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PRIMO FESTIVAL REGIONALE DELL’ECONOMIA CIVILE, LAZIO

In occasione del primo Festival Regionale dell’Economia Civile promosso da Federcasse (Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali) e da Confcooperative, la nostra Direttrice Paola Ferrara parteciperà per intervenire sul tema dell’action plan europeo sull’economia sociale e il collegamento con l’economia civile. Vi invitiamo a leggere l’intervista che ha rilasciato a Repubblica per parlare dell’importante ruolo che il modello cooperativo gioca sul tema.

Il Festival Regionale dell’Economia Civile è  tappa del percorso di avvicinamento alla 6ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile 2024

 

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Sulla via delle conserve da Capo Verde a Pomposa

di Paola Ferrara

Qualcuno comincia a intonare l’inno di Capo Verde perché, oggi 5 luglio, si celebra l’indipendenza dell’arcipelago dal Portogallo. Era il 1975.

Parole di speranza, di fratellanza e di libertà risuonano nel pulmino con cui una dozzina di cooperatori e cooperatrici capoverdiani stanno girando l’Italia centrale insieme a Coopermondo. Si tratta di una delegazione di imprenditori che fa parte del progetto Terra di Valore, finanziato dall’AICS e implementato a Capo Verde da Coopermondo e Cospe e da altri attori locali. Il progetto di cui fanno parte prevede, oltre al sostegno a imprese cooperative femminili e giovanili nel settore agricolo e dell’artigianato, anche lo scambio di pratiche tra i nostri due Paesi.

C’è allegria nel ricordo dell’Indipendenza conquistata dai loro genitori (sono tutti molti giovani) e non mi stupisco perché, pur avendo Capo Verde pagato a caro prezzo la libertà, come tutti i Paesi colonie, c’è orgoglio festoso e riconoscenza per la vita che da allora hanno potuto avere. Mi stupisco invece quando, arrivando agli stabilimenti di Conserve Italia a Pomposa, troviamo ad accoglierci tra le bandiere che sventolano all’ingresso anche quella di Capo verde.

Il gruppo esulta. Cominciano a scattare foto e selfie, partono gli abbracci: un pezzetto di terra natia nel bel mezzo della pianura padana non è cosa di tutti i giorni.

Questo è il quarto giorno di visite per loro: sono già stati in Toscana a conoscere le attività della Latteria Soriano e in provincia di Bologna presso la cooperativa Agrofertil che si occupa di concimi. Tutte imprese aderenti a Confcooperative.

Conserve Italia è un consorzio cooperativo leader nella produzione alimentare e una delle maggiori aziende agroindustriali operanti in Europa. Associa 14.000 produttori agricoli e trasforma oltre 600.000 tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali, lavorate in 12 stabilimenti produttivi (9 in Italia, 2 in Francia, 1 in Spagna). Conserve Italia dà lavoro in Italia a circa 3.300 persone e detiene i marchi Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani. Una realtà cooperativa tutta italiana che, in quaranta anni di storia, ha assunto una dimensione internazionale collocandosi ai vertici dell’industria conserviera per fatturato, volume di materie prime lavorate e qualità dei prodotti.

Ci guida alla sua scoperta Antonello Chessa, il direttore dello stabilimento.

E una guida serve, oltre che un filo, non solo per capire come e cosa si trasforma in questo posto ma per la sua dimensione e i diversi settori di lavorazione che sembrano labirinti.

Ci fanno indossare cuffiette e camici e si parte.

Antonello spiega ogni passaggio, dall’arrivo dei prodotti da trasformare che, prima di essere indirizzati alle diverse aree vengono stoccati, al confezionamento.

E nello stabilimento assistiamo alla danza dei robot! Macchine, binari, carrelli elevatori, cascate di fagioli, piselli, ceci, e così via. Mi ricorda La fabbrica di cioccolato, solo in quel film avevo visto tanta attività affidata alle sincronie delle macchine. Ci sono anche delle persone, naturalmente, che sovrintendono alle varie fasi e soprattutto intervengono nei casi in cui qualcosa non funzioni.

Vedo i ceci – che amo tanto – tuffarsi a migliaia nei vasetti di vetro che io comprerò in negozio e quasi mi commuovo. Lo stesso avviene con fagioli, lenticchie e piselli.

Purtroppo è ancora presto per il pomodoro quindi non ne vediamo il processo di trasformazione ma un’idea Antonello ce la dà.

Prendiamo appunti, foto, facciamo domande: la delegazione è attenta, cerca di registrare ogni piccola informazione da portare a casa per migliorare il lavoro nelle loro piccole attività.

Finiamo la visita in una sala dove ci offrono succhi di frutta – Yoga e Derby Blu – per ristorarci dal caldo opprimente. E i nostri amici capoverdiani vincono la barriera della lingua, anche aiutata da qualcuno di noi, e si lanciano in domande, quasi richieste.

Devono migliorare le loro tecniche di conservazione e anche rifornirsi di materiali più adeguati, anche in considerazione del clima diverso. Sono certa che se Antonello potesse andrebbe a Capo Verde a dare una mano, insieme alla sua squadra. Ma Conserve Italia ha bisogno di lui qui, adesso e ci salutiamo con la promessa di tornare e di fare tesoro di questa visita.

Che ha anche rivelato altri aspetti di questa bella impresa, soprattutto in materia ambientale, tema che ci sta a cuore. L’impegno di Conserve Italia è mirato a minimizzare l’impatto ambientale dei processi e dei prodotti, migliorando continuamente i risultati, rispettando i requisiti di legge e adottando un sistema di gestione ambientale per prevenire, controllare e ridurre l’impatto delle attività, individuando negli stabilimenti principali le responsabilità, formando le persone, definendo obiettivi concreti e misurabili.

E anche questo è un bel ricordo da portare a casa. A conclusione della visita riceviamo tutti una shopper con dei prodotti Cirio, Valfrutta e Yoga. Il Made in Italy viaggia anche così.

 

 

 

 

 

 

 

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CONCLUSIONE “PACCHETTO FORMATIVO PER ISTRUTTORI IN GESTIONE COOPERATIVA E ASSOCIAZIONI AGRICOLE”

Il 13 Dicembre, con la relazione finale del progetto, si è concluso il “PACCHETTO FORMATIVO PER ISTRUTTORI IN GESTIONE COOPERATIVA E ASSOCIAZIONI AGRICOLE”, promosso da Coopermondo e SENA.

Nel percorso, diviso nei tre Prodotti MyCoop, Scuole di campo ECA e diffusione di Podcast sulla cooperazione, iniziato lo scorso 9 Ottobre, sono state implementate numerose attività formative in tutta la Colombia, con lo scopo di fornire ai beneficiari le fondamenta necessarie per poter accompagnare le imprese cooperative locali sotto il profilo gestionale e di pianificazione imprenditoriale.

