oltre 60 cooperative beneficiarie del progetto AGRICOOP, tra mutue, cooperative di credito e produttori nei cinque settori di interesse (panela, ortaggi, quinoa, caffè e acquacoltura) che erano presenti con i propri stand durante la manifestazione. Le organizzazioni hanno potuto mettere in mostra i loro prodotti, creando reti e relazioni e dimostrando che è possibile mettere insieme solidarietà e sviluppo in un’ottica di efficienza economica e di inclusione sociale.
“Attualmente in Italia le cooperative occupano più di 1,2 milioni di persone e contribuiscono all’economia del paese con 140 miliardi di euro di fatturato, circa l’8% del prodotto interno lordo” ha spiegato la Vicepresidente di Coopermondo – Confcooperative Claudia Fiaschi. Si tratta di esperienze significative nel panorama nazionale ma che preentano ancora ampi margini di crescita. Questo scenario comune, tracciato dalla Vicepresidente Fiaschi tra i movimenti cooperativi italiano e colombiano, ha portato a una proposta di progetto condivisa su cui lavorare per il 2016, anche come prosecuzione del progetto in corso.
Ha suscitato grande interesse tra i partecipanti l’esperienza di Federcasse in Ecuador, testimoniata da Chiara Piva (Federcasse) e Giuseppe Tonello (Codesarrollo). “Non ci spaventano i settori più vulnerabili, anzi crediamo che proprio offrendo opportunità di investimento e di fiducia ai piccoli produttori rurali si potranno produrre benessere sociale e prodotti di qualità”, ha dichiarato Piva. Undici anni fa, Federcasse ha lanciato un progetto di cooperazione internazionale, “Microfinanza campesina”, che mette in rete oltre 220 BCC italiane e la banca ecuatoriana Codesarrollo. Il presidente di Codesarrollo, Giuseppe Tonello, ha ricordato i risultati del progetto (oltre 45 milioni di dollari di crediti a più di 12mila donne ecuatoriane) mostrando che il credito cooperativo è in grado di generare una spirale di crescita inclusiva ed efficace sui territori perché “valorizza il risparmio, oltre che l’accesso al credito, riconoscendo l’importanza che la ricchezza e le risorse (finanziarie, ma non solo) si impegnino nel territorio di chi le produce e non si disperdano nel consumismo”.
Il progetto AGRICOOP, che si ispira alla filosofia di Tonello “Amarsi di più, essere felici e vivere in pace attraverso lo sviluppo dell’economia solidale per costruire una terra del buen vivir”, promuove un modello di sviluppo cooperativo, che si basa su principi di equità e mette la persona al centro. “Vogliamo costruire insieme un modello di sviluppo sostenibile che generi una crescita più inclusiva”, ha dichiarato Danilo Salerno, direttore di Coopermondo. “Il sesto principio della cooperazione, la cooperazione tra cooperative, che stiamo mettendo in atto attraverso la condivisione delle conoscenze e dei processi produttivi permetterà la crescita di tutti, trovando soluzioni e risposte collettive ai problemi individuali delle singole organizzazioni”.
“He participado a muchos talleres y capacitaciones en los últimos años, pero nunca me había sentido tan protagonista como en este. Nos conocimos entre productores de los mismos productos, y descubrimos que los problemas que tenemos cada uno los tienen nuestros vecinos y que a lo mejor las soluciones las podemos encontrar entre los que están aquí presentes“.
Con estas palabras Hector, productor de quinoa de la región del Cauca, comenta el comienzo del proyecto Agricoop Colombia, una iniciativa de Coopermondo (Agencia de cooperación internacional de Confcooperative, gremio de cooperativas italianas) y el Instituto Italo – Latinoamericano financiado por el Ministerio de Asuntos Exteriores y Cooperación Internacional de Italia, con el apoyo moral del Ministerio de Agricultura y Desarrollo Rural, del Ministerio de Trabajo y del Embajador de Italia en Colombia, Gianni Bardini.
El proyecto es un piloto que tiene el objetivo el fortalecimiento productivo y organizacional de pequeños productores de café, quinoa, panela, frutales y piscicultura de la región del Cauca. A través de un año de talleres, encuentros, asambleas e intercambio se fomentarán la integración y el conocimientoreciproco entre estos actores productivos y unos expertos técnicos italianos, para llegar a diseñar un proyecto macro de desarrollo rural de la región.
Agricoop Colombia promueve la cooperación entre los pequeños productores como forma de empoderamiento frente a la competencia del mercado internacional y como manera de promover la cohesión social en un territorio dañado por el conflicto.
Muchos los partners que se han sumado al proyecto. En primer lugar el Gremio nacional de cooperativas, Confecoop Colombia, a través de su oficina regional en el Cauca, es el partner natural de Coopermondo para Agricoop. Pero el entusiasmo y la credibilidad del proyecto atrajeron nuevos aliados en ese camino. El Director de la Unidad Administrativa Especial Organizaciones Solidarias, Doctor Luis Eduardo Otero, honró los participantes abriendo con una charla la primera sesión de talleres que se dio del miércoles 25 mayo al viernes 27 mayo. Así el Sena, Fundación PROMOVER, Asociación Mutual Semilla, Centro Provincial Macizo Colombiano apoyarán el proyecto liderando el seguimiento en los próximos meses, qua ya ha empezado estas semanas.
De gran importancia será un evento tri-nacional, en julio 2015, en el cual Ecuador, Colombia e Italia intercambiarán experiencias sobre el tema del financiamiento para el desarrollo local. El evento contará con personalidades de los gobiernos y expertos del sector de los tres países.
Este solo es el comienzo de un largo camino que requiere paciencia y equilibrio para obtener el éxito necesario de los cambios a largo plazo. Como dijo Maria Estela, productora de café: “Estos días representan un momento histórico para nosotros: es la primera vez que nuestro pueblo se integra con Italia y esperemos que nuestra cooperación pueda aportar beneficios para todos”. Los promotores del proyecto Agricoop pondrán sin duda toda su experiencia y pasión para que así sea.
In Bogotà Coopermondo – Confcooperative’s Vice President, Claudia Fiaschi, signed a declaration of intent to foster international cooperation in Colombia. The document was signed together with Gil Hernando Alfonso Prada, the Director General of the National Service of Learning (SENA), agency managed by the Ministry of Labour of Colombia, on which Board of Directors sit the President of the Republic and several ministers of the government of the Latin American country.
