Category: News

Firma memorandum d’intesa_1

Firmato il Memorandum d’Intesa tra il Governatore del Putumayo Buanerges Rosero Peña e Paola Toncich, direttrice in Colombia della ONG Italiana COOPERMONDO(MOU)

Il Governatore del Putumayo Buanerges Rosero Peña e Paola Toncich, direttrice in Colombia della ONG Italiana COOPERMONDO (Associazione per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo), hanno firmato il Memorandum d’intesa (MOU), che consente alla filiale italiana e al governo dipartimentale di istituire un quadro di cooperazione per facilitare la collaborazione e articolazione interistituzionale per il finanziamento di importanti progetti produttivi, con risorse provenienti dalla cooperazione del governo italiano e dell’Unione europea nel quadro dell’accordo finale di pace.
Questo memorandum d’intesa interistituzionale ci apre le porte per articolare sforzi congiunti a beneficio del Putumayo e dei Putumayens.

Di seguito alcune foto dell’evento!

334450200_523144456558785_9213387562161328835_n

Progetto formativo “PAQUETE DE FORMACIÓN PARA LA GESTIÓN DE COOPERATIVAS AGRÍCOLAS”

È all’interno del progetto CoLoRes, finanziato dall’Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo,   che si colloca l’iniziativa “PAQUETE DE FORMACIÓN PARA LA GESTIÓN DE COOPERATIVAS AGRÍCOLAS“. La formazione sul modello cooperativo e sui principi dell’impresa sociale sono la chiave per rafforzare la fiducia dei beneficiari e renderli consapevoli delle opportunità offerte da questo modello di business. La metodologia adottata da COOPERMONDO si basa sui Pacchetti Formativi Cooperativi sviluppati e promossi dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Adotta un approccio di apprendimento altamente partecipativo che fa riferimento ad attività del programma Community Business Development (C-BED) e combina elementi diversi sviluppati in altri progetti COOPERMONDO, con il supporto di Confcooperative.

Il programma di formazione viene eseguito principalmente nell’identificazione e nella formazione di funzionari locali che poi formeranno i membri delle organizzazioni. Questa metodologia è stata orientata secondo le indicazioni del nostro partner locale SENA, e adattata al contesto del dipartimento (Putumayo), prestando particolare attenzione alla cultura del paese, le percezioni e gli stereotipi legati al cooperativismo, all’economia solidale e le caratteristiche delle organizzazioni coinvolte.

Particolare attenzione è stata dedicata alle questioni di genere al fine di ridurre le disuguaglianze sul posto di lavoro e combattere contro ogni forma di discriminazione, allo stesso modo con le realtà e le esigenze di protezione e inclusione delle persone svantaggiate (come le donne sole con figli a carico e persone con disabilità). Questo approccio è già stato sperimentato con successo in contesti simili in Colombia da COOPERMONDO e  SENA. Al termine del percorso, i partecipanti riceveranno un attestato di frequenza di COOPERMONDO e SENA.

Questa formazione mira a fornire gli strumenti necessari affinché i tirocinanti migliorino le loro capacità di accompagnamento dell’impresa cooperativa e, con queste, possono migliorare la loro gestione e pianificazione aziendale.

Il programma di formazione si svolgerà  in modalità duale: 

  • online attraverso una piattaforma e-learning  (40 ore di studio autonomo, attraverso lezioni virtuali);
  •  in presenza (40 ore di lezione frontale di cui 12 destinate alla partecipazione ad un Boot Camp);

La durata del corso è di 13 settimane e i partecipanti avranno a disposizione il Materiale di studio caricato sulla piattaforma e-learning di Coopermondo. Il corso si compone di 8 moduli didattici che sono i seguenti:

  • MODULO 1: Legislazione cooperativa colombiana;
  • MODULO 2: Cooperative e sviluppo locale;
  • MODULO 3: Cooperative e genere;
  • MODULO 4: My.Coop;
  • MODULO 5: Think.Coop;
  • MODULO 6: Start.Coop;
  • MODULO 7: Manage.Coop;
  • MODULO 8: Monitoraggio, controllo e gestione delle società cooperative;

Alleghiamo la presentazione del corso, la presentazione dei formatori e la copia del calendario formativo.

(more…)

Green-start-up

Concluso con 6 vincitori GREEN START UP, il concorso di idee e progetti imprenditoriali nell’agroalimentare

Si è concluso il 28 febbraio, con l’annuncio dei sei vincitori, il concorso di idee e progetti di business per il rafforzamento delle catene del valore orticolture a Santa Cruz, del progetto Terra di Valore GREEN START UP.
I progetti selezionati sono stati presentati nell’ambito di una cerimonia, tenutasi presso l’ HOTEL-Falucho Paradise Beach alla presenza del Dr. Adilson Pinto, coordinatore della Commissione Nazionale per la promozione delle imprese e del sig. Presidente da Câmara Municipal de Santa Cruz – Carlos Silva.
La cerimonia è stata l’occasione per consegnare gli attestati ai venti promotori che hanno portato a termine con successo il processo di formazione e che sono riusciti a elaborare e a presentare i loro Business Plan.
I sei promotori vincitori iniziano così la fase di realizzazione dei loro progetti, con l’assistenza tecnica del BIC – Business Incubation Center in collaborazione con i partner del progetto Terra di Valore.

Ricordiamo che GREEN START UP è un concorso di idee e progetti imprenditoriali nel campo tematico dell’agricoltura, con un focus sulle catene di valore produttivo ortofrutticolo a Santa Cruz. È stato concepito per incoraggiare la creazione e la crescita di attività imprenditoriali e creare opportunità di occupazione e occupazione autonoma.

Il concorso rientra nell’ambito del @ProgettoTerradeValore – Innovazione e Inclusione di donne e giovani nelle catene di valore agroalimentare a Capo Verde in forma partecipativa e cooperativa.
Il progetto ̈Terra di Valore” ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo rurale integrato inclusivo e sostenibile a Capo Verde, contribuendo ad affrontare i principali problemi del Paese, in particolare legati agli effetti dei cambiamenti climatici, e si basa su un approccio partecipativo di rafforzamento e valorizzazione delle filiere agroalimentari, resilienti ai cambiamenti climatico.
Il progetto è cofinanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e Expertise France attuato dalle ONG COSPE onlus e Coopermondo – Confcooperative (tramite Coopermondo – Cabo Verde ) in collaborazione con CITI Habitat , Laço Branco Cabo Verde – Homens Contra a Violência de Género (COOPAP), CRP-Santiago Norte Federa Gro, DGASP – Direzione generale Agricoltura, silvicoltura e Allevamento di bestiame, del Ministério da Agricultura e Ambiente di Capo Verde , Câmara Municipal de Santa Cruz, Câmara Municipal de Santa Catarina, Associazioni e Cooperative dell’isola di Santiago e dell’isola di Fogo.
Il concorso è attuato con la collaborazione di BIC – Business Incubation Center e Centro de Emprego e Formação Profissional de Santa Cruz

Di seguito una photogallery della cerimonia di premiazione!

Progetto-senza-titolo-7

Presentiamo il progetto CO. LO. RES: Una scommessa di pace verso le comunità locali resilienti!