Grande successo è stato riscontrato in tutte le attività formative, che hanno toccato diversi aspetti di ciò che significa Cooperazione, Cooperare ed essere Cooperatori. Dalle nozioni sui principi e valori della cooperazione all’idea imprenditoriale, finendo con la promozione e comunicazione d’impresa, sono solo alcune tematiche proposte ed analizzate in aula virtuale dalla dott.ssa Chiara Laghi, formatrice del Prodotto MyCoop. Il percorso formativo della Dott.ssa Laghi si è concluso con un fantastico Bootcamp, tenutosi dal 20 al 24 Novembre a Bogotà, preso il Centro Economico e Finanziario del SENA. Sono stati 5 giorni di approfondimento della metodologia “Start Coop” mediante la realizzazione di attività pratiche e simulazioni gestionali. Tutti questi mesi di formazione sono stati accompagnati dalle Scuole di Campo ECA, organizzate e gestite dal responsabile del progetto dott. David Meza Moncada. Dieci giornate di apprendimento pratico tenutesi a Santa Fe de Antioquia,  Duitama Boytama, Cartagena Bolívar, Pereira Risaralda, Armenia Quindío, Pasto Nariño, Villeta Cundinamarca, Piedecuesta Santander, Palmira Valle del Cauca e Florencia Caquetá. Sono stati inoltre creati e diffusi 10 Podcast in lingua spagnola per favorire la diffusione e la distribuzione della cultura cooperativa, ciascuno di circa 30 minuti, relativi ad esperienze di successo di cooperative italiane.

Ringraziamo in SENA, i partecipanti e tutte le persone che hanno contribuito a rendere tutto questo possibile!

Di seguito la photogallery delle attività svolte!

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Scuole di campo ECA: formazione, sviluppo e promozione del modello cooperativo in Colombia

In uno sforzo congiunto per promuovere la conoscenza e la comprensione delle imprese cooperative in Colombia, Coopermondo, in collaborazione con il National Learning Service (SENA), ha realizzato con successo le prime Scuole di Campo ECA in quattro regioni chiave del paese:

  • Santa Fé de Antioquia;
  • Duitama;
  • Cartagena;
  • Pereira.

L’obiettivo principale è quello di fornire competenze legate alle società cooperative, fornendo una conoscenza chiara e precisa sul loro funzionamento, sui benefici e sul contributo allo sviluppo economico e sociale in Colombia.

Durante queste sessioni, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di immergersi in un ambiente di apprendimento pratico e teorico, che consente loro di comprendere profondamente la struttura, i principi e i valori fondamentali su cui si fondano le imprese cooperative. Vengono affrontati temi chiave, come il processo decisionale partecipativo, l’equa distribuzione dei benefici, la solidarietà, la democrazia economica e la sostenibilità.

Per l’esperto di Cooperativismo di Coopermondo David Meza Moncada “Le Scuole di Campo dell’Associatività non sono state solo uno spazio per la formazione, ma anche per lo scambio di esperienze tra i partecipanti, facilitando la generazione di idee innovative e la creazione di reti di lavoro che promuovono la crescita e consolidamento di modelli di business basati sulla cooperazione.

I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di queste attività per il consolidamento di un tessuto imprenditoriale più inclusivo, equo e sostenibile in Colombia. In un contesto in cui la cooperazione gioca un ruolo fondamentale nel promuovere lo sviluppo economico, queste iniziative cercano di fornire ai partecipanti conoscenze che consentano loro di comprendere, valorizzare e partecipare attivamente a questo modello di business.

Queste scuole di campo rappresentano un passo significativo nell’espansione della comprensione e della promozione delle imprese cooperative in Colombia, promuovendo una cultura della collaborazione, solidarietà e sostenibilità nell’ambiente imprenditoriale.

Con l’impegno congiunto di SENA e Coopermondo, questa iniziativa sarà realizzata in altre 6 regioni del Paese per un totale di 10 Scuole di Campo e si prevede che queste iniziative educative continueranno ad espandersi per raggiungere più regioni di del paese, contribuendo così al rafforzamento di un ambiente imprenditoriale più diversificato, inclusivo e solidale in Colombia.

Qui la photogallery delle prime date svolte!

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Nuova collaborazione COOPERMONDO-SENA: “Pacchetto formativo per istruttori in gestione cooperativa e associazioni agricole”

È iniziato il 9 Ottobre il “Pacchetto formativo per istruttori in gestione cooperativa e associazioni agricole” promosso da Coopermondo e Sena.
Lo scopo è unire gli sforzi tra le parti, facilitando l’associazionismo, i progetti imprenditoriali delle comunità rurali e la cooperazione. L’obiettivo è fornire ai beneficiari un alto livello di competenze sul modello cooperativo in modo che siano in grado di formare a loro volta altre persone su tali tematiche. Verranno fornite le fondamenta necessarie per migliorare le capacità di accompagnamento alle imprese cooperative nel profilo gestionale e di pianificazione imprenditoriale. Si svilupperanno attività formative e di divulgazione dei modelli cooperativi, per attualizzare e appoggiare il rafforzamento e lo sviluppo di unità produttive grazie anche al contributo di esperti internazionali.
Il programma formativo si articolerà in 3 prodotti specifici:
  • P1: utilizzando una metodologia blended tra i programmi MyCoop (con lezioni in presenza) e StarCoop (con lezioni online) e una parte in lavoro autonomo, certificabile per un totale di 96 ore (rispettivamente 40+28+8)  e fino a 35 gestori e istruttori del programma  Sena Emprende Rural (SER);
  • P2: Svolgimento di 10 ECA- Escuelas de Campo de Asociatividad (Bootcamp) in presenza con le docenze di esperti internazionali di Coopermondo;
  • P3: Consegna di 10 podcast in lingua spagnola per favorire la diffusione e la distribuzioni della cultura cooperativa, ciascuno di circa 30 minuti, relativi ad esperienze di successo di cooperative italiane.

I partecipanti al programma formativo otterranno l’attestato frequentando l’85% delle lezioni online e in presenza ed eseguendo tutte le attività e i compiti assegnati.

Per quanto riguarda le tempistiche:

  • Gli incontri Boot Camp a Bogotá si realizzeranno dal 20 al 24 Novembre;
  • La piattaforma virtuale resterà aperta dal 9 Ottobre fino alla chiusura del programma;
  • Gli incontri sulla piattaforma Zoom si realizzeranno dal 9 Ottobre al 13 Novembre.

Sarà un percorso intenso, ricco di sfide stimolanti e orientato al successo, pertanto non ci resta che augurare a tutti i partecipanti una buona formazione!

