Il progetto si è articolato in quattro parti: la prima a Dakar in collaborazione con l’ambasciata italiana, dove, nel teatro all’aperto THEATRE VERDURE DE FAUDE DOUSSOUBA nel quartiere di Pequine gestito dall’attore senegalese Laity Fall, è stato portato in scena lo spettacolo Rumore di acque – monologo di Marco Martinelli sulla tragedia dei migranti.
La seconda a Diol Kadd, con un laboratorio della non-scuola che ha costruito lo spettacolo Thioro la bambina scalza, coinvolgendo gli adolescenti e tutta la comunità del villaggio – insieme ai tre attori e musicisti di Dakar Adama Gueye, Fallou Diop e Malick Mboup – nella “messa in vita” di questa versione africana del Cappuccetto Rosso al Takku Ligey – il centro culturale di Diol Kadd fondato da Mandiaye N’Diaye.
La terza all’Accademia di belle arti di Dakar, dove l’artista, illustratrice e fumettista di fama internazionale Leila Marzocchi ha tenuto un laboratorio di due giorni sulla tecnica dello scratchboard che ha visto una forte partecipazione di studenti.
Infine il workshop con gli attori della compagnia Santial cresciuti con Mandiaye N’Diaye, prima fondamentale tappa di lavoro per formare delle “guide” in grado di condurre i laboratori teatrali della non-scuola che Mandiaye portava avanti con i bambini e i ragazzi della banleiu di Dakar in collaborazione con l’Unicef e diverse onlus e associazioni di volontariato.