L’auditorium di Corpoamazonia nel comune di Mocoa è stato lo scenario che ha riunito 27 iniziative intorno all’inaugurazione di CO. LO. RES (Comunità Locali Resilienti), il progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) che mira a supportare le comunità della regione del Putumayo, particolarmente colpita dal conflitto armato interno e in condizioni socio-economiche complesse e fragili.

Gli obiettivi del progetto sono:

  • Migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle comunità locali;
  • Migliorare la loro resilienza ai cambiamenti climatici;
  • Contrastare gli effetti della pandemia da Covid19;
  • Agire favorendo un contesto di sostegno al processo di pace, protezione della biodiversità e equità di genere.

Questa iniziativa avrà una durata di tre anni e si svolgerà nei comuni di Mocoa, Villagarzón, Puerto Assisi, Puerto Caicedo, Puerto Guzmán, Valle del Guamuez e San Miguel.
Tra i partner principali, oltre a COOPERMONDO, vi sono COSPE, l’Alianza de Mujeres Tejedoras de Vida del Putumayo, Corpoamazonia, la Confederazione delle cooperative della Colombia (Confecoop) e il Servizio nazionale di apprendimento (SENA).

Donne e giovani del Putumayo saranno i protagonisti della costruzione di economie sostenibili a sostegno del processo di pace in Colombia attraverso tre risultati chiave:

  1. rafforzamento del modello produttivo;
  2. processi produttivi sostenibili;
  3. adattamento al cambiamento climatico

Le azioni sono inquadrate nel progetto “COLORES _ comunità locali resilienti. Donne e giovani costruiscono economie sostenibili e solidali a sostegno del processo di pace in Colombia”, finanziato dalla AICS Bogotá – sede Sudamérica e attuato da Coopermondo – Confcooperative insieme alla ONG italiana COSPE onlus e ai partner locali SENA Putumayo Corpoamazonia Confederación de Cooperativas de Colombia – Confecoop Confederazione per lo sviluppo sostenibile del Sud Amazzonia e Alianza de Mujeres Tejedoras de Vida nel sud del paese, nel dipartimento di Putumayo.

Di seguito una photogallery delle prime attività formative svolte!

Banner Facebook-01 (2)

Workshop Internazionale Giornata Internazionale delle Cooperative 2022

COMUNICATO STAMPA

Giornata Internazionale delle Cooperative (#COOPSDAY) 2022 – Coopermondo promuove il Workshop Internazionale “Dialoghi tra cooperative del sud del mondo – Costruire percorsi per il cooperativismo a Capo Verde” il giorno 1° luglio 2022, dalle 08h30 alle 17h00, a Praia, Isola di Santiago, Capo Verde 

Il Workshop è organizzato da Coopermondo nel quadro delle celebrazioni mondiali della Giornata Internazionale delle Cooperative, promossa dall’Alleanza Cooperativa Internazionale (ACI), che nel 2022 giunge alla sua 100ª edizione all’insegna dello slogan “Le cooperative costruiscono un mondo migliore“.

La conferenza vuole essere un’occasione di dialogo, dibattito e scambio di esperienze tra realtà cooperative del sud del mondo, col fine di promuovere l’inserimento di Capo Verde nella rete internazionale delle cooperative e dell’economia sociale.

Si avvarrà della partecipazione online di ospiti provenienti da Colombia, Guatemala, Brasile e Mozambico e della presenza di persone, enti e istituzioni legati al mondo dell’imprenditoria e della promozione dell’occupazione e dell’economia solidale, oltre a professionisti, ricercatori, studenti di economia, associazioni professionali, organizzazioni della società civile, cooperative e produttori.

Il Workshop si propone di incoraggiare e alimentare il dibattito sul tema del cooperativismo e dell’economia sociale e solidale a Capo Verde e di un nuovo modello di impresa cooperativa capoverdiana, capace di rispondere alle reali esigenze e opportunità del contesto.

In linea con le metodologie e gli obiettivi della nostra organizzazione e con il motto di quest’anno, l’attività si concentrerà sull’analisi del ruolo chiave che le cooperative possono svolgere nella promozione dell’empowerment femminile, nella creazione di un’occupazione equa, nello sviluppo di azioni volte a mitigare gli effetti del cambiamento climatico e nella valorizzazione di culture, identità e territori.

L’evento si svolge nell’ambito del progetto “Terra di Valore: innovazione e inclusione di donne e giovani nelle catene di valore agroalimentari a Capo Verde in modo partecipativo e cooperativo – Progetto n. AID011878” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e realizzato da Coopermondo e Cospe in partenariato con i locali: DGASP, INIDA, CMSCruz, CMSCatarina – Fogo, CITI-Habitat, Laço Branco, e associazioni di Fogo e Santiago.

  • A proposito dell’ACI – Alleanza Cooperativa Internazionale

L’Alleanza Cooperativa Internazionale riunisce, rappresenta e serve le cooperative di tutto il mondo. Fondata nel 1895, è una delle più antiche organizzazioni non governative e una delle più grandi in termini di numero di persone rappresentate: 1 miliardo di membri di cooperative in tutto il mondo.

È l’organo di rappresentanza delle cooperative e fornisce una voce globale e un forum per la conoscenza, l’esperienza e l’azione coordinata per circa 3 milioni di cooperative a livello globale.

  • A proposito della Giornata Internazionale delle Cooperative

Le cooperative di tutto il mondo celebrano la Giornata delle Cooperative dal 1923, ma solo nel 1995, anno del centenario dell’ACI, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’ha proclamata ufficialmente Giornata Internazionale delle Cooperative e ne ha stabilito la celebrazione annuale il primo sabato di luglio.

La ricorrenza di quest’anno segna la 100ª Giornata Internazionale delle Cooperative dalla sua prima celebrazione registrata, la 27ª dal suo riconoscimento da parte delle Nazioni Unite e un decennio dall’Anno Internazionale delle Cooperative del 2012.

L’obiettivo del #CoopsDay è quello di far conoscere le cooperative e promuovere gli ideali del movimento, come la solidarietà internazionale, l’efficienza economica, l’uguaglianza e la pace nel mondo. Dal 1995, l’ACI e le Nazioni Unite stabiliscono il tema del #CoopsDay attraverso il Comitato per la Promozione e il Progresso delle Cooperative (COPAC).

www.ica.coop

https://www.coopsday.coop/

  • A proposito di Coopermondo:

Coopermondo è la ONG di Confcooperative, la Confederazione delle Cooperative Italiane, che riunisce e rappresenta 8 Federazioni Nazionali di settore: agricoltura e pesca; abitazione; credito; consumo; cultura, turismo, sport; lavoro; solidarietà e salute.

Coopermondo, in quanto ONG del Sistema Confcooperative, opera come attore di sviluppo con progetti di Cooperazione Internazionale volti a promuovere il modello di impresa cooperativa come leva per lo sviluppo sostenibile nei Paesi in Via di Sviluppo.

In accordo con i principi cooperativi, Coopermondo si propone di dare una risposta concreta ai problemi socio-economici dei Paesi in cui opera attraverso la formazione e l’assistenza tecnica settoriale per contribuire a creare/promuovere economie cooperative e tre volte sostenibili (dal punto di vista economico, sociale e ambientale).