“The aim,” the document states, “is to strengthen entrepreneurial and cultural ties between the Italian cooperative movement and the Republic of Colombia, to emphasize the common goal of creating new and better opportunities for decent work (socially inclusive and economically effective) starting from professional exchanges and twinning arrangements between cooperatives of the two countries”.
“We commit ourselves to cooperate and develop international cooperation projects in this country, promoting exchanges of experiences and knowledge and providing training to managers in the cooperative sector,” said the Vice-President Fiaschi.
“For us it is not only an honor to collaborate with the Italian cooperative movement, but also an enormous opportunity of learning and growth“, believes the director of SENA Prada Gil. “The Italian one is a model from which we can learn a lot and to which we think we can offer examples of good practices of solidarity economy“.
In the coming days the Vice President Fiaschi, accompanied by the Director of Coopermondo, Danilo Salerno,Chiara Piva of the Italian Federation of Cooperative Banks (Federcasse BCC) and Mauro Camicia of the Italian-Latin America Institute (IILA), will fly to the Cauca region where the second mission of the project “Agricoop – Colombia“, which began in January 2015, will start. The training module of this mission is dedicated to the topic of cooperative finance for sustainable and rural development.
Thursday, July 30th a tri-national event is organised in Popayan (Cauca) and it will be attended by experts of cooperative finance, solidarity economy and international development cooperation coming from Italy, Colombia and Ecuador. Among the guests there will be also Bepi Tonello, President of BanCodesarrollo, the bank credit cooperative Ecuadorian born to pulse Federcasse and now coordinates the project “Microfinance Campesina”.
E’ stata firmata oggi dalla vicepresidente di Coopermondo – Confcooperative, Claudia Fiaschi, a Bogotà una dichiarazione d’intenti per favorire la cooperazione internazionale in Colombia. Il documento è stato sottoscritto con Hernando Alfonso Prada Gil, il direttore generale del SENA, l’agenzia nazionale per la formazione professionale, gestita dal Ministero del Lavoro colombiano nel cui Consiglio d’amministrazione siedono il Presidente della Repubblica e diversi ministri del Governo del Paese latinoamericano.
“L’obiettivo”, si legge nel documento, “è rafforzare i legami imprenditoriali e culturali tra il movimento cooperativo italiano e la Repubblica della Colombia, per enfatizzare il fine comune di creare nuove e migliori opportunità di lavoro dignitoso (socialmente inclusivo ed economicamente efficace) a partire da scambi professionali e gemellaggi tra le cooperative dei due paesi”.
“Ci impegniamo a collaborare e a sviluppare progetti di cooperazione in questo Paese, promuovendo lo scambio di esperienze e conoscenze e offrendo formazione ai dirigenti nel settore cooperativo”, ha dichiarato la vicepresidente Fiaschi.
“Per noi non è solo un onore, ma un’enorme opportunità di crescita e apprendimento poter collaborare con il movimento cooperativo italiano”, ritiene il direttore del SENA Prada Gil. “E’ un modello dal quale possiamo imparare molto e al quale pensiamo di poter offrire esempi di buone pratiche di economia solidale”.
Nei prossimi giorni la vice presidente Fiaschi, accompagnata dal direttore di Coopermondo, Danilo Salerno, da Chiara Piva di Federcasse BCC e da Mauro Camicia dell’Istituto Italo-Latino Americano, voleranno nella regione del Cauca dove si compierà la seconda missione del progetto “Agricoop – Colombia” iniziato nel gennaio 2015. Il modulo formativo di questa missione è dedicato specialmente al tema della finanza cooperativa per lo sviluppo sostenibile.
Giovedì 30 luglio è stato organizzato un evento tri-nazionale, a Popayàn (Cauca), che vedrà incontrarsi esperti di finanza cooperativa, economia solidale e cooperazione provenienti da Italia, Colombia ed Ecuador. Tra gli ospiti anche Bepi Tonello, Presidente di BanCodesarrollo,la banca di credito cooperativo ecuadoriana nata per impulso di Federcasse e che oggi coordina il progetto “Microfinanza Campesina”.
“Un risultato straordinario, che non è un punto di arrivo ma un punto di partenza per una nuova fase di crescita che caratterizzerà le nostre attività”. Il presidente di Coopermondo, Francesco Carri, saluta così la notizia del riconoscimento da parte del Ministero degli Affari Esteri di Coopermondo come Organizzazione Non Governativa (ONG). Questo significa nuove opportunità, nuove responsabilità di trasparenza e un nuovo slancio per rafforzare il lavoro già strutturato negli ultimi anni.
Attraverso il suo lavoro Coopermondo mette in rete oltre 70 progetti portati avanti dalle cooperative aderenti a Confcooperative e, attraverso la piattaforma europea di Cooperatives Europe, si lega a 270 progetti con oltre 500 partner nel mondo. Un’organizzazione come Coopermondo che supporta e promuove i principi dell’impresa cooperativa è segnale di una cooperazione internazionale che sta cambiando, in cui il ruolo che il settore privato può giocare insieme alle ONG tradizionali è fondamentale.
Il mondo cooperativo, infatti, ha una duplice peculiarità che gli permette di essere un attore chiave nella cooperazione internazionale. Da un lato ha la natura di settore privato, di modello di sviluppo economicamente efficiente e orientato all’imprenditorialità. Dall’altra, pur essendo un settore privato, ha però nel suo DNA i valori di solidarietà e rispetto delle comunità e dei territori che lo rendono particolarmente compatibile con le dinamiche di cooperazione allo sviluppo.
“Ad oggi sono più di 250 le ONG riconosciute dal Ministero degli Affari Esteri, ma Coopermondo trova la sua specificità nell’essere rappresentativa di un mondo, quello della cooperazione, di Confcooperative e delle banche di credito cooperativo, che la rendono unica nel panorama. La mission di Coopermondo – dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative – è promuovere, nei paesi in via di sviluppo, il modello di crescita inclusivo delle imprese cooperative che sono in grado, più di altri modelli economici, di valorizzare persone e territori generando sviluppo dal basso”.
Quello cooperativo è un modello economico che, non solo si è dimostrato resiliente alle crisi, ma promuove la coesione sociale in un’ottica di efficienza economica e di rispetto dell’ambiente. E questo può essere modello ed esempio per uno sviluppo sostenibile in tutto il mondo.
Si è insediato stamane il Consiglio Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo, organismo di consultazione che raccoglie e rappresenta tutti i soggetti del “sistema Italia” della cooperazione allo Sviluppo.