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Libertà è partecipazione – Incontro con Shirin Ebadi al Festival Nazionale dell’Economia Civile

Il mio popolo lotta per la libertà. Da 43 anni. Potete aiutarlo ricordando che esiste. Parlando della nostra cultura, del nostro sacrificio, degli operai che scioperano, delle donne che difendono i loro diritti”.

Shirin Ebadi è minuta, parla pacatamente – a parte qualche parola che, pur essendo in farsi, arriva forte e chiara – e sembra che possa rompersi al minimo tocco, come una preziosa porcellana. Ma la potenza evocativa delle sue parole è inversamente proporzionale alla fragilità del corpo da cui esce.

La democrazia non è occidentale, facciamo attenzione alle parole” dice. “Così come c’è un sole per tutti, un dio per tutti, c’è una sola democrazia che è quella che garantisce libertà ed equità. Noi stiamo cercando di riprenderci la nostra e lo faremo. Noi vinceremo”.

Lo afferma con una sicurezza che contagia. A lei, che nel 2003, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace, per la sua difesa dei diritti di donne, bambini e rifugiati, prima donna musulmana e prima iraniana a riceverlo, non si può non credere. A lei, a cui il regime iraniano ha chiuso lo studio, arrestando tutti i suoi collaboratori oltre che suo marito e sua sorella, si ha voglia di seguirla.

Il regime le ha anche tolto tutto, dalla casa di famiglia ai soldi del conto in banca. Ma lei non ha ceduto e ha scelto la libertà, stabilendosi in Europa da dove continua a dar voce alla lotta del suo popolo. E ci ha chiesto di fare lo stesso perché “non potete aiutarci con i soldi, non arriverebbero – dice. Quelli li troviamo tra di noi, anche chi ha poco riesce a far arrivare un po’ di aiuti alle famiglie di chi è stato arrestato, di chi sciopera. Però non ci dovete abbandonare o dimenticare. Anche perché quando lo fate, come è successo con i siriani, gli afgani o i libici, diventa poi una vostra responsabilità. Invece se ci aiutate a creare delle condizioni di vita accettabili a casa nostra la responsabilità resta con noi”. 

È stato uno dei momenti più coinvolgenti della quinta edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile promosso da Confcooperative, Federcasse e Next. Uno di quei momenti in cui ti senti comunità col vicino di sedia ma anche con tutti i popoli del mondo e credi che tutto sia possibile perché l’umanità è capace di ribellarsi alla disumanità. E di cooperare per il bene.

Oltre i limiti: l’impegno che (ci) trasforma” è stato il tema della V edizione del Festival  tenutosi a Firenze dal 28 settembre al 1 ottobre, con oltre 40 panel. Il luogo che ha fatto da cornice all’evento è stato il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, dove tra gli altri, si sono confrontati  Joseph Stiglitz, economista e vincitore del Premio Nobel per l’economia nel 2001 e Kaushik Basu, ex capo consigliere economico del Governo dell’India e capo economico della Banca Mondiale dal 2012 al 2016.

Ulteriori informazioni sul festival si possono trovare CLICCANDO QUI

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Conclusione del progetto “Terra di Valore”

Dopo 3 anni di lavoro e innumerevoli attività per l’inserimento e l’inclusione di donne e giovani, con la seconda tappa dell’evento di chiusura del percorso si conclude il progetto “Terra di Valore -Innovazione e Inclusione di donne e giovani nelle catene di valore agroalimentare a Capo Verde in forma partecipativa e cooperativa“.
L’ obiettivo raggiunto è stato promuovere lo sviluppo rurale integrato inclusivo e sostenibile a Capo Verde, contribuendo ad affrontare i principali problemi del Paese, in particolare legati agli effetti dei cambiamenti climatici, e si basa su un approccio partecipativo di rafforzamento e valorizzazione delle filiere agroalimentari, resilienti ai cambiamenti climatico.
All’evento di chiusura del 5 settembre sono intervenuti Mariangela Fornuto – coordinatore del progetto di Coopermondo, Jamira Duarte – Vice Presidente della Camera Municipale di Santa Cruz, Josephine Cacciaguerra – responsabile progetti internazionali di Coopermondo, Carla Cossu – rappresentante Cospe, Miguel Angelo Barreto da Moura – Segretario di Stato per l’agricoltura
Ringraziamo tutti i nostri partner per aver contribuito alla realizzazione di questo progetto!
Le azioni rientrano nell’ambito del progetto Terra di Valore, cofinanziato dall’ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ed Expertise France implementato da #Coopermondo assieme a COSPE onlus, ai partner locali nelle isole di Santiago e Fogo, a Capo Verde.
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Memoria dell’Amazzonia

Il Direttore Paola Ferrara, che ha partecipato alla missione in Colombia fatta dal team di Coopermondo a maggio di quest’anno, ci racconta del suo incontro con i territori e la  gente del Putumayo e del senso più profondo del lavoro che, grazie al Progetto CoLoRes, portiamo avanti nella regione:  Leggete il suo articolo “Memoria dell’Amazzonia” pubblicato nel nuovo numero della rivista gratuita online L’ECO FUTURO Magazine

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Progetto “Terra de Valor”, da Capo Verde all’Italia: il viaggio tra le buone prassi dell’economia Cooperativa del Bel Paese

Nell’ambito del progetto Terra de Valor, è stato realizzato un percorso di scambio di buone prassi tra le cooperative italiane e le cooperative capoverdiane partecipanti al progetto.

Questo proficuo rapporto, promosso da Coopermondo – Confcooperative attraverso la rete di Confcooperative Nazionale, ha permesso alle organizzazioni di realizzare un importante e prezioso percorso di scambio di esperienze, con workshop internazionali tenuti a distanza nel corso del progetto, per discutere di temi quali la valorizzazione delle catene del valore, la transizione a pratiche agricole sostenibili, la trasformazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, le tecniche di produzione di formaggi ovini e caprini, l’organizzazione cooperativa. 

 

Lo scambio è culminato in un viaggio di studio in Italia durante il mese di luglio, con la partecipazione di rappresentanti delle cooperative di Santa Cruz e dell’Isola di Fogo, del Ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente di Capo Verde, di Coopermondo – Capo Verde e di COSPE onlus.  La delegazione capoverdiana è stata ricevuta nelle sedi principali delle cooperative italiane coinvolte: Conserve Italia Soc. Coop. A R.L., Consorzio Caseificio Di Sorano Soc. Coop. A R.L.,  Agrofertil Soc.Coop. A R.L. C.a.s.a. Mesola.