Coopermondo ritiene infatti che le imprese cooperative, esempio di democrazia economica, siano uno strumento fondamentale per ridurre le disuguaglianze nel mondo e garantire un lavoro dignitoso, in particolare per le donne e i giovani, in un’ottica di pari opportunità.

Attualmente è presente con progetti di Cooperazione allo Sviluppo in Africa, America Latina ed Europa: a Capo Verde, in Colombia, in Guatemala, in Mozambico, in Togo, in Albania, in Mali, in Marocco, in Senegal e in Tunisia.

www.coopermondo.it

https://www.facebook.com/coopermondo 

https://www.facebook.com/CoopermondoCaboVerde

  • Per maggiori informazioni:

Mariangela Fornuto 981.16.13

Alice Politano 333.320.9312 

Progetto senza titolo (1)

Solidarietà per la popolazione ucraina

L’ennesimo conflitto in Europa ci obbliga ad un impegno civile enorme: far crescere una generazione che non consideri la guerra un’opzione.

La Pace non nasce e non si coltiva da sola, va costruita e protetta. I mattoni erano e saranno le nuove generazioni: dobbiamo insegnare sin dall’infanzia ai nostri figli che cooperare è meglio di competere; che la guerra non è un gioco perché il gioco è gioia e condivisione non lotta e sfida.

I soldati sul campo – da una parte e dall’altra – sono persone e muoiono con i loro sogni e le loro speranze. Le famiglie di quei soldati sono reali. Come reali sono le grida, il dolore, la disperazione di chi all’improvviso, un giorno qualsiasi, perde il diritto di avere una vita perché la sua casa entra nel Risiko di qualcuno che guarda gli altri dai monitor e vede dei pixel invece delle persone.

Per far nascere e crescere una generazione che non metta la guerra tra le opzioni, dobbiamo imparare a cooperare, anche se è difficile. Dobbiamo accogliere anche se ci sono resistenze. Dobbiamo camminare con gli altri anche quando abbiamo voglia di correre. 

Creare una cultura di Pace è una sfida vitale. 

 

In supporto alla popolazione ucraina, diffondiamo l’iniziativa di solidarietà promossa da Confcooperative – Confederazione Cooperative Italiane, di cui Coopermondo è Ong di sistema, riportando di seguito le parole del Presidente Maurizio Gardini.

La guerra in Ucraina, alle porte dell’Europa ci chiede di agire. Non solo perché ogni guerra è ingiusta e porta con sé distruzione e dolore che non saranno dimenticati ma perché questa guerra coinvolge un’idea di libertà e di democrazia che da anni difendiamo, anche nel fare impresa.

Confcooperative ha quindi deciso di sostenere la popolazione civile sotto attacco in Ucraina: tra i diversi canali attivi e dopo aver verificato bisogni e capacità logistiche di chi è sul campo, la nostra scelta va ad una raccolta fondi attraverso la Croce Rossa Italiana, con cui abbiamo sottoscritto un accordo. 

Abbiamo attivato un conto corrente appositamente dedicato sul quale sarà possibile versare le donazioni di tutto il nostro sistema confederale – Unioni territoriali, società di sistema, banche di credito cooperativo, cooperative: da questo conto, i fondi saranno trasferiti direttamente alla Croce Rossa Italiana che li destinerà ai bisogni più urgenti della popolazione – tende, farmaci, viveri, servizi sanitari tra le altre cose.  

Siamo di fronte ad un’altra prova. Sappiamo che va affrontata. In questo momento, mentre risuona l’eco delle bombe e si leva la polvere della distruzione abbiamo il dovere di cooperare come si può.

Resta poi vivo il compito di far crescere una generazione che non abbia come opzione la guerra.

La Cooperazione lo sa fare.

Di seguito il numero di conto corrente per poter contribuire alla campagna Raccolti Fondi promossa da Confcooperative.

IBAN: IT76 A083 2703 2210 0000 0005 516

Causale: Confcooperative per l’Ucraina

bandiera-della-pace

No alla Guerra – appello di Pace per la situazione in Ucraina

Gli eventi di questi giorni hanno fatto piombare l’Europa in un clima che, almeno da questo lato fortunato del mondo, non si respirava da molto tempo. Sembra essere tornati indietro di decenni, tra rapide escalation, dichiarazioni di invio di armi e truppe, minacce di utilizzo di mezzi drastici che fanno tremare tutti.

Coopermondo si unisce con forza alla voce di condanna alla guerra che si sta alzando da parte della società civile italiana e di tutto il mondo, aderendo fermamente all’appello di ricorrere al dialogo, alla democrazia e ad altri mezzi pacifici di risoluzione del conflitto in atto in Ucraina.

A tal proposito, diffondiamo il messaggio di pace divulgato ieri dal movimento pacifista ucraino:

“…Il Movimento Ucraino per la Pace condanna tutte le azioni militari della Russia e dell’Ucraina nel contesto dell’attuale conflitto. Condanniamo la mobilitazione e l’escalation militare dentro e fuori l’Ucraina, comprese le minacce di guerra nucleare…Pertanto, siamo determinati a non sostenere alcun tipo di guerra e a lottare per l’eliminazione di tutte le cause della guerra. È difficile rimanere calmi e tranquilli ora, ma con il sostegno della società civile globale è più facile. Gli amici da molti Paesi stanno manifestando e promuovendo attivamente la Pace con mezzi pacifici. Ne siamo profondamente grati e ispirati. Sfortunatamente, i padroni della Guerra stanno promuovendo la loro agenda in tutto il mondo. Chiedono aiuti militari all’Ucraina e sanzioni economiche alla Russia. Non mandate armi qui in Ucraina, serve adesso rafforzare il dialogo e i negoziati tra le parti…”

Per sostenere l’appello di pace, aderiamo inoltre alla  manifestazione nazionale contro la guerra convocata a Roma per sabato 5 marzo.

La guerra non può più essere un’opzione.

mhYg3sG

La rete AOI per la pace in Ucraina

Coopermondo aderisce fermamente all’appello lanciato dalla rete delle organizzazioni della società civile di solidarietà e cooperazione internazionale AOI, che chiede l’avvio di un immediato dialogo per la pace e la cessazione delle operazioni di guerra in Ucraina.

Qui il comunicato stampa integrale

Diffondiamo inoltre e invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione che varie organizzazioni stanno lanciando a Roma, in Piazza Santi Apostoli, sabato 26 febbraio alle ore 10:30 – qui maggiori dettagli.

È necessario negare con forza il sostegno alla guerra e promuovere un’alternativa di dialogo e pace.

IMG_6340-2 (2)

Capo Verde: Coopermondo presenta i progetti alle comunità e alle istituzioni locali

Il 10 dicembre si è svolto un importante evento istituzionale a Santa Cruz, Capo Verde, in cui Coopermondo ha presentato alle istituzioni e alle comunità locali i progetti Terra di Valore e Coltivare Valore, che hanno l’obiettivo di promuovere uno sviluppo rurale integrato inclusivo e sostenibile nel Paese.

I progetti – finanziati dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e dall’agenzia di cooperazione tecnica francese Expertise France tramite fondi dell’Unione Europea – contribuiscono ad affrontare e risolvere alcuni dei principali problemi presenti a Capo Verde, soprattutto in relazione agli effetti dei cambiamenti climatici, e si basano su un approccio partecipativo volto a rafforzare e valorizzare le filiere agroalimentari.