Alla presenza del Ministro Gentiloni e del Direttore Generale della DCGS Giampaolo Cantini si è discusso il Documento di Programmazione Triennale 2015-2017, sul quale il Consiglio Nazionale è tenuto a esprimere parere, come previsto dalla nuova legge 125/2014 in materia prima dell’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri.
Il documento contiene almeno 4 passaggi in cui le cooperative sono citate ed assunte come modello per uno sviluppo sostenibile, inclusivo socialmente ed efficace economicamente: per un’agricoltura sostenibile, “per la ricostruzione di basi produttive dei piccoli agricoltori dei Paesi in via di Sviluppo”; per il rafforzamento del settore privato dei Paesi partner, per i quali “l’esperienza italiana di PMI e cooperative aggregate e organizzate in reti, con servizi comuni per sfruttare economie di scala rappresenta un vantaggio comparato rispetto ad altri donatori”; come modello prioritario da valorizzare anche attraverso il canale multilaterale delle Organizzazioni internazionali cui l’Italia contribuisce attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il movimento cooperativo italiano esprime due seggi nel Consiglio Nazionale con Rosario Altieri, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (membro supplente Danilo Salerno, Direttore di Coopermondo-Confcooperative) e Sergio Gatti, Direttore Generale di Federcasse (membro supplente Claudia Benedetti, Responsabile Programmi di Mutualitá Internazionale).
Il Presidente Altieri, nel proprio intervento ha espresso parere favorevole al Documento, apprezzandone i numerosi riferimenti al modello cooperativo, la dimensione programmatica e di coerenza delle politiche di italiane in materia e auspicando una maggiore definizione e impegno finanziario del nostro Paese per il settore.
Il Direttore Generale di Federcasse con il proprio intervento ha confermato l’impegno e la disponibilità del credito cooperativo nel settore, anche nel riportare e valorizzare nei territori italiani le progettualità del sistema Italia di cooperazione allo sviluppo. Il DG Gatti ha infine posto l’accento sull’importanza delle finanza quale strumento di inclusione e capacitazione delle popolazioni dei Paesi partner.
Il credito da solo non crea sviluppo, ma è la base senza la quale è impossibile immaginare un futuro più sostenibile. A livello economico, sociale e ambientale. L’incontro “Finanza cooperativa per lo sviluppo” si svolgerà sabato 20 giugno nella Sala Workshop 50 di Cascina Triulza dalle 11.00 alle 13.30 e si concentrerà proprio sull’importanza della finanza inclusiva nei processi di sviluppo che l’Italia può contribuire a generare nei Paesi partner del Sud del mondo.
Creare una rete di relazioni attraverso l’accesso al credito in un processo condiviso con le comunità di appartenenza, in grado di generare benefici che rimangono sul territorio e che vengono investiti localmente è un meccanismo virtuoso: è un processo di democrazia economicache permette ai soci e ai clienti delle banche di credito cooperativo di scegliere la destinazione dei propri risparmi, in un’ottica di trasparenza e responsabilizzazione dei creditori.
Questi i vantaggi competitivi del credito cooperativo che crea sviluppo sostenibile con un occhio di riguardo ai territori e che Federcasse e Coopermondo-Confcooperative si impegnano a presentare agli occhi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a 20 giorni dalla Terza Conferenza Internazionale ONU sulla Finanza per lo sviluppo che si terrà ad Addis Abeba, dove l’Italia parteciperà con una delegazione istituzionale.
Qui è possibile scaricare il programma dell’evento.
Gli organizzatori mettono a disposizione i biglietti per l’intera giornata dell’evento. Per partecipare è necessario mandare una email a coopermondo@confocooperative.it o a cpiva@federcasse.bcc.it
Accesso al credito in Equador “Microfinanza campesina”: Avviato nel 2002 e rinnovato nel 2012 dalla Federcasse (Federazione delle Banche di Credito Cooperativo, socia di Coopermondo-Confcooperative). Complessivamente, dal 2007 al 2012, i pool costituiti da Bcc-Cr hanno permesso ad oltre 12mila donne ecuadoriane di ricevere prestiti per un totale di oltre 45 milioni di dollari; hanno favorito nelle piccole comunità la costruzione di 2mila nuove case e la ristrutturazione di altre 1800; hanno rappresentato per oltre 150mila famiglie un sostegno all’imprenditorialità familiare, giovanile e femminile; hanno favorito interventi a favore degli indigeni che popolano le foreste amazzoniche.
Finanziamenti all’agricoltura in Togo: Uno scambio di competenze e di esperienze tra il movimento cooperativo italiano e le organizzazioni contadine e di microfinanza per lo sviluppo rurale in Togo, per favorire sicurezza e sovranità alimentare. È questo l’obiettivo principale del progetto pluriennale avviato da Coopermondo e da un pool di sei Banche di credito cooperativo (BCC del Garda, Cassa Rurale di Treviglio, Banca del Veneziano, Banca CRAS, EmilBanca e BCC Roma). Fino a marzo 2015 sono state 60 le imprese agricole finanziate attraverso l’erogazione di micro-crediti; oltre 6500 coloro che ne hanno beneficiato, direttamente o indirettamente, tra agricoltori e soci di cooperative agricole; quasi 500 gli esperti agricoli coinvolti nei percorsi di formazione per migliorare le competenze nella filiera alimentare.
Cooperative crescono sulle Ande. Un’associazione e una banca di credito cooperativo che promuovono e danno supporto all’economia solidale in Perù. Questa l’incredibile esperienza di un gruppo di giovani, principalmente donne, che a Huancavo ha fondato l’associazione Redes per promuovere l’economia cooperativa e di relazione nel Paese. Con il supporto tecnico e finanziario della Cooperazione Trentina, della cooperativa Il Canale di Trento, e della Provincia Autonoma di Trento, Redes ha potuto dare vita a Etica, una cooperativa di risparmio e credito che conta più di 600 soci e promuove il risparmio tra i cittadini e offre credito ad associazioni e imprese impegnate nel sociale sul territorio. Gli utili della Banca cooperativa Etica vengono dati a Redes, che li usa anche per l’aiuto allo sviluppo nelle zone rurali e di assistenza ai bambini abusati o a rischio.
La lucha contra la pobreza rural, la promoción de la cohesión social en las zonas de post-conflicto y la elaboración de nuevos partenariados público-privados para el desarrollo sostenible. Estos son los temas de las tres conferencias internacionales que Coopermondo, la Asociación de Cooperación Internacional de Confcooperative, organiza durante EXPO Milán 2015 en el Pabellón de la Sociedad Civil, “Cascina Triulza”, en colaboración con el Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperación Internacional Italiano. Las conferencias contarán con la presencia de personalidades de organizaciones internacionales (OIT, UE, FAO, ONU), por los ministros de los gobiernos de los países partners y de los representantes de los proyectos llevados a cabo por Coopermondo y sus asociados.