 

 

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L’amore per il Cacao

di Paola Ferrara

Fino a oggi, cioè fin a che non ho conosciuto Nancy, per me il cacao era solo golosità, piacere del gusto, rifugio nei momenti tristi. D’ora in poi avrà invece il sapore della passione per la terra, del lavoro che può dare dignità, del riscatto. Nancy e Jaime ci guidano tra sentieri fangosi – è la stagione delle piogge – della loro piantagione, tra migliaia di alberi di cacao, qualche platano, qualche banano e qualche pianta di coca. Queste ultime – ho scoperto – le trovi dappertutto, sono come l’ortica da noi e passando puoi prendere una foglia e masticarla per i suoi effetti curativi e calmanti. Ma questa è un’altra storia. E’ una meraviglia per gli occhi vedere centinaia di baccelli colorati appesi a piante piuttosto tozze: ce ne sono di gialli e di rossi con striature fucsia, verdi, arancio. Impossibile credere che da li si arrivi alla cioccolata calda …

Nancy ne prende uno e lo chiama 67, perché ogni colore è una specie e ogni specie ha un nome, anzi un numero. Non avevo mai provato tanto calore nel sentire chiamare qualcosa con un numero: lei sembra coccolarlo mentre ce ne racconta la peculiarità.
Questo è il più dolce – dice – adatto a fare la cioccolata più buona, da mangiare. Questo invece è più adatto a fare dolci, quest’altro va ai mercati interni per farne succhi”. Ecco l’altra scoperta: tagliando il frutto – ogni specie si apre in modo diverso, con il machete, sulla pietra o con una lama fissa in terra – ne emerge uno strano frutto bianco e molle che in reatà è un insieme di semi ricoperti da una patina bianca. Quella patina si può mangiare – Nancy ci invita a provare – ed ha un sapore leggermente acido, come un agrume ma dolcissimo allo stesso tempo.
Succhiando la patina, emerge finalmente il seme di cacao che – più tardi vedremo come, nei locali di una cooperativa a La Hormiga– viene lasciato fermentare per una settimana circa, poi seccare per essere finalmente pronto a diventare cacao, quello che conosciamo noi. Mentre parla, Nancy accarezza i frutti, sembra cullarli e ci dice che il ciclo di raccolta è continuo: infatti gli alberi sono colmi e ce ne sono di piccoli e grandi, di minuscole infiorescenze e di già maturi. Nancy e Jaime, altro socio della cooperativa, fanno parte di ASOPROCAF – Asociaciòn de Productores de Cacao la Florida, una delle associazioni che Coopermondo sta sostenendo attraverso il progetto Co.Lo.Res. finanziato da AICS. Sono coltivatori e proprietari di queste terre. Non molti anni fa qui e tutt’intorno si coltivavano solo piante di coca. Questa è quella che chiameremmo una transizione etica oltre che economica, e non è stata facile.

Coopermondo sta facendo un pezzo di strada con loro, e ne siamo felici.

 

 

 

 

 

 

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In viaggio con Colores

di Paola Ferrara

Si parte presto la mattina dall’ufficio di Mocoa, sede del progetto, per raggiungere le iniziative imprenditoriali che Co.Lo.Res sostiene.  Mocoa è la capitale del Putumayo, regione amazzonica a sud del Paese, ai confini con aree ancora oggi turbolente per la presenza di gruppi paramilitari. Grazie al contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS, Coopermondo ha avviato, a luglio 2022, un progetto che prevede l’accompagnamento e il rafforzamento imprenditoriale di 28 attività, alcune in fase di avvio altre già un po’ strutturate.  Passare dalla lettura delle varie azioni alla pratica tommasea di toccare e vedere rende tutto più reale e tutti più felici.

Come dice Josephine, la nostra instancabile desk, “dopo aver scritto il progetto, immaginandolo e sognandone l’impatto positivo sulle comunità, parlare con queste persone e ascoltare i loro piani di sviluppo regala emozioni incredibili”.  Eh si, perché quando sei seduto nel tuo ufficio, mentre fai le riunioni per preparare la call, oramai quasi tutto dietro uno schermo, quello che tiene vive le emozioni è sapere che tutto si tradurrà in pratiche affidate a chi il territorio lo conosce e sa come farlo crescere.

Donne, giovani, indigeni e afrodiscendenti, con un passato recente di violenza, soprusi e guerra, non ancora dimenticato, sono i protagonisti di questa storia. Che inizia a Bogotà in un giorno di maggio. Anzi, negli uffici di Coopermondo in Italia due anni fa, con la decisione di partecipare al bando. La composizione delle diverse azioni del progetto richiede qualche mese, ma si arriva alla presentazione. Complice il Covid però, la graduatoria delle ONG che si aggiudicano i fondi giunge parecchio tempo dopo. Vinto il bando, Coopermondo e i suoi partner, Cospe – altra ong italiana –  e i colombiani Servicio Nacional de Aprendizaje – SENA, la Confederazione di Cooperative Colombiane -Confecoop, Corpoamazonia e Alianza de Mujeres Tejedoras De Vida – ATV cominciano a mettere insieme la squadra che dovrà implementare le azioni e, entro tre anni, dimostrare ad AICS e ad altri finanziatori che il progetto ha funzionato e che è servito credere nelle speranze di queste persone. La nostra capo progetto in Colombia, Paola ci accoglie a Mocoa con tutta l’equipe: le visite, per chi sta da anni in un Paese straniero a lavorare, spesso senza avere molte occasioni di svago, sono un momento diverso e arricchente. Faticoso di sicuro, perché preparare una visita in contesti rurali, mettendo insieme incontri con i partner, visite ai progetti e logistica – peraltro durante la stagione delle piogge –  non è cosa semplice. Ma tutto fila liscio, persino gli orari vengono rispettati e la delegazione di Coopermondo riesce a trarre il massimo dalla visita.

 

Ma qual è il valore aggiunto di avere il direttore e il presidente di Coopermondo in loco? Cosa pensano i partner e cosa ci portiamo a casa?