All’evento ha partecipato, finalmente in presenza, il direttore di Coopermondo Paola Ferrara, cui si sono uniti i partner di progetto COSPE Onlus e Citi- Habitat, il Ministro di Agricoltura ed Ambiente di Capo Verde Gilberto Silva, i rappresentanti della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (CEDEAO), dell’Unione Europea e di Expertise France, oltre a diversi gruppi di beneficiari e a referenti di istituzioni locali.

È stata l’occasione per svolgere la prima missione di un membro dell’organico di Coopermondo dall’inizio della pandemia e incontrare così i partner locali dei progetti e lo staff di Coopermondo a Capo Verde, riattivando il networking istituzionale per porre le basi di nuove alleanze e progettualità.

L’evento è stato un successo e ha permesso di verificare le attività e le prospettive dei diversi progetti in corso nell’arcipelago e di ascoltare, oltre alle istituzioni locali, anche gli altri attori direttamente coinvolti nelle differenti aree dei progetti – dalle analisi per la lotta al cambiamento climatico alle analisi delle produzioni e dei mercati di riferimento, dalla questione di genere al cooperativismo – con l’obiettivo di migliorare le catene di valore del settore agricolo. 

La missione di alcuni giorni del nostro Direttore a Capo Verde è stata un’importante occasione per riprendere attività fondamentali a lungo interrotte a causa della pandemia da Covid-19. Come le missioni di monitoraggio che, in un progetto di cooperazione internazionale, sono pane quotidiano e servono anche a fissare relazioni, a migliorare le sinergie tra partner, a rivedere il percorso da fare per raggiungere gli obiettivi pensati per accrescere il benessere delle comunità.

Altro risultato importante nasce dall’incontro con IEFP, ente di formazione professionale capoverdiano con cui Coopermondo stipulerà un Protocollo per programmi di formazione congiunti nel Paese.

Infine, a Santa Cruz e a São Domingos – due contee dell’isola di Santiago – alla presenza del Direttore si sono tenute due cerimonie di consegna di computer, stampanti e arredi per ufficio a beneficio di associazioni e di cooperative del luogo. Questi materiali sono stati donati grazie al finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), che finanzia il progetto Economia Solidale implementato sull’isola da Coopermondo assieme a diversi partner locali.

 

jos-2

Coopermondo e la sfida alla povertà – Giornata della Sostenibilità Cooperativa

“L’uomo si vanta di saper dividere l’atomo, ma non ha ancora imparato a dividere il pane”

Queste parole di Karim Nasir sono fotografiche. Chiare, immediate, definitive.

Una sconfitta per l’umanità che guarda al di là della galassia terrestre nella speranza di non essere sola nello spazio infinito ma non sa vivere con chi è accanto.

Il 3 novembre, Coopermondo ha raccontato cosa significa sconfiggere la povertà per una piccola Ong che usa il modello cooperativo per dare, a comunità fragili, il potere di emanciparsi autonomamente dalla povertà. Creare condizioni più dignitose di lavoro, cooperare per il benessere di tutta la comunità, rispettare l’ambiente in cui farlo, includere nei processi di sviluppo sociale ed economico donne e giovani sono alcuni aspetti centrali nella gestione di un’impresa cooperativa che, quindi, ben si sposano con i bisogni dei territori più vulnerabili e delle persone che li abitano.

La prima Giornata di Sostenibilità Cooperativa, promossa da Confcooperative, ha messo al centro della testimonianza l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e nel farlo ha chiesto ad alcune delle realtà aderenti – oltre a Coopermondo, hanno partecipato Assimoco, Cooperazione Salute, Power Energia, CTC, Fondosviluppo, Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, Gruppo Cassa centrale, Federcasse, ICN e Node – di raccontare il contributo di ognuna al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda. L’immagine che ne è risultata è stata quella di un poliedro di attività: solidali, giuste, sane e coerenti con i principi cooperativi oltre che responsabili e intergenerazionali.

Un esempio di concretezza e di passione per un’economia al servizio del reale.

Coopermondo ha deciso di narrarsi attraverso l’Obiettivo 1 dell’Agenda – Sconfiggere la povertà – che è un impegno centrale nella sua mission. Un impegno perseguito con coraggio, onestà, dedizione e attenzione agli altri.

A questo link la registrazione dell’intero evento – https://www.confcooperative.it/LInformazione/Le-notizie/rivedi-la-giornata-sostenibilit224-cooperativa

Schermata 2021-11-11 alle 18.07.29

Firmata una Lettera di Intenti tra la Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative e la Commissione Donne della Confederazione Guatemalteca di Commercio Solidale

Lo scorso settembre una delegazione di rappresentanti del mondo cooperativo guatemalteco è venuta in visita in Italia nell’ambito del progetto “Rafforzare le capacità Coordinatore dei Piccoli Produttori del Commercio Equo e Solidale in Guatemala per accedere ai mercati e promuovere una crescita economica inclusiva” finanziato dall’Unione Europea e implementato da Coopermondo assieme a Confartigianato Vicenza, la Ong CISP – Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli e il partner locale, la Coordinadora Guatemalteca de Comercio Justo.
Durante la visita, i cooperanti guatemaltechi hanno partecipato ad eventi e visitato diverse realtà nazionali appartenenti al mondo cooperativo, e ciò ha aperto la strada a nuove sinergie e partenariati tra i due Paesi.


È proprio in questo quadro che è stato firmato oggi un importante accordo di collaborazione che coinvolge Coopermondo, la Commissione Dirigenti Cooperatrici Nazionale di Confcooperative e la Commissione per le donne della Confederazione Guatemalteca di Commercio Solidale.


L’accordo si basa sul comune impegno per la promozione della partecipazione femminile alla vita economica, sociale e politica delle rispettive comunità e sul comune obiettivo di perseguire uno sviluppo sostenibile che preveda il raggiungimento della parità di genere nel mondo, partendo dal rafforzare la rappresentanza e la democrazia paritaria.


Su tali basi, le due commissioni si impegnano a collaborare per condividere politiche attive e buone prassi focalizzate alle pari opportunità e alla crescita professionale e personale delle donne cooperatrici, attraverso lo scambio sinergico tra le due realtà.


Tale scambio potrà concretizzarsi in confronti, laboratori, momenti di formazione, ecc. che riguarderanno le tematiche centrali della cooperazione in prospettiva di genere, in particolare:

  • Empowerment e valorizzazione dei talenti
  • Impresa femminile e credito: azioni di supporto e tutoraggio
  • Occupazione femminile e autonomia economica
  • Conciliazione e condivisione dei carichi di cura
  • Rappresentanza e democrazia paritaria
    Violenza di genere: azioni a contrasto

La sigla di questo accordo è un’importante testimonianza dell’impegno dei due Paesi a perseguire l’agenda comune in termini di uguaglianza di genere, cooperando per il raggiungimento di una maggiore inclusione economica, sociale e politica delle donne.

evento

Giornata della Sostenibilità Cooperativa

Confcooperative lancia la prima Giornata della Sostenibilità sull’impegno del sistema confederale per lo sviluppo sostenibile

Mercoledì 3 novembre si terrà a Roma, presso il Palazzo della Cooperazione, la prima Giornata della Sostenibilità Cooperativa promossa da Confcooperative per valorizzare tutte le esperienze, competenze e azioni che il Sistema confederale sta mettendo in campo per contribuire al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che ha ispirato i successivi Next Generation EU e PNRR.