El programa de los eventos:15 de junio – “Alimentar el planeta Post2015: trabajo decente, juventud e igualdad de género“: la evidencia de los proyectos y reflexiones estratégicas sobre el papel que pueden desempeñar las cooperativas para combatir la pobreza rural.23 de septiembre – “Peace & Food: el modelo cooperativo para la cohesión social“: conferencia sobre la importancia de las cooperativas en post-conflicto.21 de octubre – “Partenariados público-privados para una buena internacionalización“: la discusión sobre posibles colaboraciones entre los sectores público y privado para crear un desarrollo sostenible.Cada evento se dividirá en dos partes: la primera es una narración de algunos de los 425 proyectos de cooperación al desarrollo llevados a cabo por cooperativas italianas y europeas en más de 78 países en todo el mundo, con un valor de más de 200 millones de euros; la segunda parte será un panel político en el que las instituciones, las organizaciones internacionales, organizaciones no gubernamentales y representantes del movimiento cooperativo discutirán cómo el modelo de negocio inclusivo de las cooperativas contribuye a la creación de trabajo decente, la promoción de una cultura de paz, la igualdad de género y juventud empoderamiento.Un cuarto evento tendrá lugar en la semana entre el 16 y el 21 de junio, cuando, siempre en Cascina Triulza (stand de Confcooperative), Coopermondo y el Ministerio de Asuntos Exteriores de Italia, en colaboración con los pabellones de algunos países, exhibirán fotografías, videos y entrevistas acerca de las experiencias más importantes de la cooperación en algunos países seleccionados (Balcanes, Togo y Ghana, Ecuador, Colombia, Mozambique y Sierra Leona).“Nuestro reto es alimentar al mundo con técnicas que respetan el medio ambiente y sostenible”, dice Maurizio Gardini, Presidente de Confcooperative, haciendo hincapié en que ya en la elección del título (“Alimentar el planeta. Energía para la vida”) EXPO ha decidido aceptar la misión política que la cooperación internacional está llevando a cabo desde hace décadas: la seguridad alimentaria.El valor añadido de las cooperativas en este campo se divide en dos niveles: la organización sistemática de la cadena alimentaria (esencial para los pequeños agricultores, según la FAO representan el 84% del total mundial) y la valorización cultural del agricultor que restablece dignidad a la agricultura y a su profesión.
Dall’11 al 13 maggio Coopermondo ha fatto la sua prima missione esploratrice in Albania su invito della cooperativa di Bolzano MAGI Euregio che nel Paese ha internazionalizzato la propria attività all’insegna della solidarietà e del diritto alla salute, aprendo un centro di ricerca sulle malattie genetiche rare. Una tre giorni ricca di soddisfazioni per la cooperativa di FederazioneSanità-Confcooperative che si è conclusa con una riunione istituzionale presso l’Ufficio della Cooperazione Italiana allo Sviluppo – UTL di Tirana.
La versione albanese di MAGI Euregio si chiama MAGI Balkans e svolge attività di laboratorio, diagnostica e ricerca sulle patologie delle malattie genetiche rare: “E’ l’unico centro di questo tipo in Albania e siamo molto contenti di poter dare una risposta e un servizio di qualità ai cittadini albanesi” ha dichiarato soddisfatto il Presidente di MAGI Euregio, Matteo Bertelli.
“Per noi è importante che chi arriva al Centro con molti dubbi sulle proprie condizioni di salute possa uscire consapevole della propria patologia“, ha continuato Bertelli, spiegando che la mission di MAGI Balkans, condivisa con i propri soci, “è dare ai pazienti un nome alla malattie genetiche che li colpiscono e che dalla medicina vengono spesso confuse con eccesso di stress o con malessere psicofisico.” Il Centro, che funge anche da laboratorio per le analisi del sangue e da centro di fisioterapia, è animato da molti volontari, soprattutto giovani studenti e ricercatori italiani e albanesi.
“E’ molto bello vedere l’energia vitale che anima la MAGI Balkans, un centro di vera cooperazione, all’insegna del diritto alla salute e al benessere della persona” ha dichiarato Danilo Salerno, Direttore di Coopermondo. “L’attività della MAGI è conosciuta e molto ben considerata anche dall’Ufficio locale della cooperazione italiana allo sviluppo”, ha proseguito, “e le possibilità di strutturare l’attività e la presenza del nostro movimento cooperativo nell’area attraverso i fondi italiani ed europei sono davvero interessanti, non solo nel settore della Salute e della cooperazione sociale, ma anche in quello agricolo, prioritario per il Paese e per la UE”.
Le impressioni di questa visita sono raccolte in una storia vera, che vale la pena raccontare, raccolta dai volontari della MAGI Balkans nei propri diari clinici (il nome della protagonista è fittizio):
“Mathilde ha 21 anni, è originaria di Ulëz, ma studia a Tirana dove si è trasferita perchè sogna di diventare infermiera.
Da due anni però soffre di crisi cardiache. I medici le dicono che è stressata, le diagnosticano una depressione e, in nome di problemi psichici, le prescrivono degli psicofarmaci. Ma Mathilde sa di non essere depressa e si sente discriminata come persona, come donna, come lavoratrice.
Da qualche mese Mathilde si è rivolta a Magi Balkans, un centro medico frutto dell’impegno di una cooperativa italiana che ha deciso di allargare qui la sua attività di ricerca sulle malattie genetiche rare perché mossa dalla consapevolezza che povertà significa anche mancanza di opportunità e di diritti. Come il diritto alla salute. Al Centro Magi Balkans, dopo alcune visite, Mathilde ha scoperto che le sue crisi cardiache dipendono da una malattia genetica, la Sindrome di Raynaud.
Oggi la malattia di Matilde ha un nome contro cui combattere consapevolmente. È fortunata. Mathilde ha conquistato il suo diritto alla salute. Da domani potrà parlerne con i suoi amici e la sua comunità.
From the 11th to 13th May Coopermondo made his first exploratory mission in Albania on the invitation of MAGI Euregio, a cooperative from Bolzano, that has opened a research center and laboratory for genetic and rare diseases, putting solidarity and the right to health at the center of its internationalization. The three days full have been full of satisfactions for the cooperative associated to FederazioneSanità – Confcooperative and the mission ended with an institutional meeting at the Office of the Italian Development Cooperation (UTL) in Tirana.The Albanian version of MAGI Euregio is called MAGI Balkans and conducts laboratory, diagnostic and research on genetic and rare diseases: “It ‘the only center of the kind in Albania and we are very pleased to be able to answer and offer quality services to Albanian citizens”, said the President of MAGI Euregio, Matteo Bertelli.