Lascio alle parole di Marco Menni, Presidente di Coopermondo e Vice presidente di Confcooperative, questa riflessione. “Il valore degli incontri istituzionali sta tutto nella possibilità di scambiarsi, dal vivo, impressioni e prospettive comuni, insieme alla stretta di mano. Confcooperative, e di conseguenza Coopermondo, che è il suo braccio operativo nei contesti meno sviluppati, è molto conosciuta e apprezzata tra gli attori dell’economia sociale colombiana e ribadire la nostra vicinanza, il sostegno ai progetti, la volontà di collaborare alla nascita e/o al rafforzamento dell’economia cooperativa e associazionistica, è un dovere”. Dagli uffici passiamo ai campi, dove piscine piene di tilapia (un pesce amazzonico), coltivazioni di chontaduro o di cacao hanno sostituito quelle di coca, ed è un’esperienza di grande impatto.  “Le attività sono piccole certo, nulla a che vedere con le grandi cooperative agricole italiane, ma significative oltremodo. Molti di questi campesinos hanno scelto (in alcuni casi non volontariamente) di cambiare colture, rischiando la fame e la povertà. A loro dobbiamo rispetto oltre che tutto il sostegno possibile”.  Qualcuno ci sta riuscendo, molti progetti simili a quello di Coopermondo, sono nati dal 2000 in poi per aiutare i contadini a diversificare colture, ad avviare programmi di transizione per “liberarsi” dalla schiavitù della hoja de coca che significa essere parte di un traffico illecito e di mercati illegali, ma anche essere pedina nelle mani di cartelli violenti e senza scrupoli. Alcuni ne parlano in maniera naturale, altri cambiano argomento. La foglia di coca cresce ovunque, fa parte di questa cultura, ha usi medicinali importanti, viene masticata come da noi si faceva col tabacco.  Eppure, oggi è al bando per la trasformazione in prodotto destinato a mercati illegali e pericolosi e anche l’uso terapeutico che ne fanno i locali verrà censurato dal tempo e dalla scomparsa di queste piante. Ed è contro la scomparsa di piante e frutti autoctoni che una parte del progetto Co.Lo.Res. è dedicato. Galeano diceva che l’America Latina non ha subito solo il saccheggio dell’oro e dell’argento, del caucciù e del rame. Ha sofferto anche dell’usurpazione della memoria, condannandola all’amnesia da parte di coloro che le hanno impedito di essere.  Mi torna in mente mentre ascolto i racconti di questa gente, colombiani che nel pieno della selva amazzonica stanno facendo rinascere frutti che erano stati dimenticati. Peggio, avevano lasciato il posto alla “hoja de coca”. Ne assaggiammo alcuni. Sapori per noi sconosciuti che qui significano storia, cultura, vita.  Nancy, Jaime, Claudia e tutti gli altri coltivatori incontrati in questo viaggio stanno tirando fuori le radici dalla loro terra per rimetterle in tavola.

E così nei piatti ci sarà da mangiare e da ricordare.

Penso che Galeano sarebbe contento.

 

 

 

 

 

 

 

FESTIVAL DELL’ECONOMIA DI TRENTO 2020

L’economia della Cooperazione a Trento

Si è chiusa la 18a edizione del Festival dell’Economia di Trento dove Coopermondo, in qualità di ONG di Confcooperative è stata presente. Questa è la seconda edizione nella quale Confcooperative ha parte attiva perché presente nei panel e, quest’anno, anche con uno stand in piazza Duomo. Uno spazio animato per tre giorni da cooperatori e cooperatrici che sono venuti e testimoniare la loro economia, quella reale, che nasce dai bisogni di comunità e territori e che lì agisce per soddisfare quella mission

Giornate dense di parole, di progetti, di sogni da realizzare. Non solo nella cooperazione ma in tutta quella parte di economia che noi chiamiamo civile perché lo è in ogni senso. Perché mette al centro le persone, le vulnerabilità, le disuguaglianze per attuare trasformazioni dal basso attraverso il lavoro dignitoso, l’integrazione umana, l’accesso universale alle cure e al benessere. 

E’ stato bello esserci per constatare come, sempre più, questa economia dialoghi con quella mainstream che oggi, ancora, è fatta di grandi capitali, di mercati globali, di finanza, di monopoli. 

Il presidente Gardini l’ha chiamata l’economia del “noi” contrapposta all’economia dell’”io”. Da individui a comunità, da profitti per pochi a democrazia economica, da impianti localizzati all’estero a imprenditorialità dei borghi e delle aree più fragili.  

E il noi si è fatto sentire a Trento: le parole d’ordine della cooperazione – sussidiarietà, inclusione, equità, mutualità – hanno fatto eco nei tavoli con economisti, politici e opinionisti di tutti i generi, segnando passi avanti nella narrazione di un modello economico e sociale che Confcooperative sostiene da oltre cento anni.  

Ma non ne abbiamo parlato solo noi: da Yunus a Lech Walesa, da Stiglitz ai giovani ricercatori delle più grandi Università del mondo, i concetti a noi cari come democrazia, accesso, responsabilità e mutualismo sono stati protagonisti.

Un contagio, quello dell’economia cooperativa che sta funzionando. 

Chi opera per il bene comune, si sa, deve armarsi di pazienza e di lungimiranza, di tenacia e di competenze diffuse per poter mostrare chiaramente la strada possibile verso un mondo più sostenibile per tutti.  

 

FESTIVAL DELL’ECONOMIA DI TRENTO 2020

Confcooperative a Trento punta i riflettori su: export, sostenibilità, energia, lavoro, giovani e donne

Coopermondo, in qualità di ONG di Confcooperative, sarà presente al Festival di Trento 2023.

Sostenendo le buone prassi della cooperazione, Coopermondo difende i valori della sostenibilità, della dignità del lavoro e della tutela dei diritti di giovani e donne. Promuove la creazione e l’empowerment di imprese cooperative nei Paesi in via di sviluppo, ne sono un esempio i due progetti attivi in Colombia e a Capo Verde, rispettivamente il Progetto Co.Lo.Res e Terra di Valore. Di seguito trovate il link per poter approfondire i nostri progetti e le attività che portiamo avanti quotidianamente: https://open2you.it/coopermondo/progetti-di-sviluppo/

Al Festival, il giorno 26 maggio alle ore 19.00, il  Direttore di Coopermondo e referente per la Sostenibilità di Confcooperative  Paola Ferrara modererà il panel di presentazione del libro SPAM (Stop Plastica A Mare), di Filippo Solibello.

Riportiamo di seguito il programma completo del Festival di Trento:

25 Maggio ore 09.30PANEL FESTIVAL:

Un nuovo modello di capitalismo tra sostenibilità e diseguaglianzeLUOGO: FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA, Aula Kessler Data inizio: 25/05/2023 Data fine: 25/05/2023 Ora: 9.30 – 10.30 Tipo di palinsesto: festival Format: Panel Tema: Sostenibilità I protagonisti: Aldo Bonomi, fondatore e coordinatore di ricerca Consorzio AASTER, Luigino Bruni, ordinario Lumsa e caposcuola dell’economia civile, Rita D’Ecclesia, Università La Sapienza di Roma,Maurizio Gardini, presidente Confcooperative, Marcello Signorelli, Università di Perugia. Modera Alberto Orioli, vicedirettore Il Sole 24 Ore

– 25 maggio ore 12.00 (Economiadei territori – Sede CR Trento Palazzo Benvenuti

La cooperazione agroalimentare tra tutela e valorizzazione del cibo italiano. L’export alla prova dei mercati e dell’Italian sounding