Coopermondo sarà presente per raccontare il suo impegno per lo sviluppo sostenibile assieme alle altre società di sistema di Confcooperative che sono da anni protagoniste di percorsi virtuosi finalizzati al contrasto del cambiamento climatico e al raggiungimento di un giusto equilibrio tra transizione ecologica e benessere socio-economico.

La giornata sarà animata dal duo Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu in un primo momento e dal giornalista Filippo Solibello poi e sarà ricca di attività. Inizialmente verrà illustrato il nuovo Focus Censis su Innovazione e Sostenibilità dal presidente di Confcooperative Maurizio Gardini. Dopodiché, sarà il momento di premiare le cooperative vincitrici del concorso fotografico “Confcooperiamo 2030” per valorizzare il loro contributo al raggiungimento dei 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. Il professor Marco Frey presenterà poi il Bilancio di Sostenibilità. A seguire Confcooperative e le realtà di sistema – tra cui Coopermondo – presenteranno un focus specifico delle loro azioni per la sostenibilità, utilizzando uno dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030.
Qui il link per seguire l’evento in streaming: https://vimeo.com/event/1397215

DOLCETTO-C0034

Nuove vie per la cooperazione e lo sviluppo delle filiere agricole in Togo


Al MacFrut di Rimini si è parlato di sviluppo, cooperazione e promozione delle filiere agricole in Togo, sul modello virtuoso del progetto dell’ananas “Dolcetto”, implementato da Coopermondo e Brio.


Martedì 7 settembre siamo stati al MacFrut di Rimini (evento di riferimento per i professionisti del settore ortofrutticolo in Italia e all’estero) per discutere le nuove prospettive di cooperazione e sviluppo che si aprono in Togo sulla scia del progetto “Dolcetto” – Rafforzamento della filiera agro-industriale dell’ananas biologico del Togo, un esempio vincente della collaborazione tra la cooperazione allo sviluppo e il mondo delle imprese.


Il progetto, capitanato da Brio S.p.a e implementato da Coopermondo e dalla Cooperativa locale CPPJPAB, tra gli altri, è co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e sta ottenendo ottimi risultati nonostante le difficoltà imposte dal Covid, giungendo a rappresentare un modello virtuoso da replicare nel Paese (e non solo).


Durante l’evento, i rappresentanti delle varie realtà hanno raccontato il progetto e i motivi per i quali rappresenta un modello su cui basarsi per un efficace sviluppo delle filiere agricole in Togo, annunciando nuove prospettive di cooperazione e collaborazione nel Paese.
Come ha ricordato il presidente di Coopermondo, Marco Menni “questo progetto permette alle cooperative agricole togolesi di diventare una realtà più forte e coesa, capace di affrontare la sfida dei mercati internazionali e aumenta la consapevolezza di chi produce e di chi consuma rispetto ai valori della sostenibilità”.


Tra i punti di forza del progetto, infatti, oltre alla partecipazione diretta del settore profit grazie ad un bando apposito dell’AICS (come ricordato dal rappresentante Aldo Cera), c’è il duplice obiettivo dello sviluppo della filiera in loco e della sensibilizzazione al consumo sostenibile in Italia.
“Dolcetto” grazie anche all’importante partecipazione di Fairtrade, rappresenta un virtuoso esempio di declinazione delle tre dimensioni della sostenibilità: sociale, economica ed ambientale, affiancando all’obiettivo commerciale e agricolo la promozione del modello cooperativo e dell’empowerment giovanile.


Come ricordato da Ignace Bikoula di Federcasse, l’importanza del progetto e delle nuove prospettive da esse aperto è quella di non limitarsi a portare crescita ma produrre sviluppo, contribuendo non solo alla diminuzione della povertà ma anche alla diminuzione delle diseguaglianze, facendo in modo che i meccanismi della filiera siano controllati (almeno in buona parte) dai lavoratori stessi.


L’intervento conclusivo della Ministra dello Sviluppo di base, Gioventù e Impiego dei Giovani del Togo, Myriam Dossou-D’Almeida, ha confermato il successo dell’iniziativa e ribadito l’importanza della cooperazione tra i due Paesi, soprattutto in ambito agricolo, invitando poi il mondo del profit (e non solo) a recarsi in Togo perché “Togo is the place to be”.
E infatti noi ci siamo e continueremo ad esserci!

ANANAS-DOLCETTO-taglio-larghezza

L’ananas Dolcetto si presenta al MacFrut

Il 7 settembre alle 14.30 Brio, AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Coopermondo, Fairtrade Italia e Federcasse, insieme a Ministri del Togo e a rappresentanti della cooperativa africana presentano le nuove iniziative nate grazie ai risultati positivi del progetto “Ananas Dolcetto”

Il progetto dell’ananas Dolcetto? Un’esperienza vincente, pure nelle difficoltà imposte dalla pandemia. E un modello che può essere replicato in modo efficace anche in altre filiere favorendo lo sviluppo di un’intera nazione: è questo il punto di partenza del convegno di martedì 7 settembre alle 14.30 dal titolo “Togo: dall’esperienza dell’Ananas Dolcetto alla promozione e sviluppo di nuove filiere agricole cooperative”. L’evento, che si terrà nella sala Diotallevi di Macfrut, è organizzato da Brio Spa, realtà specializzata nella commercializzazione di ortofrutta biologica e biodinamica, Coopermondo e Federcasse che rappresentano il motore principale del progetto di cooperazione internazionale in Togo.

A fare gli onori di casa sarà il Vice Presidente di Confcooperative e presidente di Coopermondo Marco Menni che ricorderà i positivi risultati della prima annualità del progetto “Ananas Dolcetto”: sviluppo della filiera cooperativa in Togo e professionalizzazione della forza lavoro (con sensibili ricadute positive sull’intera comunità), conseguimento di importanti certificazioni, fra cui quella Fairtrade, presidio del mercato internazionale con prezzi adeguati e positivi riscontri dai consumatori italiani.

Seguirà l’intervento del Ministro Antoine Lekpa Gbegbeni, titolare del Ministero Agricoltura, Allevamento e Sviluppo Rurale del Paese africano che introdurrà il nuovo progetto: “Rafforzamento della filiera agro-industriale di Dolcetto, l’ananas biologico del Togo”. Con lui, gli attori principali dell’iniziativa: Aldo Cera per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Giovanni Pausini (Coopermondo), Andrea Bertoldi per BRIO S.p.A e Thomas Zulian per Fairtrade Italia.

Sull’esempio dell’Ananas Dolcetto, poi, sarà Egblogbe Kokou, Presidente della Cooperativa CPJPPAB Distretto di Tsevié in Togo (protagonista della prima iniziativa di cooperazione internazionale), a presentare il progetto di sviluppo di filiere agricole e rafforzamento delle cooperative esistenti in Togo, mostrando come il “Modello Dolcetto” possa essere virtuosamente applicato ad altre produzioni del Paese africano. Un progetto che sarà sostenuto anche da Federcasse, la Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, secondo le modalità illustrate nell’intervento di Ignace Bikoula che segue quello del presidente Egblogbe Kokou.