“For us it is important that those who come to the center with many doubts about their medical condition may become aware of their disease,” continued Bertelli, explaining that the mission of MAGI Balkans, shared with its own members, “is to give patients a name to the genetic disease that affect them and that medicine often confuses with excess of stress or psychic disorders”. The center, which also serves as a laboratory for blood tests and physiotherapy center, is animated by many volunteers, especially Italian and Albanian young students and researchers .
“It ‘s great to see the energy that animates MAGI Balkans, a center of true cooperation, under the banner of the right to health and well-being of the person,” said Danilo Salerno, Director of Coopermondo. “The activities of MAGI are very well known and well regarded by the local Italian development cooperation”, he continued, “and the ability to structure the activity and the possibility of our cooperative movement in the area through Italian and Europeans funds are really interesting, not only in the area of Health and social cooperation, but also in agriculture, which is a priority for the country and for the EU”.
The impressions of this visit can be summarize in a true story that is worth telling, collected by volunteers of the MAGI Balkans in their clinical diaries (the name of the main character is fictional):Mathilde is 21 years old, is a native of Ulez, but she moved to Tirana to study because her dream was to become a nurse.
For two years, however, she suffers from heart attacks. The doctors said she was over-stressed, diagnosed her with depression and, in the name of mental health problems, prescribed her psychotropic drugs. But Mathilde knew she was not depressed and she felt discriminated as a person, as a woman, as a worker.
After several months Mathilde turned to Magi Balkans, a medical center born from an Italian cooperative that has decided to internazionalize her research center on rare and genetic diseases, moved from the awareness that poverty also means lack of opportunity and rights, as the right to health. At Magi Balkans, after a few visits, Mathilde has discovered that his heart attacks depend on a genetic disease, the Raynaud’s Syndrome.
Today Mathilde can give a name to her disease and she knows who she can struggle to. She is lucky, Mathilde has won her right to health. Tomorrow she will talk with his friends and his community.Living well is to cooperate.
EXPOrtare solidarietà attraverso la promozione di uno sviluppo che sia sostenibile a livello economico, sociale e ambientale. Promuovere la creazione di lavoro dignitoso con un’attenzione particolare all’uguaglianza di genere e al coinvolgimento dei giovani. Con questo spirito le cooperative italiane ed europee portano avanti più di 270 progetti di cooperazione internazionale in oltre 78 Paesi del mondo.
E con questo stesso spirito si aprirà la conferenza internazionale “Nutrire il pianeta post-2015: lavoro dignitoso, giovani e uguaglianza di genere” organizzata da Coopermondo, (Associazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo di Confcooperative) e la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, lunedì 15 giugno 2015 dalle 10.30 alle 13.30, presso l’auditorium di Cascina Triulza in EXPO Milano 2015.
L’evento sarà un momento di riflessione sulle tematiche della sicurezza alimentare e della lotta alla fame nel mondo, per lanciare un messaggio forte in vista dell’adozione, da parte delle Nazioni Unite il prossimo settembre, della nuova agenda dello sviluppo e degli obiettivi di sviluppo sostenibile post-2015.
Nel primo panel i relatori provenienti dai Paesi dei progetti racconteranno con voce diretta le loro storie ed esperienze: verrà illustrato il ruolo che le cooperative italiane ed europee assumono nel mondo meno sviluppato per contrastare la povertà, migliorare l’efficienza delle filiere produttive e dare forza e potere a molti contadini. Un’attenzione particolare sarà rivolta al mondo delle donne e dei giovani che rappresentano la popolazione più impegnata nell’agricoltura familiare nei paesi in via di sviluppo.
Il secondo panel sarà orientato al policy-making e vi parteciperanno relatori internazionali come Simel Esim, direttrice dell’Unità cooperativa dell’International Labour Organization (ILO), che mostrerà in che modo le cooperative creano lavoro dignitoso e Nora Ourabbah Haddad, direttrice della Co-operative Teams alla Food and Agricolture Organization (FAO), che porterà l’esperienza delle Nazioni Unite contro lotta alla fame nel mondo.
Saranno inoltre presenti rappresentanti del Movimento cooperativo Europeo ed internazionale che confermeranno il loro impegno nella promozione dell’uguaglianza di genere e del supporto alle creatività dei giovani. I rappresentanti di Cooperatives Europe (Klaus Niederlander, Direttore), di Federcasse – Banche di Credito Cooperativo (Sergio Gatti) e di Confcooperative (Claudia fiaschi, Vice Presidente) lanceranno l’impegno delle rispettive strutture a favore della creazione di lavoro per giovani imprenditori.
E’ possibile scaricare il programma qui
Per partecipare è necessario registrarsi al seguente link o mandano un email all’indirizzo dgcs.eventi@esteri.it. A coloro che confermano la partecipazione, e fino ad esaurimento dei posti a sedere, gli organizzatori mettono a disposizione un ingresso ad Expo, valido per la giornata dell’evento.
EXPOrting solidarity for economical, social and environmental sustainability. Promoting the creation of decent jobs with particular attention to gender equality and the empowerment of young people. That is the spirit that animates Italian and European co-operatives that carry on more than 270 development cooperation projects in over 78 countries worldwide.
And that is the spirit that will characterize the international conference “Feeding the planet Post-2015: decent job, youth and gender equality” to be held on Monday, June 15th, 2015 from 10.30 a.m. to 1.30 p.m. in the auditorium of Cascina Triulza in EXPO Milano 2015 by Coopermondo (the Association for International Development Cooperation promoted by Confcooperative) and the Directorate General for Cooperation Development of the Italian Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation.
The event aims to discuss issues of food security and the fight against hunger, to send a strong message in favor of the new agenda for development and the sustainable development goals that the United Nations will approve in September 2015.
The first part of the event will outline, through storytelling and direct experiences, the role that Italian and European co-ops are playing in developing countries to reduce poverty, improve the efficiency of supply chains and give strength and power to farmers.