Introduzionedi CarloPiccinini, presidente Confcooperative Fedagripesca;IntervengonoMarcoGrazioli, The European House Ambrosetti illustra il rapporto Italia Sounding ePina Costa, direttore relazioni esterne Assocamerestero: quali strumenti di sistema a sostegno delle imprese. Cooperative alla prova dei mercatil’esperienza diLatteria Soresinacon MicheleFalzetta, general manager. Conclusioni: proposte e scenari,Maurizio Gardini, presidente Confcooperative eMarco Grazioli, presidente The European House Ambrosetti. Modera Fabiola Di Loreto, direttore generale Confcooperative

– 25 Maggio: ore 15.00 – PANEL (Economia dei territori – Luogo: stand Confcooperative piazza Duomo)

L’economia della bellezza: le cooperative di comunitàMassimilianoMonetti: la cooperazione di comunità per Confcooperative; GiovanniTeneggila promozione sui territori; GiuseppeDacontoFondosviluppo l’impegno e i risultati del Fondo mutualistico; LauraCantarella, vicepresidente Cooperativa di comunità Viso a Viso (Ostana – CN), BarbaraRampelotto, Cooperativa di comunità Green Land (Lavarone – TN). Interviene e moderaEmilio Casalini

– 25 Maggio: ore 16.30– Economia dei territori (Luogo: stand Confcooperative piazza Duomo)

Il lavoro che rinasce, da dipendenti a imprenditori, in cooperativa si può: i workers buy out SilviaRossi, direttore Fondosviluppo, Confcooperative e gli strumenti di sistema; PierfrancescoPalù, presidente Cooperativa Spotlight (Como), RaffaellaLorenzato, presidente della Cooperativa Italian Fashion Design e PierpaoloBaroni, referente nazionale per i WBO.

– 26 Maggio: ore 10.00 – Economia dei territori(Luogo: stand Confcooperative piazza Duomo)

Cooperative e innovazione tra genere e generazioni. Intervengono DennisMaseri, presidente Giovani Imprenditori Confcooperative; AnnaManca, presidente dirigenti Donne Confcooperative e vicepresidente nazionale; IlariaMiniutti, Cooperativa Futura (PN), GiulianaBaldini, presidente CooperativaBetaniaModera Luca De Biase (Il Sole 24 Ore)

– 26 maggio PANEL FESTIVAL ore 16.00

Pnrr: ostacoli, protagonisti e opportunitàLUOGO: FACOLTÀ DI ECONOMIA, Sala Conferenze Data inizio: 26/05/2023 Data fine: 26/05/2023 Ora: 16.00 – 17.00 Tipo di palinsesto: festival Format: Panel Tema: Osservatorio Pnrr I protagonisti: Federica Brancaccio, presidente ANCE, Marco Leonardi, Università di Milano “La Statale”, Dario Scannapieco, amministratore delegato CDP,Marco Venturelli, segretario generale, Confcooperative. Modera Manuela Perrone, giornalista Il Sole 24 Ore

– 26 maggio ore 18.00 – Economia dei territori (Luogo: stand Confcooperative piazza Duomo)

L’energia dei territori: il modello delle comunità energetiche. Introduzione di RobertoSavini, presidente Confcooperative Consumo e Utenza. Intervengono LauraBorsieri(Cedis – Consorzio Elettrico di Storo), Maria AdeleProsperoni,capo servizio ambiente ed energia Confcooperative e StefanoPizzuti,direttore Smart EnergyENEA. SergioGatti, direttore generale Federcasse Modera FilippoSolibello

– 26 maggio ore 19.00 – Economia dei territori (Luogo stand Confcooperative piazza Duomo) FilippoSolibellopresenta il libroSPAMcon GilbertoFerrarie PaolaFerrara.

– 27 maggio ore 10.00 – Economia dei territori (Luogo stand Confcooperative piazza Duomo) 

Il ruolo anticiclico delle imprese cooperative elettriche e di utenza. Esperienze mutualistiche a difesa dei soci per il contrasto al caro energiaIntervengono: ElisaBrunner, referente per le cooperative energetiche e acqua della Federazione Cooperative Raiffeisen; AlbertoCazzulani, presidente di Power Energia; DanieleDomanin,  consigliere di presidenza di Confcooperative Consumo e Utenza e coordinatore delle cooperative elettriche storiche italiane dell’arco alpino. Conclude: RobertoSavini, presidente Confcooperative Consumo e Utenza con JaninaLandau

– 27 maggio PANEL FESTIVAL:ore 11.45

TITOLO: Economia sociale e politiche dell’Unione europea DESCRIZIONE: Evento in collaborazione con Euricse LUOGO: ITAS FORUM Data inizio: 27/05/2023 Data fine: 27/05/2023 Ora: 11.45 – 12.45 Tipo di palinsesto: festival Format: Panel Tema: Terzo settore I protagonisti: Giuseppe Consoli, presidente Itas Mutua, Sarah de Heusch, direttrice social economy Europe, Antonella Noya, OECD LEED Programme,Maurizio Gardini, presidente Confcooperative, Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, Gianluca Salvatori, segretario generale, EURICSE e Fondazione Italia Sociale

– 27 maggio PANEL FESTIVAL:ore 14.00

TITOLO: La nuova era della medicina, dalla prevenzione alla terapia DESCRIZIONE: Introduce Alberto Mantovani, presidente Fondazione Humanitas per la Ricerca in dialogo con Nicoletta Carbone, giornalista e conduttrice Radio 24. Segue tavola rotonda con Jacopo Andreose, CEO Angelini Pharma, Maria Grazia Mediati, vicepresidente Confcooperative sanità, Maria Rescigno, capo del laboratorio di immunologia delle mucose e microbiota Humanitas, pro-rettore alla ricerca di Humanitas University, Paola Rossi, Università di Pavia, Nicoletta Carbone, giornalista e conduttrice Radio 24 LUOGO: Facoltà di sociologia, Aula Kessler Data inizio: 27/05/2023 Data fine: 27/05/2023 Ora: 14.00 – 15.30 Tipo di palinsesto: festival Format: Panel Tema: Medicina e ricerca I protagonisti: Jacopo Andreose, CEO Angelini Pharma,Maria Grazia Mediati, vicepresidente Confcooperative Sanità, Maria Rescigno, capo del laboratorio di immunologia delle mucose e microbiota Humanitas, pro-rettore alla ricerca di Humanitas University, Paola Rossi, Università di Pavia. Modera Nicoletta Carbone, giornalista e conduttrice Radio 24

– 27 maggio ore 14.30 – Economia dei territori (Luogo stand Confcooperative piazza Duomo) 