Concluderà i lavori la Ministra Myriam Dossou-D’Almeida, titolare del Ministero Sviluppo di base, Gioventù e Impiego dei Giovani del Togo.

Ananas Dolcetto_Attività in Togo_3

Dolcetto, il covid non ferma il progetto dell’ananas biologico in Togo

BILANCIO POSITIVO PER IL PRIMO ANNO DEL PROGETTO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO DELLA FILIERA IN TOGO
Nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia, tanti gli obiettivi già raggiunti dal progetto realizzato da Brio e Agrintesa e promosso da Coopermondo: 500 giovani sono stati avviati all’agricoltura e oltre 1.500 agricoltori togolesi (di cui oltre un terzo donne) hanno ottenuto la certificazione Bio e Fairtrade. Centrato il bersaglio della giusta remunerazione per l’ananas e raggiunti oltre 250.000 consumatori italiani.
24 marzo 2021 – Il Covid non ferma il progetto “Ananas Dolcetto”: al termine del primo anno di attività è positivo il bilancio dell’iniziativa per lo sviluppo dell’agricoltura cooperativa in Togo. Il progetto è promosso da Coopermondo, la ONG del Sistema Confcooperative, con il contributo di AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo assegnato nell’ambito del Bando Profit 2018, e vede Brio, realtà specializzata nella commercializzazione di ortofrutta biologica, come capofila e Agrintesa come partner industriale e agronomico.
Avviato a fine 2019, il progetto “Ananas Dolcetto” nasce con l’obiettivo di sostenere, attraverso il modello dell’agricoltura cooperativa, lo sviluppo della comunità di Tsévie in Togo, Paese dove il 32,3% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e la coltivazione della terra occupa il 75% della popolazione attiva. “L’obiettivo – spiegano Gianni Amidei, presidente di Brio e Aristide Castellari, presidente di Agrintesa – era quello di aiutare migliaia di piccoli agricoltori a esportare un prodotto di valore come l’ananas a prezzi remunerativi, garantendo ai produttori una fonte di reddito certa e continuativa. Ma anche di promuovere un modello, quello cooperativo, che favorisse lo sviluppo sociale ed economico di tutta l’area. La pandemia, com’è facile immaginare, ha creato non poche difficoltà ma al termine del primo anno di progetto siamo comunque riusciti a centrare molti degli obiettivi che ci eravamo prefissati, ponendo solide basi per il prossimo futuro”.
“È con soddisfazione che testimoniamo gli ottimi risultati del progetto, ottenuti grazie alla perseveranza di un team italiano e togolese di eccellenza. I partner in Togo, le cooperative, le famiglie hanno tutti lavorato con la generosità insita nel modello cooperativo che è vincente nello sviluppo di filiere agricole e adatto a promuovere benessere nelle comunità partendo da bisogni fondamentali” aggiunge Marco Menni, presidente di Coopermondo e vicepresidente vicario di Confcooperative. “La nostra ONG continuerà a sostenere lo sviluppo delle cooperative in Togo e in tutti gli altri Paesi dove opera, consapevole dell’importante ruolo di promozione che svolge grazie alla secolare esperienza delle cooperative italiane che fanno parte del sistema Confcooperative di cui Coopermondo è espressione”.
Aldo Cera, referente AICS dell’iniziativa finanziata a Brio Spa, sottolinea come “il progetto ‘Rafforzamento della filiera agro-industriale Dolcetto, l’ananas biologico del Togo coniughi due principi cardine del ‘Bando Profit’ dell’Agenzia che incoraggia un più diretto coinvolgimento del settore privato nazionale in iniziative aventi una chiara e sinergica finalità di sviluppo nei Paesi partner. Tali principi sono il private sector development, qui riscontrabile nel rafforzamento della sostenibilità economica della cooperativa in loco, e il private sector engagement, riconducibile ai positivi aspetti sociali descritti e raggiunti grazie all’impegno di Brio Spa e dei suoi partner”.
E sono i numeri a rendere conto dei risultati conseguiti: “Alla fine del 2020 – Commenta Castellari -, la cooperativa locale CPJPPAB-ZIO (Coopérative Préfectoral des Jeunes Producteurs Professionnels d’Ananas Biologiques-Zio) di Tsévié, nostro partner locale, riuniva oltre 1,500 agricoltori, 500 in più di quelli associati un anno prima, all’avvio del progetto, con una superficie coltivata di circa 500 ettari di ananas biologico là dove prima esistevano solo dei produttori disaggregati, senza alcun obiettivo e operatività in comune. Abbiamo svolto anche un’attività di formazione agronomica con visite periodiche in Togo, acquistato e donato strumentazione tecnica e mezzi per il trasporto del prodotto, assunto 5 persone in loco attraverso una cooperativa togolese per adempiere a funzioni di controllo qualità, commerciali ed amministrative. Inoltre, grazie al supporto di Brio e di Coopermondo, la cooperativa locale ha conseguito la certificazione Bio e, a gennaio 2021, quella Fairtrade”.
Positivi anche i risultati relativi alla sostenibilità economica del progetto: “Il prezzo garantito di acquisto dell’ananas Dolcetto – commenta Amidei – è superiore del 25% a quello di analoghi prodotti certificati Fairtrade, con un impatto positivo sugli agricoltori, sulle loro famiglie e sull’intera comunità. A oggi, aldilà dei positivi riscontri sul fronte economico, siamo felici di registrare una reale crescita della cooperativa togolese, della qualità della vita dei soci e della loro comunità. Grazie al progetto, la CPJPPAB-ZIO oggi è in grado di esportare il proprio prodotto e siamo convinti che nel prossimo futuro potrà affrontare in autonomia anche altri mercati internazionali.”
Ora lo sguardo è proiettato verso il futuro: “Il progetto ha subito un prevedibile rallentamento a causa del Covid – spiega Luca Zocca, Marketing Communication Consultant di Brio – ma il percorso avviato un anno fa continua per far conoscere al consumatore questo prodotto unico a scaffale e di eccellenza, innovativo anche nel packaging in carta riciclata, certificata FSC e 100% riciclabile. Dal punto di vista commerciale fondamentale è stata l’azione di promozione e valorizzazione effettuata nei punti vendita della Grande Distribuzione dove si è riscontrato un altissimo interesse del consumatore verso l’ananas Dolcetto a marchio Alce Nero: nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia che ci hanno costretti, a più riprese, a interrompere le attività in-store, siamo riusciti a raggiungere oltre 250.000 consumatori e a realizzare più di 1.300 interviste successive alle attività di tasting, riscontrando grande interesse e apprezzamento per le caratteristiche organolettiche distintive dell’ananas e per la valenza sociale del progetto. In vista della Pasqua puntiamo a realizzare operazioni promozionali nella Grande Distribuzione e di proporre in futuro l’ananas Dolcetto anche a marca privata.”
 Guarda il video del progetto: https://youtu.be/0TJzSlgLE1E

togo

Buone notizie per Dolcetto!