A debate more oriented on policy-making will follow and it will count on the participation of international speakers such as Simel Esim, director of Co-operative Unit at International Labour Organisation (ILO), who will show how cooperatives create decent jobs and Nora Ourabah Haddad from FAO, that will bring the experience of the United Nation in the fight against poverty. Klaus Niederlander, Director of Cooperatives Europe, Sergio Gatti, Director of Federcasse (Federation of Cooperative Banks) and Claudia Fiaschi, Vice President at Confcooperative, will close the event highlighting European and Italian cooperative movement‘s efforts in creating new jobs and start-up especially for youth and women.
It is possible to download the programme
Participants must register at this link or by sending an email to dgcs.eventi@esteri.it To those who confirm their participation, and according to seats availability, the organizers will provide a free entrance to Expo, valid for the entire day of June 15th. More logistic details will follow.
Follow the event on Twitter #CoopsPost2015 and #CoopsEXPO2015
Francesco Carri, attuale presidente di ICRREA Banca S.p.A., è il nuovo Presidente di Coopermondo. “Sono molto onorato di avere l’opportunità di dedicarmi al mondo della cooperazione internazionale. Punteremo a rafforzare a migliorare quanto di buono è stato fatto finora senza dimenticare mai che al centro di ogni progetto efficace ci sono le relazioni, la partecipazione e la condivisione” ha dichiarato il neo-Presidente a margine del Consiglio Direttivo che ieri, 12 maggio 2015, ha rinnovato le cariche. Esperto del mondo finanziario, laureato in economia, Francesco Carri è professore di economia aziendale e da sempre lavora nel settore delle banche di credito cooperativo – BCC.
Ad affiancare Carri è stata nominata Vice Presidente Claudia Fiaschi. Noto il suo impegno nel terzo settore italiano (fino al 2013 è stata Presidente del consorzio CGM),Claudia Fiaschi è attualmente Vice Presidente di Confcooperative e Presidente di Confcooperative Toscana. “Le cooperative hanno la capacità di creare valore partendo da ciò che trovano sul territorio e questo è un modello di sviluppo che ha dei valori di sostenibilità naturali, fondamentali per promuovere un’economia più giusta e più equa”, ha dichiarato Fiaschi in una recente video intervista, dimostrando di sposare a pieno la mission di Coopermondo. Fiaschi ha inoltre sottolineato l’importanza di mettere maggiormente a sistema la rete di Confcooperative e Federcasse per potenziare il ruolo della cooperazione internazionale e di Coopermondo.
Il nuovo consiglio di amministrazione è composto da Sergio Gatti, Direttore Generale Federcasse; Paolo Tiozzo, Presidente di Federcoopesca; Stefano Lazzarini, Presidente di Confcooperative Forlì-Cesena; Sergio Bonetti, Consigliere nazionale Confcooperative e Consigliere FederazioneSanità e Confcooperative Lombardia; Andrea Ferraris, Vice Presidente Confcooperative Piemonte e Presidente Federcultura, Turismo e Sport; Marco Pagano, Presidente Confcooperative Puglia.
Francesco Carri, current president of ICRREA Banca SpA, is the new President of Coopermondo. “I am very honored to have the opportunity to devote myself to the world of international cooperation. We will aim to strengthen and to improve what has been done so far without ever forgetting that the center of each project are relationships, participation and sharing“, said the new President on the sidelines of the Executive Council that yesterday, May 12, 2015 , he has renewed the charges. Expert in the financial world, a degree in economics, Francesco Carri is professor of business and has always worked in the field of co-operative banks – BCC.
Alongside Carri, Claudia Fiaschi has been appointed as Vice President. Her commitment to the Italian third sector is well known (until 2013 she was Chairman of the consortium CGM). Fiaschi is currently Vice President and President of Confcooperative Confcooperative Tuscany. “Co-operatives have the ability to create development from what they find on the territories and they represents an inclusive business model that naturally promotes values of sustainability, essential for promoting a more just and fair economy” she said in a recent video interview, proving to marry Coopermondo’s mission. Fiaschi also stressed the importance of putting more emphasis to strengthening the role of international cooperation and Coopermondo in Confcooperative and Federcasse system.
The new board have also appointed as counsellors Sergio Gatti, Director General Federcasse; Paolo Tiozzo, President of Federcoopesca; Stefano Lazzarini, President of Confcooperative Forlì-Cesena; Sergio Bonetti, National Councillor of Confcooperative and Director of FederazioneSanità and Confcooperative Lombardy; Andrea Ferraris, Vice President and President Confcooperative Piemonte Federcultura, Tourism and Sport; Marco Pagano, President Confcooperative Puglia.
Soixante entreprises agricoles ont été financées à travers l’octroi des micro-crédits, plus de 6.500 personnes entre familles, agriculteurs, membres des coopératives agricoles et groupements en sont bénéficiaires directs ou indirects et, près de 500 techniciens agricoles ont été formés pour améliorer les compétences dans la chaîne alimentaire. Voilà les résultats de la première phase du projet “Systèmes et instruments financiers pour l’agriculture au Togo” que Coopermondo, et un pool de six banques coopératives (BCC del Garda, la Banque CRAS – Sovicille, Banque de Venise, BCC Roma, la Banque rurale de Treviglio, Emilbanca), sont en train de réaliser dans le pays de l’Afrique occidentale.
“La contribution de Coopermondo et des BCC est fondamentale dans le processus de croissance du système coopératif togolais et dans le cadre d’une amélioration des conditions de vie, de la sécurité et de la souveraineté alimentaire au Togo.” C’est ce qu’a déclaré Marc Akakpo, un des Experts du Ministère de l’Agriculture dans la promotion du mouvement coopératif au Togo, concernant le travail jusqu’ici effectué par Coopermondo et le pool des six BCC italiennes.
Le projet se développe sur trois secteurs différents: une composante agricole, une financière et une socio-culturelle. Relativement au secteur agricole Coopermondo a offert un support politique syndical et réalisé une formation technique au bénéfice de la Confédération nationale de l’organisation paysanne (CTOP) qui représente 17 filières agricoles et composée d’environ 500 000 membres, dont 30% de femmes. Pendant les trois premières années du projet et, suite aux interventions des experts agricoles italiens, les techniciens du MAEP et de la CTOP ont continué la divulgation de la formation reçue au point de compter environ 451 administrateur locaux formés, parmi lesquels 164 femmes, 25 Dirigeants des CROPPA avec pour mission de représenter la CTOP dans les 5 régions du territoire national togolais.