Economia Collaborativa e Neomutualismo: Il futuro è già qui FlavianoZandonai,Open Innovation Manager CGM; DanielaRader,manager di Rete Italian Building System; FrancoContu, Co-founder SardexPay; FrancescoStocco, co-founder Myrestartup. Modera AlessandroPontara, presidente Dal Barba Cooperativa Sociale

– 27 maggioPANEL FESTIVALore 17.30

TITOLO: Economia civile e sostenibilità sociale LUOGO: SALA FALCONETTO Data inizio: 27/05/2023 Data fine: 27/05/2023 Ora: 17.30 – 18.30 Tipo di palinsesto: festival Format: Panel Tema: Sostenibilità I protagonisti:Carla Barbanti, presidente Confcooperative Habitat Sicilia, Stefano Zamagni, Università di Bologna, Elena Beccalli, Università Cattolica del S. Cuore, Leonardo Becchetti, Università di Roma Tor Vergata, Nunzio Galantino, presidente Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, Alessia Maccaferri, giornalista Il Sole 24 Ore

 

Firma memorandum d’intesa_1

Firmato il Memorandum d’Intesa tra il Governatore del Putumayo Buanerges Rosero Peña e Paola Toncich, direttrice in Colombia della ONG Italiana COOPERMONDO(MOU)

Il Governatore del Putumayo Buanerges Rosero Peña e Paola Toncich, direttrice in Colombia della ONG Italiana COOPERMONDO (Associazione per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo), hanno firmato il Memorandum d’intesa (MOU), che consente alla filiale italiana e al governo dipartimentale di istituire un quadro di cooperazione per facilitare la collaborazione e articolazione interistituzionale per il finanziamento di importanti progetti produttivi, con risorse provenienti dalla cooperazione del governo italiano e dell’Unione europea nel quadro dell’accordo finale di pace.
Questo memorandum d’intesa interistituzionale ci apre le porte per articolare sforzi congiunti a beneficio del Putumayo e dei Putumayens.

Di seguito alcune foto dell’evento!

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Progetto formativo “PAQUETE DE FORMACIÓN PARA LA GESTIÓN DE COOPERATIVAS AGRÍCOLAS”

È all’interno del progetto CoLoRes che si colloca l’iniziativa “PAQUETE DE FORMACIÓN PARA LA GESTIÓN DE COOPERATIVAS AGRÍCOLAS“. La formazione sul modello cooperativo e sui principi dell’impresa sociale sono la chiave per rafforzare la fiducia dei beneficiari e renderli consapevoli delle opportunità offerte da questo modello di business. La metodologia adottata da COOPERMONDO si basa sui Pacchetti Formativi Cooperativi sviluppati e promossi dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Adotta un approccio di apprendimento altamente partecipativo che fa riferimento ad attività del programma Community Business Development (C-BED) e combina elementi diversi sviluppati in altri progetti COOPERMONDO, con il supporto di Confcooperative. Il programma di formazione viene eseguito principalmente nell’identificazione e nella formazione di funzionari locali che poi formeranno i membri delle organizzazioni. Questa metodologia è stata orientata secondo le indicazioni del nostro partner locale SENA, e adattata al contesto del dipartimento (Putumayo), prestando particolare attenzione alla cultura del paese, le percezioni e gli stereotipi legati al cooperativismo, all’economia solidale e le caratteristiche delle organizzazioni coinvolte. Particolare attenzione è stata dedicata alle questioni di genere al fine di ridurre le disuguaglianze sul posto di lavoro e combattere contro ogni forma di discriminazione, allo stesso modo con le realtà e le esigenze di protezione e inclusione delle persone svantaggiate (come le donne sole con figli a carico e persone con disabilità). Questo approccio è già stato sperimentato con successo in contesti simili in Colombia da COOPERMONDO e  SENA. Al termine del percorso, i partecipanti riceveranno un attestato di frequenza di COOPERMONDO e SENA.

Questa formazione mira a fornire gli strumenti necessari affinché i tirocinanti migliorino le loro capacità di accompagnamento dell’impresa cooperativa e, con queste, possono migliorare la loro gestione e pianificazione aziendale.

Il programma di formazione si svolgerà  in modalità duale: 

  • online attraverso una piattaforma e-learning  (40 ore di studio autonomo, attraverso lezioni virtuali);
  •  in presenza (40 ore di lezione frontale di cui 12 destinate alla partecipazione ad un Boot Camp);

La durata del corso è di 13 settimane e i partecipanti avranno a disposizione il Materiale di studio caricato sulla piattaforma e-learning di Coopermondo. Il corso si compone di 8 moduli didattici che sono i seguenti:

  • MODULO 1: Legislazione cooperativa colombiana;
  • MODULO 2: Cooperative e sviluppo locale;
  • MODULO 3: Cooperative e genere;
  • MODULO 4: My.Coop;
  • MODULO 5: Think.Coop;
  • MODULO 6: Start.Coop;
  • MODULO 7: Manage.Coop;
  • MODULO 8: Monitoraggio, controllo e gestione delle società cooperative;

Alleghiamo la presentazione del corso, la presentazione dei formatori e la copia del calendario formativo.

Copy of COL_Calendario formador de formadores SENA 2023 (fechas ampliadas)

Copy of Presentacion curso formador de formadores SENA 2023

Copy of COL_Presentación del equipo del curso SENA 2023

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Concluso con 6 vincitori GREEN START UP, il concorso di idee e progetti imprenditoriali nell’agroalimentare

Si è concluso il 28 febbraio, con l’annuncio dei sei vincitori, il concorso di idee e progetti di business per il rafforzamento delle catene del valore orticolture a Santa Cruz, del progetto Terra di Valore GREEN START UP.
I progetti selezionati sono stati presentati nell’ambito di una cerimonia, tenutasi presso l’ HOTEL-Falucho Paradise Beach alla presenza del Dr. Adilson Pinto, coordinatore della Commissione Nazionale per la promozione delle imprese e del sig. Presidente da Câmara Municipal de Santa Cruz – Carlos Silva.
La cerimonia è stata l’occasione per consegnare gli attestati ai venti promotori che hanno portato a termine con successo il processo di formazione e che sono riusciti a elaborare e a presentare i loro Business Plan.
I sei promotori vincitori iniziano così la fase di realizzazione dei loro progetti, con l’assistenza tecnica del BIC – Business Incubation Center in collaborazione con i partner del progetto Terra di Valore.

Ricordiamo che GREEN START UP è un concorso di idee e progetti imprenditoriali nel campo tematico dell’agricoltura, con un focus sulle catene di valore produttivo ortofrutticolo a Santa Cruz. È stato concepito per incoraggiare la creazione e la crescita di attività imprenditoriali e creare opportunità di occupazione e occupazione autonoma.