L’impegno per Dolcetto, l’ananas del Togo viene rinnovato. Lo scorso 6 novembre, Paola Ferrara, referente nazionale di Coopermondo – ONG di Confcooperative, insieme a Gianni Amidei – Presidente e Luca Zocca – responsabile Marketing di Brio, hanno firmato l’accordo con l’AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Il progetto “Rafforzamento della filiera agro-industriale di DOLCETTO, l’ananas del Togo” di durata triennale è risultato vincitore del Bando Profit 2018 (AICS).
Coopermondo è presente in Togo dal 2012 per promuovere l’agricoltura sostenibile e la finanza inclusiva e popolare, insieme ad un pool di 6 banche di Credito Cooperativo e Federcasse. Dopo aver coinvolto Agrintesa e Brio, le due aziende cooperative legate alla distribuzione di prodotti agricoli biologici, si è scoperto un ananas diverso da quello presente sul mercato italiano, coltivato in maniera completamente biologica.
Questo ci ha portati a strutturare un nuovo progetto per permettere il rafforzamento della filiera commerciale di specifici frutti esotici biologici, quali l’Avocado, la Papaia e il Mango e in particolare DOLCETTO, l’Ananas Pain de Sucre.
Grazie al controllo qualità e alla presenza dei nostri tecnici agronomi,verrà garantito il rispetto del disciplinare di coltivazione biologica. Inoltre la gestione informatizzata della tracciabilità dei prodotti, garantirà al fruitore di conoscere il percorso di ogni passaggio dalla produzione alla messa in commercio. In altre parole con l’impegno di rispettare i valori del commercio equo e solidale, verrà valorizzata la produzione e il lavoro degli agricoltori togolesi.
Scegliere prodotti biologici significa favorire un ambiente più sano per tutti. Attraverso la costruzione di filiere riscopriamo e valorizziamo le eccellenze locali.
(In foto da sinistra)
Gianni Amidei – Brio | Grazia Sgarra – AICS | Luca Zocca – Brio |
IMG_20190725_145333_675

Rafforzando le Cooperative di Latte in Mozambico con CEFA e Granarolo

Coopermondo continua il suo impegno in Mozambico affianco al CEFA nella provincia di Sofala, nell’ambito del progetto “Sicurezza alimentare: rafforzamento del settore agro-zootecnico nelle provincie di Gaza e Sofala – SALsA”, finanziato dall’Agenzia Italiana di Cooperazione per lo Sviluppo, AICS.

Con l’obiettivo di supportare l’ente capofila nel rafforzamento del movimento cooperativista e l’associazionismo di base, è stata realizzata la prima missione dal 10 al 28 Luglio 2019 da parte della dott.ssa Rosa Tolla che ha prodotto un’analisi sullo stato operativo e strutturale delle tre cooperative di produzione di latte della provincia di Sofala incluse all’interno del progetto, situate nelle località di Dondo, Ceramica e Nhangau. Per questo motivo lo svolgimento delle attività ha avuto luogo principalmente sul campo alternando le visite tra le sedi delle cooperative e quelle nei locali di produzione dei soci. 

Coopermondo si è avvalso nuovamente della collaborazione dell’AMPCMAssociação Moçambicana pela Promoção do Cooperativismo Moderno, per il supporto nell’analisi e per la strutturazione di un piano formativo triennale proponendo nuovi strumenti capaci di rendere i beneficiari consapevoli delle potenzialità effettive dell’impresa cooperativa.

62104552_2270945246285465_4054610759928250368_o

Coopermondo accompagna la più grande cooperativa colombiana in visita presso le imprese italiane

Conclusasi con successo la missione che ha visto in Italia dal 03 all’08 Giugno i 10 vincitori del premio erogato agli imprenditori più innovativi dell’anno dalla Fondazione Coomeva, il braccio solidario della più grande impresa cooperativa colombiana. 
Durante la settimana itinerante Coopermondo ha accompagnato Coomeva e i suoi ospiti a visitare, conoscere e scambiare esperienze con i funzionari e presidenti di 14 cooperative italiane. Le imprese, attive in settori quali il sociale, agroalimentare, credito cooperativo, tessile, ristorazione e salute, si trovano in Piemonte, Lombardia, ed Emilia-romagna. 
La missione è cominciata a Roma con una visita istituzionale presso l’Ambasciata di Colombia, dove i 13 partecipanti hanno potuto confrontarsi con l’attività di promozione della Colombia in Italia e della promozione del commercio tra i due paesi, oltre al supporto del settore cooperativo. Negli uffici di Confcooperative, il Segretario Generale Marco Venturelli ha dato il benvenuto alla delegazione e 5 delle 8 federazioni settoriali hanno illustrato le loro attività. Anche i 3 dirigenti colombiani hanno avuto modo di spiegare sia il ruolo di Coomeva nel rafforzamento dell’imprenditorialità e del cooperativismo in Colombia, sia quello della fondazione Coomeva, con le sue attività di educazione e promozione imprenditoriale.
In Piemonte la delegazione ha incontrato la cooperativa Cantina Terre del Barolo, che riunisce 300 piccoli produttori della zona producendo uno dei vini che rientrano nella Top100 mondiale. La visita è stata di grande interesse e fonte di spunti e apprendimento, in quanto la Colombia non è (ancora) produttore di vino, nonostante questa attività stia cominciando ad apparire.
Il pomeriggio, ospitato dalla cooperativa Vignaioli Piemontesi, è stato scandito dalle presentazioni di cooperative quali la Speranza (cooperativa agricola), Energia positiva, Cento Torri, la Dua Valadda, Emmaus e Banca d’Alba. A Milano gli incontri si sono susseguiti con la cooperativa sociale Solidarnosc che ha costruito e consegnato ai suoi soci più di 13.500 strutture ricettive a Milano e nella sua provincia, rispondendo all’esigenza di una casa di oltre 40.000 persone, Abitare Sociale Metropolitano e Cascina Biblioteca, due esempi di eccellenze nel campo del sociale.
Da Milano il gruppo si è spostato a Bologna per una visita in Kilowatt, una giovane cooperativa dinamica e innovativa, che ha saputo ridare vita a una zona completamente abbandonata alle porte della città, ora centro vitale della scena culturale dei giovani bolognesi.
Infine, la delegazione ha visitato la Cooperativa 4 Madonne uno dei caseifici di punta per la produzione del Parmigiano Reggiano DOP, l’Acetaia di Aceto Balsamico Tradizionale e per terminare la Cooperativa Sociale Anima.