La composante financière soutenue par Federcasse et le pool des six BCC pour le Togo, a alloué, au cours des trois premières années du projet, un montant total de EUR 1,85 millions à un taux d’intérêt très faible. Le crédit a été accordé aux deux institutions de micro-finance (IMF) partenaires du projet (FECECAV et URCLEC) qui ont reçu de la part des experts italiens une formation technique sur la gouvernance, l’organisation, le contrôle du crédit, les instructions sur la demande du crédit, le processus du crédit à moyen et long terme. Les IMF à leur tour ont facilité l’accès au crédit à des coopératives, PME, organisations de producteurs, transformateurs, commerçants et aux petits investisseurs du secteur agricole, avec une attention particulière aux femmes et aux jeunes.
Actuellement 62 entreprises en sont bénéficiaires parmi lesquelles 25 entreprises agricoles, 15 spécialisés dans l’élevage, 1 dans apiculture, 14 dans la transformation des produits agricoles et 5 dans la commercialisation et le transport des produits agricoles. Environ 90% de ses entreprises adhèrent à la CTOP depuis la création des CROPPA dans les différentes régions du territoire national; pour cette raison un appui technique des CROPPA est nécessaire afin de renforcer leur capacité d’accompagner les producteurs dans la présentation et le suivi des projets bancables et durables. Cette approche constitue entre autres, un des défis à relever durant les années à venir. Le nombre total des bénéficiaires directs et indirects du projet s’élève à environ 6500, compris entre familles, sociétaires travailleurs des coopératives et organisations paysannes.
Parmi les résultats obtenus dans la composante socio-culturelle, il convient de souligner la création d’un contexte de travail synergique et de cohésion opérationnelle entre les trois partenaires du projet (les deux institutions de micro-finance et de la Confédération des organisations paysannes). Un résultat concret de ce travail synergique est la signature d’un accord de collaboration entre les partenaires locaux et l’organisation d’un atelier à Lomé – auquel ont participé les partenaires locaux du projet, les représentants du ministère de l’Agriculture et des Finances du Togo, certaines agences des Nations Unies dans le pays (l’UNICEF, FIDA et PNUD), quelques ONG présentes au Togo et certains bénéficiaires des prêts -, dans le but de sensibiliser le public sur les dynamiques et les objectifs du projet.
Le projet qui est sur le point d’entrer dans sa seconde phase de mise en œuvre, vise entre autre à apporter un soutien à la confédération nationale des organisations paysannes (CTOP), en particulier à travers les bureaux régionaux, en créant de nouveaux partenariats avec les organisations internationales et les universités locales afin de soutenir la recherche sur les nouvelles techniques agricoles et améliorer les conditions de travail dans l’agriculture.
Vous pouvez télécharger le rapport complet (en italien) de la dernière mission à partir du lien suivant.
Sixty agricultural enterprises have been financed through micro-credits, over 6,500 farmers and members of agricultural co-operatives have benefited from it and nearly 500 agricultural experts have been trained to improve their skills in the food chain. These are the results of the first phase of the project “Systems and financial instruments for agriculture in Togo” that Coopermondo, along with a pool of six Co-operative Banks (BCC del Garda, Bank CRAS – Sovicille, Banca del Veneziano, BCC di Roma, Banca Rurale di Treviglio, Emilbanca), is carrying out in the West African country.
“Coopermondo and BCCs’ contribution to the growth of the agricultural co-operative system in Togo is essential in order to improve living conditions as well as to promote food security and sovereignty in Togo”. This are the words used by Marc Akakpo, agriculture and co-op sector specialist from the Ministry of Agriculture of Togo, when asked about the work Coopermondo and the co-ops banks have been doing so far in the country.
The project is designed with a special focus on three different sectors: the agricultural one, the financial one and the socio-cultural one. As far as the agricultural sector concerns, Coopermondo offered political and financial support as well as technical training to the National Confederation of Peasant Organization (CTOP) representing 17 agricultural sectors and made up of around 500.000 members, 30% of which are women. During the first three years of the project, Italian agricultural experts, technicians of the Ministry of Agriculture and of the CTOP have trained around 451 local authorities, including 164 women, and 25 managers of the CROPPA, the recently born regional institutional representing the CTOP in the five regions of the country.
The financial sector, managed by the pool of the six BCCs for Togo, has provided, during the first three years of the project, a total amount of EUR 1,850,000 at a very convenient interest rate. The credit is supplied to the two micro-finance institutions (IMFs) partners of the project (FECECAV and URCLEC) which, in turn, facilitate access to credit to co-operatives, small and medium enterprises, producer organizations, processors, traders or actors in the agricultural sectors, with particular attention to women and youth.
So far 62 businesses have been financed, of which 25 farms, 15 entrprises specialized in breeding, 1 in bee-keeping, 14 in the processing of agricultural products and 5 in the marketing and transportation. Of these companies, 90% adhere to CTOP, since the setting of the regional CROPPA facilitated the process. For this reason, the technical support of the CROPPAs and the ability to accompany producers in the presentation and monitoring of bankable and sustainable projects is one of the challenges for the coming years. The direct and indirect beneficiaries of this contribution are over 6.500, among workers and members of farmers’ organizations.
Among the achievements in the socio-cultural sector, it is worth highlighting the creation of synergic and operational cohesion between the three partners in the project (the two micro-finance institutions and the Confederation of Farmers’ Organizations). A concrete result is the signing of a co-operation agreement between the local partners and the organization of a workshop in Lomé – which was attended by local partners of the project, representatives of the Ministry of Agriculture and Finance of Togo, agencies UN in the country (among others UNICEF, IFAD and UNDP), some NGOs in Togo and the beneficiaries of the loans – which helped to sensitize the audience on the dynamics and objectives of the project.
The project, which is about to enter the second phase of implementation, aims to give support to the national confederation of peasant organizations, especially through the regional offices, by creating new partnerships with international organizations and local universities to support research on new farming techniques and to improve working conditions in agriculture.
At the following link you can download the full report of the last mission (in Italian).
Sessanta imprese agricole finanziate attraverso l’erogazione di micro-crediti, oltre 6500 tra agricoltori e soci di cooperative agricole che ne hanno beneficiato, direttamente o indirettamente, e quasi 500 esperti agricoli formati per migliorare le competenze nella filiera alimentare. Questi i risultati della prima fase del progetto “Sistemi e strumenti di finanziamento per l’agricoltura in Togo” che Coopermondo, insieme al pool di sei Banche di Credito Cooperativo (BCC del Garda, Banca CRAS – Sovicille, Banca del Veneziano, BCC di Roma, Cassa Rurale di Treviglio, Emilbanca), sta portando avanti nel Paese dell’Africa occidentale.