Il concorso rientra nell’ambito del @ProgettoTerradeValore – Innovazione e Inclusione di donne e giovani nelle catene di valore agroalimentare a Capo Verde in forma partecipativa e cooperativa.
Il progetto ̈Terra di Valore” ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo rurale integrato inclusivo e sostenibile a Capo Verde, contribuendo ad affrontare i principali problemi del Paese, in particolare legati agli effetti dei cambiamenti climatici, e si basa su un approccio partecipativo di rafforzamento e valorizzazione delle filiere agroalimentari, resilienti ai cambiamenti climatico.
Il progetto è cofinanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e Expertise France attuato dalle ONG COSPE onlus e Coopermondo – Confcooperative (tramite Coopermondo – Cabo Verde ) in collaborazione con CITI Habitat , Laço Branco Cabo Verde – Homens Contra a Violência de Género (COOPAP), CRP-Santiago Norte Federa Gro, DGASP – Direzione generale Agricoltura, silvicoltura e Allevamento di bestiame, del Ministério da Agricultura e Ambiente di Capo Verde , Câmara Municipal de Santa Cruz, Câmara Municipal de Santa Catarina, Associazioni e Cooperative dell’isola di Santiago e dell’isola di Fogo.
Il concorso è attuato con la collaborazione di BIC – Business Incubation Center e Centro de Emprego e Formação Profissional de Santa Cruz

Di seguito una photogallery della cerimonia di premiazione!

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Presentiamo il progetto CO. LO. RES: Una scommessa di pace verso le comunità locali resilienti!

L’auditorium di Corpoamazonia nel comune di Mocoa è stato lo scenario che ha riunito 27 iniziative intorno all’inaugurazione di CO. LO. RES (Comunità Locali Resilienti), il progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) che mira a supportare le comunità della regione del Putumayo, particolarmente colpita dal conflitto armato interno e in condizioni socio-economiche complesse e fragili.

Gli obiettivi del progetto sono:

  • Migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle comunità locali;
  • Migliorare la loro resilienza ai cambiamenti climatici;
  • Contrastare gli effetti della pandemia da Covid19;
  • Agire favorendo un contesto di sostegno al processo di pace, protezione della biodiversità e equità di genere.

Questa iniziativa avrà una durata di tre anni e si svolgerà nei comuni di Mocoa, Villagarzón, Puerto Assisi, Puerto Caicedo, Puerto Guzmán, Valle del Guamuez e San Miguel.
Tra i partner principali, oltre a COOPERMONDO, vi sono COSPE, l’Alianza de Mujeres Tejedoras de Vida del Putumayo, Corpoamazonia, la Confederazione delle cooperative della Colombia (Confecoop) e il Servizio nazionale di apprendimento (SENA).

Donne e giovani del Putumayo saranno i protagonisti della costruzione di economie sostenibili a sostegno del processo di pace in Colombia attraverso tre risultati chiave:

  1. rafforzamento del modello produttivo;
  2. processi produttivi sostenibili;
  3. adattamento al cambiamento climatico

Le azioni sono inquadrate nel progetto “COLORES _ comunità locali resilienti. Donne e giovani costruiscono economie sostenibili e solidali a sostegno del processo di pace in Colombia”, finanziato dalla AICS Bogotá – sede Sudamérica e attuato da Coopermondo – Confcooperative insieme alla ONG italiana COSPE onlus e ai partner locali SENA Putumayo Corpoamazonia Confederación de Cooperativas de Colombia – Confecoop Confederazione per lo sviluppo sostenibile del Sud Amazzonia e Alianza de Mujeres Tejedoras de Vida nel sud del paese, nel dipartimento di Putumayo.

Di seguito una photogallery delle prime attività formative svolte!

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CoLoRes: Comunità Locali Resilienti. Donne e giovani costruiscono economie sostenibili e solidali a sostegno del processo di pace in Colombia.

CoLoRes: Comunità Locali Resilienti. Donne e giovani costruiscono economie sostenibili e solidali a sostegno del processo di pace in Colombia.

Colombia

Lo scopo principale del progetto è quello di supportare le comunità della regione del Putumayo, particolarmente colpita dal conflitto armato interno e in condizioni socio-economiche complesse e fragili, affinché possano migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro, la propria resilienza ai cambiamenti climatici e agli effetti della pandemia in un contesto di sostegno al processo di pace e alla salvaguardia della biodiversità amazzonica.

Per farlo, si promuovono 7 filiere agro-forestali (asai, chontaduro, sacha inchi, caffè, cacao, canna da zucchero, ecoturismo/artigianato), legate alla biodiversità amazzonica, che favoriscono pratiche di adattamento al cambiamento climatico e allo stesso tempo generano un incremento degli utili e nuove occupazioni, in imprese di tipo associativo e inclusive, riconoscendo il ruolo centrale delle donne e dei giovani.

L’iniziativa si sviluppa su tre assi:

● RAFFORZAMENTO MODELLO COOPERATIVO: Aumento della capacità organizzativa e produttiva di iniziative legate a gruppi di giovani e donne, diventando più efficienti e inclusive nel rispetto della diversità di genere e culturale caratteristiche della zona.
● PROCESSI PRODUTTIVI SOSTENIBILI: Implementazione di processi di produzione locale più sostenibili e innovativi che rispecchiano e rispettano la biodiversità amazzonica, valorizzano i saperi locali tradizionali e sono capaci di creare modi sostenibili per lo sviluppo di prodotti della biodiversità amazzonica.
● ADATTAMENTO CAMBIAMENTO CLIMATICO: Maggiore incidenza e protagonismo delle comunità coinvolte nei percorsi territoriali di adattamento al cambiamento climatico

Il progetto è implementato in partenariato con COSPE ONLUS (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti), e ai partner strategici colombiani SENA (Servicio Nacional de Aprendizaje) principale ente pubblico di formazione professionale in Colombia; CONFECOOP (Confederazione delle Cooperative della Colombia); Alianza de Mujeres Tejedoras de Vida del Putumayo; CORPOAMAZONIA (Corporación para el Desarrollo Sostenible del Sur de la Amazonia).

Durata:  2022-2025

Luoghi:  Regione del Putumayo, Colombia

Beneficiari: Individui: 901 (63% donne) Organizzazioni: 27 iniziative produttive di stampo associativo, 8 gruppi di Guardiane dell’Acqua, 30 comunità (Indigene, Afro e Contadine) e tre associazioni di secondo livello

Budget:  € 2,052,532.50

Finanziatore:   AICS, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo 

Ruolo Coopermondo: Capofila

Partner:   COSPE, SENA, CONFECOOP COLOMBIA, CORPOAMAZONIA, ALIANZA DE MUJERES TEJEDORAS DE VIDA DEL PUTUMAYO