SOMiCa

In Mozambico con il CEFA cooperando con i produttori di miele e sesamo

Dal 15 al 30 Aprile 2019, Coopermondo ha effettuato la sua quarta e ultima missione a Caia nella provincia di Sofala – Mozambico, in quanto partner del Progetto SOMiCa, ormai giunto quasi al termine. Supportando il CEFA, ONG capofila, si sono forniti nuovi strumenti di capacity building relativamente ai principi basici del cooperativismo; alla strutturazione di un piano di gestione e di un piano finanziario indispensabili per la gestione di una cooperativa; alla costruzione di un senso critico di lettura dei dati raccolti sul campo. Durante le attività sono stati coinvolti anche tecnici del CAM, altra ONG partner, e dello SDAE con l’obiettivo di supportare tutta l’equipe ad affrontare la chiusura di un percorso di crescita e sviluppo che il SOMiCa ha stimolato in questi anni.
Con l’orientamento della dott.ssa Rosa Tolla, antropologa culturale, la missione ha puntato alla componente sociale del progetto con un miglioramento della postura assunta sul campo con i beneficiari. Riproponendo il modello Think.COOP elaborato dall’ILO- International Labour Organization e una versione ad hoc dello Start.COOP, la formazione si è svolta in due momenti: una prima teorica in ufficio con tecnici e mobilizzatori e una seconda di applicazione sul campo con i beneficiari. Quest’ultima ha avuto luogo negli spazi concessi dal CDAC – Murraça ed è stata direzionata a 30 beneficiari facenti parte di gruppi già formalizzati della zona di Caia, Murraça e Sena. Si è proposto poi un esercizio di raccolta dati di forma partecipativa, in cui i partecipanti sono stati invitati a tracciare possibili soluzioni e obiettivi futuri per la comunità per la facilitazione della messa a punto di una Exit-Strategy. La missione si è conclusa con il tentativo di sviluppo di un senso di analisi critica durante la “lettura” degli spazi in cui si agisce.
La mediazione di Coopermondo e AMPCM ha inoltre permesso la conclusione del processo di formalizzazione della Cooperativa di produzione del miele di Ndoro – COOPANDORO con la registrazione di 72 soci e la pubblicazione agli atti del Boletim da República de Moçambique.

Matteo Bichicci CEA in Togo

Volontariato d’impresa: l’intervista all’ingegnere Matteo Bichicchi della cooperativa CEA

In Togo Coopermondo, insieme a un pool di 6 banche di credito cooperativo e Federcasse, dal 2012 promuove l’agricoltura sostenibile e la finanza inclusiva e popolare. Una delle imprese cooperative che si è creata grazie alla formazione e al sostegno del progetto è la CPJPPAB, che riunisce 1018 giovani agricoltori, di cui un terzo donne. Insieme, coltivano 500 ettari di ananas biologico di varietà pan di zucchero, Dolcetto, che viene esportato in Italia grazie ad Agrintesa e a Brio, le altre imprese partner del progetto.
A novembre 2018 l’ing. Matteo Bichicchi della Cooperativa Edile Appennino CEA ha partecipato a una missione in Togo per conoscere il progetto Dolcetto, all’interno di un programma di volontariato d’impresa sottoscritto tra CEA e Coopermondo. Il programma prevede che la cooperativa metta a disposizione il proprio know-how attraverso la valorizzazione dei suoi dipendenti. Il tecnico specializzato può scegliere di fare un’esperienza di volontariato e seguire un progetto di cooperazione internazionale andando in missione con i cooperanti, condividendo il proprio know-how, creando relazioni umane e ponti con le persone del luogo e riscoprendo i valori fondanti del movimento cooperativo, tra cui la cooperazione tra cooperative.
 
Abbiamo fatto a Matteo qualche domanda sulla sua esperienza.
Come sei entrato in contatto con Coopermondo e con il progetto dell’ananas Dolcetto?
Da tempo CEA promuove progetti di volontariato d’impresa, che solitamente però si svolgono sul territorio italiano, attorno alle sedi dell’azienda. In questo caso si è deciso di ampliare l’orizzonte; la mia partecipazione è stata un po’ rocambolesca, una settimana prima di partire mi è stato chiesto se avessi voglia e disponibilità a fare questa esperienza e io ho subito accettato.
Io mi occupo del settore depurazione della cooperativa, non conoscevo bene il progetto, ma grazie a Camilla, la direttrice di Coopermondo, e agli altri partner è stato semplice capire quale fossero le necessità e arrivato sul posto è stato presto evidente come indirizzare l’intervento in coerenza con il contesto.
 
Qual era in particolare l’obiettivo della tua missione in Togo?
La mia esperienza in Togo, che è durata una settimana, ha avuto lo scopo di valutare la fattibilità della costruzione di un centro di raccolta degli ananas, realizzato con un ambiente refrigerato che potesse permettere la conservazione del prodotto. Al momento infatti i frutti vengono trasportati direttamente dai campi all’aeroporto, da dove partono per l’Italia: organizzare meglio questa filiera significa ottimizzare la produttività. Nello specifico, il progetto prevedere la costruzione di un locale di 350 mq con funzione di centro di raccolta e inscatolamento dell’ananas, con attigua sezione dedicata all’alloggiamento di container frigo per la conservazione del prodotto, oltre all’acquisto e la messa a disposizione della cooperativa di adeguati mezzi di trasporto necessari per il trasferimento del prodotto dalle piantagioni al centro e dal centro all’aeroporto per la spedizione finale.
 
Era la tua prima volta in Africa? Che valore ha avuto per te questa esperienza?
Sì, per me era la prima volta in Africa, oltre che la prima partecipazione a una missione di questo tipo. La forza di questi progetti è il lavoro in gruppo, è fondamentale creare una rete di persone che si confrontano nel prendere le diverse decisioni in tutte le fasi dell’intervento.
Ciò che più mi ha colpito è notare nelle persone, nei cooperanti e nei “cooperati” della coop agricola, una grande volontà di fare e di svilupparsi: vogliono crescere, e non solo per avere maggiori entrate ma per poter sviluppare l’intero territorio, dal punto di vista agricolo e di possibilità per tutti.
Io, che sono un montanaro e abito sull’appenino bolognese, ho ritrovato in Togo l’amore e il rispetto per le proprie radici e per la terra che si coltiva e vive, una visione comune che è il miglior punto di partenza per ottenere obiettivi condivisi.
La cooperazione rappresenta in questo senso una marcia in più, in Italia in molti casi ci si trova tra aziende a farsi una spietata concorrenza quando, ragionando a livello di rete, si otterrebbero molte più soddisfazioni anche nel lavorare quotidiano.
 
In che modo pensi che la cooperativa italiana possa coinvolgersi maggiormente nelle attività di cooperazione internazionale?
È sicuramente necessario coinvolgere innanzitutto i tecnici “del mestiere”, che abbiano la volontà di creare un progetto economicamente sostenibile partendo dal basso, adattandolo al contesto su cui ci si muove. Nel caso del progetto Dolcetto, in Togo c’è già una realtà sviluppata, quello che si deve fare è implementarla seguendo i consigli e gli stimoli che arrivano dal territorio ma anche da chi ha la visione del mercato, nel nostro caso europeo.
Un altro aspetto su cui l’approccio cooperativo può essere decisivo riguarda una visione d’insieme degli interventi: nelle zone che ho potuto visitare ho trovato un sistema di welfare molto carente, dove l’assistenza sanitaria e l’educazione sono completamente in mano a iniziative private. Noi lavoriamo perché oltre al lato economico e lavorativo, il progetto abbia ricadute positive sull’intera comunità.
 
E ora?
La progettazione è definita nella sua fase preliminare, ed è stato elaborato un quadro economico di intervento. Siamo riusciti a coinvolgere altre due cooperative del territorio che hanno dato la propria disponibilità a coadiuvarci nell’intervento, e adesso arriva la parte più complicata: riuscire a rientrare all’interno di bandi che possano co-finanziare il progetto. È un lavoro impegnativo dal punto di vista burocratico e amministrativo, e per il quale contiamo sul supporto di Coopermondo: appena si presenterà l’occasione, l’intervento verrà portato a termine. Noi siamo pronti.