“Il contribuito di Coopermondo e delle BCC nel processo di crescita del sistema cooperativo agricolo togolese è fondamentale al fine di migliorare le condizioni di vita, favorire la sovranità alimentare e promuovere la sicurezza nel settore alimentare in Togo”. Marc Akakpo, specialista agricolo e del settore cooperativo del Ministero dell’Agricoltura del Togo, ha voluto commentare così il lavoro svolto finora nel Paese.
Il progetto si sviluppa su tre componenti: una agricola, una finanziaria e una socio-culturale. Per quanto riguarda la prima, Coopermondo ha offerto supporto politico, sindacale e finanziario, formazione e accompagnamento tecnico alla Confederazione nazionale delle organizzazioni contadine (CTOP) che rappresenta 17 filiere agricole ed è costituita da circa 500.000 soci, di cui il 30% è donna. Durante i primi tre anni del progetto, e di seguito agli interventi di esperti italiani, i tecnici del Ministero dell’agricoltura e quelli della CTOP hanno diffuso una formazione a 451 amministratori locali, di cui 164 donne, e 25 responsabili alla guida delle CROPPA, che rappresentano la CTOP nelle cinque regioni del territorio nazionale.
La componente finanziaria, gestita con il pool delle BCC per il Togo, ha visto l’erogazione, durante il primo triennio del progetto, di una somma totale di euro 1.850.000 a un tasso molto agevolato. Il credito è destinato ai due istituti di micro-finanza (IMF) partner nel progetto (FECECAV e URCLEC) che a loro volta, facilitano l’accesso al credito acooperative, piccole e medie imprese, organizzazione di produttori, trasformatori, commercianti o attori attivi nelle filiere agricole, con un’attenzione particolare alle donne e ai giovani.
Finora sono state finanziate 60 imprese, di cui 25 imprese agricole, 15 specializzate nell’allevamento, 1 in apicultura, 14 nella trasformazione di prodotti agricoli e 5 nella commercializzazione e il trasporto. Di queste imprese, circa il 90% aderiscono alla CTOP da quando si sono istallate le CROPPA nella varie regioni del territorio; per questo motivo, il sostegno tecnico delle CROPPA nella capacità di accompagnare i produttori nella presentazione e monitoraggio di progetti bancabili e sostenibili è tra le sfide dei prossimi anni. I beneficiari diretti e indiretti di questo apporto sono oltre 6500, tra lavoratori e soci delle organizzazioni contadine.
Tra i risultati conseguiti nell’ambito socio-culturale, vale la pena evidenziare la creazione di un contesto di lavoro sinergico e la coesione operativa tra i tre partner del progetto (le due istituzioni di micro-finanza e la Confederazione delle Organizzazioni Contadine). Un risultato concreto consiste nella firma di un accordo di collaborazione tra i partner locali e l’organizzazione di un workshop a Lomé – a cui hanno partecipato i partner locali del progetto, rappresentanti del Ministero dell’agricoltura e delle Finanze del Togo, le agenzie delle Nazioni Unite presenti nel Paese (tra le altre UNICEF, IFAD e UNDP), alcune ONG attive in Togo e i beneficiari dei crediti – che ha contribuito a sensibilizzare i presenti sulle dinamiche e gli obiettivi del progetto.
Il progetto, che si appresta a entrare nella seconda fase di implementazione, si pone come obiettivo quello di dare supporto alla Confederazione nazionale delle organizzazioni contadine, soprattutto attraverso le sedi regionali, creando nuove partnership con organizzazioni internazionali e università locali per sostenere la ricerca e la diffusione tra i produttori di nuove tecniche agricole e migliorare le condizioni di lavoro nel settore agricolo.
Al seguente link è possibile scaricare il report completo dell’ultima missione.
Al via all’Esposizione Universale di Milano 2015. Oggi aprono i battenti degli 1,1 milioni di metri quadrati che nei prossimi sei mesi (fino al 31 ottobre 2015) ospiteranno, secondo le stime più ottimiste, almeno 20 milioni di visitatori. E Coopermondo, come associazione per la cooperazione allo sviluppo della rete di Confcooperative, sarà presente con tre conferenze internazionali e una settimana di eventi nel Padiglione della Società Civile, Cascina Triulza.
La presenza di Coopermondo a questa manifestazione deriva dal voler condividere con gli altri attori della società civilel’impegno del movimento cooperativo nella lotta alla fame del mondo nei paesi in via di sviluppo. Inoltre sarà un’occasione straordinaria per sensibilizzare il pubblico generale, e il mondo cooperativo che ci è più vicino, sui temi della cooperazione allo sviluppo. Temi carichi di attualità dal momento che il 2015 è anche l’anno che l’Unione Europea dedica allo sviluppo (European Year for Development 2015) e l’anno in cui le Nazioni Unite stabiliranno la nuova agenda dello sviluppo post-2015: una serie di “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” per sconfiggere la fame nel mondo entro il 2030.
I nostri valori e intenti sono espressi chiaramente nella Carta di Milano, che Coopermondo ha contribuito a redarre attraverso la partecipazione del Direttore Danilo Salerno al gruppo di esperti in materia, guidato dal DG della DGCS, Giampaolo Cantini. L’esperienza ci ha insegnato che il modello inclusivo di impresa delle cooperative, che negli ultimi 5 anni si sono impegnate in oltre 425 progetti in più di 78 paesi, è in grado di dare molte risposte alle sfide che i sottoscrittori della Carta di Milano si pongono. E durante EXPO mostreremo in che modo.
Qui l’agenda degli appuntamenti che Coopermondo organizza in partnership con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale:
15 Giugno – “Nutrire il Pianeta Post2015: lavoro dignitoso, giovani e uguaglianza di genere”: testimonianze dai progetti e riflessioni strategiche sul ruolo che il cooperativismo può svolgere per combattere la povertà rurale. Per maggiori info clicca qui.
16 – 21 Giugno “Cooperative e sviluppo sostenibile in…”: fotografie, video e interviste sulle esperienze di cooperazione più significative in alcuni paesi scelti (Balcani, Togo e Ghana, Ecuador, Colombia, Mozambico e Sierra Leone). Per maggiori info clicca qui.
23 Settembre – “Peace & Food. Il modello cooperativo per la coesione sociale”: conferenza sull’importanza delle cooperative in contesti di post-conflitto. Per maggiori info clicca qui.
21 ottobre – “Partnership pubblico – privato per una buona internazionalizzazione”:discussione sulle possibili collaborazioni tra settore pubblico e privato per creare sviluppo sostenibile. Per maggiori info clicca qui.
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